Bussa il derby. Nella blindatura di Coccaglio, Juric avrà continuato a ripetere come un martello che saranno l’atteggiamento, il pressing che deve partire dalla fase offensiva, squadra corta e la partecipazioni di tutti al gioco, la cura e la medicina nel 115° derby della Lanterna e che lui ha vinto da calciatore con questo farmaco.
I numeri di modulo saranno determinanti solamente ad inizio partita, per i cronisti, prima del fischio del direttore di gara ma durante la stessa gara per fare risultato bisognerà scomporre, smontare: azione e calcolo che Juric ha fatto fatica a fare con le piccole squadre. Obiettivo primario non subire l’iniziativa degli avversari, attaccare e fare sempre il proprio gioco.
Juric avrà anche predicato che tutta la squadra dovrà essere coinvolta con raddoppi di marcatura.
Raddoppiare la marcatura non vuol dire che il primo calciatore agisca per conquistare il pallone, ma che deve essere bravo a costringere l’avversario in possesso di pallone ad un movimento o un dribbling che favorisca il successo e l’interdizione da parte del secondo uomo alle sue spalle.
Raddoppiare la marcatura di un avversario è un intervento che necessità tempismo ed intelligenza. Fatta male può causare inutili e pericolosi falli di giuoco. Il tecnico avrà chiesto più riflessione e automatismi a difensori e centrocampisti.
Contro il centrocampo doriano, dove in tanti giocano tra le linee, occorrerà anche una buona diagonale difensiva applicata ad una particolare azione collettiva di copertura che chiama in causa i componenti del reparto difensivo che giocano a zona.
L’efficienza di un reparto difensivo dipende dalla copertura che i giocatori sono in grado di darsi l’un l’altro e dal saper limitare il più possibile lo spazio e il tempo agli attaccanti e centrocampisti avversari.
Juric e i suoi collaboratori sanno di dover affrontare un’avversaria simile al Napoli come concetti di gioco quindi cercheranno di blindare il centrocampo tenendo stretti i difensori e le due linee in senso verticale. Preziose saranno le chiusure di un centrocampista: vecchio balordo intenso e denso nel cuore del gioco pronto a colpire sulle corsie laterali.
La forza del Grifo? Saltare il primo pressing doriano facendo scappare i blucerchiati verso la propria porta con i suoi difensori, situazione che li espone a rischi molteplici. Tutto potrebbe essere facilitato con i cambi di gioco. Juric dovrà essere bravo a colpire il rombo blucerchiato, gli esterni doriani poco aiutati dalle scalate dei centrocampisti e dal trequartista vanno in crisi particolarmente con le sovrapposizioni sulle corsie laterali.
La speranza è che il ritiro di Coccaglio abbia rafforzato l’equilibrio dello spogliatoio. Prima di un derby (abbiamo cercato di farlo capire attraverso le nostre rubriche) è qualcosa di magico , deve funzionare come un orologio svizzero per rendere al meglio, un granellino può rallentarlo o fermarlo.
La formazione domani sera durante il riscaldamento. Qualcosa ma poco dopo la conferenza stampa di stasera alle 19.30. Oggi con tante x, non è una questione di modulo, sul pullman e domani mattina nel risveglio muscolare non solo Juric anche la società, come ha fatto Preziosi nel ritiro in Franciacorta, dovranno guardare tutti negli occhi e chi non li avrà da Grifone starà a riposo.
Sampdoria – La garanzia è Giampaolo. Il trainer doriano insegna calcio e in queste 11 giornate di campionato è stato bravo ad addestrare alla svelta dopo aver perso pezzi importanti in estate.
Tutto per i blucerchiati gira intorno al punto forte, il centrocampo: Barreto con grinta e esperienza, Torreira come tutti i trequartisti (reiventandosi regista con Oddo al Pescara) fa girare la macchina doriana, Linetty una luce sempre accesa, Praet. Giampaolo per farlo rendere al meglio lo ha impostato da trequartista che parte da mezzala.
Giampaolo vuole una gestione da grande squadra: aggressione altissima sulla trequarti con Quagliarella e Zapata che rientrano a turno per creare superiorità e impadronirsi del cuore del gioco, tutto condito da concetti di gioco alla Sarri: scambi rapidi e pressione alta.
Giampaolo come Sarri prima maniera, quello di Empoli: cercare lo sfondamento centrale e trascura un po’ gli esterni. L’affollamento al centro in tante gare ha favorito la Doria, ma gli spazi che si aprono sulle corsie laterali hanno offerto interessanti iniziative agli avversari pronti alle accelerazioni improvvise in verticale con i cambi di gioco più che i palloni in orizzontale a ritmo lento.
Quando gli avversari nelle precedenti gare sono riusciti a blindare il corridoio centrale, la Samp ha faticato perché la densità disinnesca la pericolosità delle combinazioni strette dei doriani. In particolare tutto ciò si è visto quando il tecnico ha preferito Ramirez trequartista.
Giampaolo in tante gare di questo campionato è stato bravo a riprendere la bussola del gioco con i cambi, aggiungendo rapidità con Caprari alla manovra avanzata e con il polacco Kownacki pronto a rilevare Zapata quando la fisicità serve meno. La Samp dà il massimo quando può esprimersi in spazi di ripartenze dispiegando una manovra pregevole e efficace, anche se un po’ leggerina.
La Samp in casa dopo 11 giornate vale l’Europa che conta, in trasferta è quasi da salvezza con due pareggi (Torino e Hellas Verona), sconfitte con Udinese e Inter. Unica vittoria in trasferta a Firenze. 22 gol fatti e 13 subiti dimostrano che la difesa non è a tenuta stagna, anche se Ferrari (proveniente dal Crotone via Sassuolo) giornata dopo giornata fa dimenticare Skriniar.
A Bogliasco da una settimana continuano a ripetere che il derby è un’occasione importante per la supremazia cittadina, perché vuol dire rimanere tranquilli fino al prossimo ma anche la possibilità di fare un salto di qualità definitivo con una vittoria in trasferta. Giampaolo punta la terza vittoria consecutiva per entrare nella storia doriana.
La formazione della Samp con almeno tre ballottaggi, in difesa a centrocampo e tra le linee.
Genoa Sampdoria, il 115° derby, sarà diretto da Irrati di Pistoia. Avvocato a Pescia nato il 1977, è arbitro dal 1966. In B dal 2011, in A prima gara nel marzo del 2012. Data storica per la sezione arbitrale di Pistoia, essendo l’avvocato il primo a debuttare in serie A. L’esame principale di Irrati prima di transitare fisso alla Can A è stato il play off tra Empoli Livorno. Internazionale dal primo gennaio 2017.
In carriera 77 gare in serie A 22 rigori 22 rossi sventolati. 5 gare nell’attuale stagione: 3 vittorie casalinghe, 0 pareggi 2 vittorie esterne, 5 rigori di cui 2 al Napoli, tornato ad arbitrarlo dopo aver espulso Higuain (che perse la testa) e dopo aver dato 2 rigori all’Udinese nell’aprile del 2016.
Con il Genoa 7 gare e 4 vittorie contro Catania, Roma, Inter al Ferraris e Udinese al Friuli, 2 sconfitte con Atalanta e Pescara nel Tempio, 1 pareggio a Palermo. Dolorosa la sconfitta contro il Pescara della fine di settembre del 2016, per evidenti errori dell’avvocato di Pistoia.
Con la Sampdoria: 3 vittorie, 3 pareggi 2 sconfitte. Le vittorie son arrivate con l’Atalanta al Ferraris, una in esterna contro il Sassuolo, 3 pareggi casalinghi con Udinese, Sassuolo e Hellas, 2 sconfitte in trasferta con Hellas e Sassuolo.
1° assistente Dosboz di Roma 2, 2° assistente Marrazzo di Roma 1, 4° Uomo Giacomelli di Trieste. Var Rocchi di Girenze, Avar, Pinzani di Empoli.