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Hellas Verona-Genoa, i precedenti tra le due formazioni

Alessio Semino

Il Genoa, che si presenta al cospetto dell’Hellas Verona come seconda migliore difesa esterna del campionato con sole 5 reti subite, non vince in casa del club veronese in campionato da circa sessant’anni. L’ultimo successo risale alla stagione 1957/1958 e per la 30esima giornata di Serie A era in programma la sfida fra scaligeri e Vecchio Balordo. Tesconi (Hellas) e Dal Monte (Genoa) marcarono nei primi quarantacinque minuti di gioco. Una doppietta di Abbadie risolse poi la sfida nel corso della ripresa.

Una doppietta che arrivò in una gara curiosa, una sorta di precedente unico nella storia dei due club. A dirigerla non c’era infatti un fischietto italiano, bensì un arbitro austriaco, Karl Kainer, che concluse la sua esperienza fra la A e la B nostrane proprio con quel Verona-Genoa. Poi ecco succedersi nel massimo campionato italiano ben 5 vittorie scaligere (la più recente nel 2013/2014) e altrettanti segni X, due in occasione degli ultimi due incroci.

Ma non mancano le curiosità che sembrerebbero poter legare quella sfida del 1957/1958 e altre degli anni successivi, tra cui anche quella in programma lunedì prossimo al “Bentegodi”. Lo si dice perché se il primo e unico successo in A del Grifone sul campo del Verona (ce ne sarebbe un altro, ma è in cadetteria e arrivò nel 1952/1953, ndr) è frutto di una doppietta, anche l’ultima affermazione degli scaligeri è arrivata grazie ad un segnatura multipla, quella di Toni nel 3-0 maturato alla 31esima giornata del già citato campionato 2013/2014.

I due club arrivano a questo scontro diretto in chiave salvezza distanziati fra loro di un solo punto: 10 per il Genoa, 9 per l’Hellas Verona. inoltre sono in qualche modo accomunati anche da una scarsa vena realizzativa sotto porta. Infatti Genoa e Verona hanno marcato in 14 giornate solo 12 reti (0,8 a partita), fra l’altro con lo stesso numero di calciatori, sette per squadra (per il Genoa si tratta di Galabinov, Lapadula, Laxalt, Rigoni, Taarabt, Pellegri e Izzo). E se il Genoa fuori casa ha messo alle spalle dei portieri avversari solo 4 palloni ed è il secondo peggiore attacco esterno del campionato dopo il Benevento, l’Hellas in casa non risponde molto meglio con le sue 5 reti messe a segno (peggio solo Sassuolo e, ancora una volta, i campani in tenuta giallorossa) e le sue 16 incassate, che le valgono la seconda posizione come peggiore difesa del campionato.

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