Ripresa degli allenamenti a Pegli, nel contesto di un “Signorini” dove risultavano presenti una trentina di persone, di cui cinque addetti ai lavori. I lavori iniziano regolarmente alle ore 15: cinque minuti di colloquio a centrocampo, alla presenza anche di Pandev, Perin e Pellegri rientrato dagli impegni con le Nazionali, poi subito a fare riscaldamento.
Si passerà dopo, a gruppi di tre, a svolgere esercizi con appoggi di prima tra sagome e finalizzazione in porte ridotte. Esercizi cui prende parte Laxalt, ripresosi dal pestone che lo aveva portato a finire con qualche minuto d’anticipo gli esercizi defaticanti post-partitella di sabato, ma esercizi cui non prendono parte né Migliore, visto uscire dalla palestra poco prima delle 16 e ancora alle prese coi postumi del mal di schiena, né Brlek, che leggermente affaticato ha svolto un programma differente dal resto della truppa rossoblu. Petar Brlek, uscito dalla palestra alle 16.15, assisterà alla parte finale dell’allenamento da bordo campo.
Si proseguirà con un lavoro a squadre di dieci contro dieci, senza portieri: un lavoro per allenare la ricerca del gioco in ampiezza sfruttando anche la presenza di un jolly. Un giocatore jolly che verrà sfruttato anche nell’esercizio successivo per allenare i tagli in profondità. Successivamente inseriti anche i portieri: squadre confermate, ma lavoro incentrato soprattutto sulla velocità nel servire con lanci lunghi i compagni e arrivare al tiro, quando possibile insistendo nel giocare all’interno della metà campo avversaria. La squadra perdente trascina simbolicamente la porta a bordo campo prima di svolgere le flessioni come pegno per la “sconfitta”: una ricca simbologia ballardiniana che da martedì scorso si rinnova di allenamento in allenamento.
Altre note sull’allenamento: Landre a parte con Pilati; Salcedo metà allenamento col gruppo e altra metà in allunghi con lo stesso preparatore rossoblu Pilati a fianco. Palladino ha lavorato con un differenziato.