Vincere aiuta a lavorare con maggiore serenità: come arriva il Genoa?
“Non conta il passato, ma conta lunedì. L’Atalanta è una grande società, con un grande allenatore. Pensiamo soltanto a quella gara. Se mi aspetto un’Atalanta galvanizzata o stanca? No, la solita Atalanta con intensità e qualità. Me la aspetto così perché qualche anno fa anch’io giocavo le coppe. Ora la maggior parte delle partite non le fai domenica, ma lunedì. Quindi me li aspetto come al solito”.
Laxalt e Lapadula?
“Si sono allenati oggi, stanno bene. Il primo sino a ieri lo abbiamo tenuto a parte, ma comunque molto e forse più degli altri. Sta bene, domani ha un altro allenamento e valuteremo domani”.
Di cosa avete parlato con Preziosi?
“Abbiamo parlato di musica. Regno e Donatelli suonano la chitarra, il presidente canta. Abbiamo mangiato bene a tavola, ma di calcio parlato poco. Lavoriamo tanto e alla sera, quando ci si trova così, è giusto parlare anche di altro. L’ho salutato e ci siamo ritrovati a cena. La nostra attenzione è sulla partita: ora mi sembra inopportuno parlare d’altro”.
Cosa potrebbe servire a questo Genoa sul mercato?
“Non mi sono fatto un’idea. Siamo concentrati sulle difficoltà. Ma ogni cosa a suo tempo”.
Genoa abbastanza rock o su che genere?
“Lo vorrei vedere ‘rock’. Per me è necessario essere ordinati e organizzati, secondo me abbiamo giocatori un po’ ‘rock'”.
Trovare la vittoria in casa in campionato con la forza del Ferraris. È arrivato il momento?
“Bisogna fare delle gran partite perché funziona così: quando sei a casa tua e ci sono tutti gli ingredienti buoni per fare bene, tra cui la spinta dei tifosi, è bene essere sempre al top”.
La partita metterà di fronte lei e Gasperini, due tra i tecnici più amati qui?
“Sento l’affetto e la stima, ma fin dal primo giorno. Ti fanno piacere ma devi comunque fare bene il tuo mestiere: sono una spinta straordinaria. Un pensiero su Gasperini? È un ottimo allenatore”.
Come ha visto la squadra in settimana?
“Se ci rilassiamo, vuol dire che non abbiamo capito nulla. Dobbiamo mantenere quella sana aggressività e quel furore che insieme ad attenzione, cuore, aggressività e qualità dei singoli che ci farà fare delle buone partite.”
Pandev sta facendo bene: che segreto ha?
“Quando ero alla Lazio lo misi fuori e lo tenni a riposo perché sapevo di ritrovarlo qui nove anni dopo”.
Come ha visto Rossi?
“Sta facendo molto, alterna momenti con la squadra a lavoro aerobico. Ora si sta affaticando molto ed è bene sia così: attendiamo tutti che arrivi il suo momento”.
Quanto stanno influendo e che impatto hanno le prestazioni difensive di squadra e di reparto?
Dice bene: l’impatto della fase difensiva. E quando si parla di fase difensiva si devono sottolineare soprattutto la generosità, la disponibilità degli attaccanti e dei centrocampisti che corrono molto e che sanno di dover correre molto, per primi. Quando tu hai attaccanti e centrocampisti che ti aiutano molto, i difensori hanno dei grossi vantaggi. La fase difensiva, la compattezza e l’equilibrio sono dovuti tanto da quel che fanno soprattutto attaccanti e centrocampisti: poi i difensori fanno il loro dovere e in questo senso sono bravi e attenti. Tutto insomma viene di conseguenza.
DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI DAVIDE BALLARDINI:
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