La statistica relativa al possesso palla nel primo tempo aveva fatto presagire l’epilogo finale: 28 minuti per la Juventus, solamente 5 per il Crotone di Davide Nicola, arrivato vicino alla porta di Buffon solamente in un’occasione con Tonev. Nella ripresa Barzagli crossa e Mario Mandzukic lascia attoniti Ajeti e Cordaz, aprendo la strada per il 3-0 finale targato Benatia e Mattia De Sciglio. Per il difensore azzurro si tratta della prima rete fra i professionisti, dopo 173 partite in Serie A.
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La classifica ora dice Napoli a 38, Inter a 36 e Juventus a 34 punti: venerdì sera al San Paolo potrebbe scriversi una pagina fondamentale nella storia del campionato 2017/18.
Proprio la squadra di Maurizio Sarri ha espugnato questo pomeriggio la Dacia Arena, nella prima gara di Massimo Oddo sulla panchina dell’Udinese. Angella atterra Maggio alla mezz’ora, Jorginho calcia al posto di Mertens e segna dopo una respinta di Scuffet: gioco, partita e incontro, gli Azzurri tornano fra le stelle pur senza brillare di luce propria.
BABA…VAR – Numeri pressoché identici, stesso numero di reti: all’Olimpico fra Lazio e Fiorentina finisce 1-1, ma per i ragazzi di Simone Inzaghi il sapore di questo pareggio è decisamente amaro. Complice un colpo sciagurato di Caicedo, che fa cadere a terra il centrale viola Pezzella e – dopo un attenta VAR review – Causa il rigore allo scadere per gli uomini di Stefano Pioli. Penalty trasformato da Babacar, alla terza rete stagionale.
20 SETTEMBRE – Si tratta del giorno in cui il Milan di Vincenzo Montella vinceva, e soprattutto segnava, al Meazza. Dopo quel 2-0 sulla SPAL di Semplici, nella gara dell’ora di pranzo, in casa sono arrivati lo 0-2 contro la Roma, lo 0-0 nella complicata sfida contro il Genoa, prima che un altro 0-2 inflitto dalla Juventus riducesse al lumicino le speranze di Europa per i rossoneri, usciti tra i fischi dopo il pareggio a reti inviolate di questo pomeriggio contro il Torino dell’ex Mihajlovic. Sirigu sopra le righe, la coppia Silva-Kalinic non segna e non incide: oggi 20 punti in 14 partite non sono abbastanza, ancora meno se paragonati ai 36 dei rivali nerazzurri. Domenica si va a Benevento, dove servirà vincere e convincere: Montella sarà ancora in sella?
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