La nona giornata di campionato va in archivio con il VAR e la parte destra della classifica che non suonano la nona di Beethoven. Gli occhi del tubo catodico si sono mostrati astigmatici con un difetto che incomincia a lasciar perplessi viste le decisioni degli uomini VAR. Quando davanti alle televisioni ci sono i pezzi da novanta comandano le immagini, viceversa quando gli arbitri internazionali fischiano.
La prova (già segnalata ieri nel VAR Sport) è il secondo giallo a Zuculini raccomandato a centrocampo da Orsato ad Abisso in Chievo-Hellas Verona, frangente non contemplato dal protocollo. Il VAR, che nel momento topico del campionato sarà protagonista e rientrerà nelle polemiche da VAR Sport, come annunciato dalla nostra rubrica ad inizio campionato. Ieri a Milano Rosetti, il capo dei Video Assistant Referee, ha provato a spiegarla agli arbitri spagnoli: un successo per il rosso a Bonucci, ma un De Profundis se avranno letto i giornali del giorno dopo.
Il campionato continua ad annunciarsi bello in testa alla classifica. Brutto, piatto e spento in fondo con 6 squadre in due punti. In testa colpo di coda della Juventus in 10 contro 11 ad Udine anche senza i gol di Higuain e Dybala. Napoli e Inter pareggiano nel sabato sera del calcio italiano. L’Inter ha murato il ciuccio al “San Paolo” all’italiana.
Il Napoli bravo per qualità e volumi di gioco, alla lunga la corta rosa e la Champions potrebbero fare la differenza; l’Inter invece si conferma con Handanovic alla Garella, napoletano del tricolore, che para più con i piedi che con le mani e con il miglior centravanti. il solito vecchio tram tram: datemi un portiere e un centravanti e vinco, tutto condito da un catenaccio pronto ad intasare gli spazi. La Roma prende la quadra di Di Francesco giornata dopo giornata: prima non prenderle, poi un gol arriverà.
Le sorprese sono la Lazio, quasi un blocco unico con un unico giocatore a fare gol (Immobile), e la Samp, sempre più di Giampaolo, che ripete il record del 90/91 con quattro vittorie. Giampaolo gestisce la rosa a disposizione alla perfezione e non sbaglia una scelta iniziale e durante la gara. Tutto programmato dentro lo spogliatoio. Crotone poca cosa: tanti errori ma anche poche colpe visti i meriti doriani.
Fare l’analisi di ogni singola gara della nona giornata conta poco visti i risultati. Oltretutto già da stasera si gioca il turno infrasettimanale. Le squadre di metà classifica confermano i risultati altalenanti dello scorso anno. Analisi completa dopo l’undicesima, quasi un quarto di campionato. Si tratta del campionato del 3-5-2, del prima non prenderle: tuttavia in nove giornate di sono già viste 22 vittorie con almeno tre gol di scarto.
Il problema per molti è il campionato a venti squadre che la Lega Calcio, a dispetto della FIGC e dei proclami di Tavecchio, non mollerà. Più che il numero delle squadre partecipanti al campionato bisognerebbe fare un salto in serie B e copiare playoff e playout per le posizioni Europa League e retrocessione: cambierebbe la musica.
Musica dolce per le squadre, non solo della parte destra della classifica ma anche dall’ottavo posto in giù dove vivrebbero tutte di rendita senza più l’obiettivo dei 40 punti per essere salvi. Tutti sono consapevoli di potersi scampare investendo poco e vendendo molto lucrando sui cartellini di qualche giovane e restando davanti alle neo promosse, sempre più deboli. Tutte hanno l’unico obiettivo di fare bene le partite casalinghe e vivacchiare in trasferta.
Di parlare di Milan-Genoa non c’è voglia. Ci hanno pensato i quotidiani nazionali sportivi e politici a fare barba e capelli alle squadre e agli allenatori. Concentriamoci sul turno infrasettimanale.
Per i rossoneri arriverà l’esame Chievo, già salvo alla decima giornata di campionato, con un Montella pronto al passato tattico fiorentino senza Bonucci con Paulo Sousa che aleggia sulla panchina. Anche questa scelta se avverrà da parte dei dirigenti cinesi-italiani lascia perplessi. O prendono con Bonucci in campo un cultore del 3 5 2 o è inutile cambiare. Contro il Napoli sette bellezze occorrerà un Vecchio Balordo tutto “anema e core”.
Ci sarà turnover per Genoa e Napoli? Lo sapremo domani sera quando inizieranno il riscaldamento. Juric e Sarri non si dimenticheranno, come direbbe Perinetti, che domenica il Grifo a Ferrara e martedì prossimo il Ciuccio a Napoli contro il Manchester di Guardiola avranno da giocare LA PARTITA!