Milan-Genoa, le statistiche: Perin a difesa di un Grifone che si riscopre ancora impreciso
Alessio Semino
La gara di “San Siro” la affrontiamo in chiusura di giornata, per chiudere il cerchio sulla partita contro il Milan e attendere domani per andare più a fondo alla sfida contro il Napoli. Paura di vincere o di perdere? La domanda era di stamattina, dell’editoriale, e la riutilizziamo anche questa sera.
IL GENOA PIÙ IMPRECISO DA INIZIO STAGIONE – Il pareggio tra rossoneri e rossoblu racconta che tutto sommato, più che di paura di portare a casa il bottino pieno oppure no, la differenza l’hanno fatta le disattenzioni e il gran numero di errori in fase di transizione e impostazione. Per il Genoa è stato infatti record di palloni persi in una singola gara da inizio stagione: mai ne erano stati persi 44 in novanta minuti, pressoché un pallone ogni due minuti. Entro questo dato, da segnalare come Taarabt ne abbia perduti addirittura 14, seguito da Galabinov (6) e Bertolacci (6). Di seguito la tabella col numero di pallone perduti nelle precedenti otto gare:
32 (Sassuolo)
29 (Juventus)
42 (Udinese)
34 (Lazio)
38 (Chievo)
30 (Inter)
29 (Bologna)
31 (Cagliari)
MAI COSÌ TANTI LANCI LUNGHI IN UNA SOLA GARA – Altro dato che emerge tra le statistiche quello relativo ai lanci lunghi. Anche in questo caso la gara di ieri contro il Milan evidenzia la statistica più alta di queste prime nove gare (22), ma il dato è probabilmente da imputare alla volontà, ben chiara nei primi venti minuti di gara, di servire Galabinov scavalcando la difesa rossonera e sfruttando la fisicità del centravanti bulgaro. Quando vi è stata necessità di giocare a terra, il Genoa ha fatto maggiore difficoltà che in altre partite, giocando solamente a sprazzi e gestendo il possesso in alcune fasi della gara, come la prima mezz’ora del secondo tempo, dove sarebbero arrivate le occasioni più nitide. Nel primo tempo, soprattutto prima dell’espulsione di Bonucci, era tutto un gioco di ripartenze veloci e ricerca della profondità quello rossoblu. Per alimentare la fase offensiva del Grifone, sono venute poi a mancare le imbeccate decisive dagli esterni d’attacco: vi è stata maggiore propensione ad attaccare dall’out di sinistra (42% del bilanciamento offensivo rossoblu), dove Borini prima ancora di Zapata hanno dovuto gestire Laxalt, contenuto per tutto il corso della gara e sgattaiolato via ai marcatori soltanto in un paio di occasioni. Dalla parte destra Rosi è andato proponendosi in avanti soprattutto a fine primo tempo, dedicandosi più spesso a compiti di copertura su Rodriguez e Bonaventura. Non a caso il Milan ha attaccato per oltre il 50% delle volte dalla zona di sinistra, costringendo il numero 20 rossoblu a compiti maggiormente difensivi.
LE STATISTICHE GENERALI DELLA SQUADRA ROSSOBLU
La gara si è “annullata” a centrocampo, dove Biglia e Veloso hanno macinato lo stesso numero di chilometri e cercato di fare da filtro alla manovra avversaria. Ne ha risentito anche la fase di impostazione. Resta il fatto che, in equilibrio anche per possesso palla, la gara di “San Siro” aveva nel pareggio il suo epilogo ideale. Ma con qualche errore in meno, il Genoa avrebbe potuto capitalizzare qualcosa in più.
PERIN, RECORD DI PARATE IN TRASFERTA – Il capitano rossoblu è sin qui il portiere del massimo campionato ad aver effettuato più interventi (25) quando la sua squadra gioca lontano da casa, e si trova al primo posto (40) anche per interventi totali assieme a Nicolas del Verona. E per altro sono state solamente 4 le reti subite dall’estremo difensore di Latina, che permette al Genoa – e con lui i suoi compagni – di essere la terza migliore difesa della stagione in trasferta a pari merito con Napoli e Lazio. Meglio fanno solamente la Roma (0) e la coppia Bologna-Inter (3). A rivedere i dati della gara di ieri è altresì evidente come le 8 parate indicate alla voce Perin siano conteggiate in larga misura anche come tiri velleitari dalla distanza, facilmente neutralizzati dal portiere rossoblu, a testimonianza di un Milan scarico per idee e cinismo. Donnarumma invece figura autore di una sola parata: in realtà un sua chiusura su cross di Galabinov nel primo tempo, la parata in tuffo sul colpo di testa di Rigoni e la leggera deviazione sul tiro di Veloso nel secondo tempo farebbero presupporre a qualche intervento in più.
LE CURIOSITÀ – Da segnalare, come curiosità, come l’ultimo 0-0 tra Milan e Genoa a “San Siro” risalisse al 13 dicembre1981, anno in cui il Diavolo retrocesse per la seconda volta in cadetteria. Nella propria storia, quello di ieri è pure il quattordicesimo segno “X” conquistato dal Grifone in casa rossonera, il terzo negli ultimi dieci anni Serie A.