L’undicesima di campionato ha confermato che in testa alla classifica nulla è cambiato. La notizia è per la parte in fondo alla classifica alla Pavarotti: “Nessun dorma” dopo gli squilli di Spal e Crotone contro Genoa e Fiorentina.
Davanti tutte vincono facilmente, in particolare la Juventus con il ritrovato Higuain. Chissà se a centravanti invertiti il Diavolo sarebbe uscito dall’inferno rossonero? La differenza tra Juventus e Milan è stata la qualità di Pjanic, Dybala, Higuain. Alla qualità partita dopo partita Allegri sta sommando e ritrovando il lavoro, sfibrante per gli avversari sulle corsie laterali, di Cuadrado e Mandzukic, in entrambe le due fasi di gioco. Il Milan anche contro la Juventus ha dimostrato di aver speso tanto durante il calciomercato ma male.
Il Napoli supera anche il Sassuolo, sua bestia nera, e si riprende la vetta della classifica. Fare gol e non subirne è l’altra chiave del campionato. La Roma con 6 tiri nello specchio degli avversari nelle tre gare della scorsa settimana , ultima vittima il Bologna, ha fatto 9 punti ed è a ridosso della zona Champions con una gara da recuperare contro la Samp. La Lazio di Simone Inzaghi si conferma squadra e non è solo Immobile. Ha vinto con naturalezza in casa del Benevento ancora a secco di punti. Mettendo da parte i campani, la Lazio ha vinto la sesta gara consecutiva nel campionato.
L’Inter lunedì sera vince a Verona contro l’Hellas. Vince con una caratteristica di questo campionato per il Biscione: fare risultato con il minimo sforzo. La forza degli Spalletti boys è adattarsi agli avversari? Gioca bene con chi gioca meglio, non gioca bene con chi gioca peggio.
La Samp invece liquida ilChievo con una quaterna di reti. I clivensi in una settimana hanno incassato 10 reti: allarme per la datata difesa? No. Dall’alto dei 15 punti in classifica se lo possono permettere. Giampaolo meglio di Boskov con 5 vittorie consecutive. Il poeta slavo delle massime era stato fermato alla quinta vittoria nel derby. La partita con il Chievo ha esaltato Torreira: l’uruguagio ha realizzato i primi gol (doppietta) in Serie A. A Bogliasco sono tranquilli in vista della stracittadina e non pensano che il derby possa fermare l’inseguimento all’Europa.
Per gli attaccanti è il momento di fare gol in spazi ristretti tirando velocemente: le foto mandate da Mertens con il Genoa e da Higuain contro il Milan alla nona e alla decima giornata.
Dai 16 punti della Fiorentina in giù c’è equilibrio, il livello si è notevolmente abbassato. La decima giornata di campionato ha “tuonato” CHE, eccetto contro le prime, tutte possono fare risultati con tutte le altre. L’Atalanta, che gioca meglio in Europa perde a Udine, ne è la prova.
Dea sprecona, Gaspe arrabbiato perché i suoi alla Dacia Arena sono stati compassati sull’orlo della stanchezza europea. Lo stress in Europa League è difficile da sostenere. Delneri scaccia la paura e salva la panchina grazie ad un rigore mancato dall’orobico Kurtic. Gasperini alla fine è stato duro: “Non giochiamo in campionato con la stessa energia dell’anno passato”.
Respira Mihajlovic salvato da Obi contro il Cagliari. I granata anche dopo 5 giornate senza successi raggiungono il settimo posto in classifica con Milan e Torino.
In fondo la lotta si fa dura. Tutto può succedere se il Benevento dopo 11 sconfitte è a sei punti dal quartultimo posto. Prega intanto Ventura che a marzo tutti i giochi davanti e dietro siano arrivati al capolinea. Un altro guaio per Lega e Figc se succederà, sempre alla ricerca di sponsor TV.
Capitolo Genoa. Rossoblu al derby con Juric. Un azzardo cambiarlo e trovare il cuoco pronto a preparare un derby in 5 giorni. Derby che dovrà essere in mano non solo a Juric ma anche alla società.
Genoa oggi porte aperte, ma da domani, giornata di tutti i Santi, in ritiro a Coccaglio fino a venerdì. Juric dovrebbe fare vedere alla truppa i derby del 2001 del Professor Scoglio. Il primo derby vinto dal Professore fu qualcosa di speciale tatticamente dopo una settimana di ritiro a Marsiglia.
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Il derby per i genoani non è una città inglese dove corrono i cavalli. Il derby conta molto nell’umore della tifoseria. Oltre il derby al Vecchio Balordo occorrerà una poderosa rincorsa: vittorie con Crotone in Calabria, Hellas Verona in Veneto e Benevento al “Ferraris” e giocarsela con Roma, Atalanta, Fiorentina e Torino in casa e fuori. Juric dovrà essere bravo a ricostruire il puzzle richiesto e capire perché le caselle combaciano tra loro solamente con le squadre in pole position.
La società invece dovrà essere brava o cattiva e far capire a tutti che devono rendersi conto che la strada è in salita, irta dopo 7 sconfitte su 11 gare e che deve finire la filosofia dell’alibi del giocare bene, fare prestazioni e creare occasioni da gol non andate a buon fine. Nessun dorma!
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