Per la passione calcistica sotto la Lanterna rossoblu che c’è per Ballardini e Gasperini, Genoa-Atalanta bisogna presentarla in modo diverso rispetto alle gare precedenti disputate dal Vecchio Balordo. Partita particolare perché il Genoa non ha mai vinto al Ferraris e l’Atalanta mai in trasferta.

Partita con una filosofia di gioco differente per Ballardini alla caccia di risalire la classifica e, per questo motivo, non con la sua idea calcistica. Gasperini sempre con il suo G&G (gioco & gol) anche se la Dea è meno brillante rispetto alla squadra ammirata la scorsa stagione. L’Europa League è un ottimo alibi.

Per Ballardini e Gasperini il calcio è un modo per dirsi la verità, non qualcosa di ovvio. Qualcosa in cui si crede e che a volte riunisce e risolve. Il calcio bisogna gestirlo in modo semplice.

Domani sera al Ferraris, con la speranza che Giove pluvio e il terreno di gioco non interferiscano, dovremmo assistere ad un calcio aspro, incisivo, piratesco e alla motivazione dei due tecnici nel provare a saccheggiare gli avversari. Il ricordo delle due gare dello scorso anno perse dal Vecchio Balordo sono una foto di ciò a cui dovremmo andare incontro, anche se solamente da parte degli orobici.

Sia Ballardini che Gasperini cercheranno di pilotare e non subire il gioco avversario. La loro filosofia: adattare gli avversari al proprio modo di essere. Genoa-Atalanta sarà la partita del TotalBallaGaspe. Tutto votato sulla pressione complessiva di una squadra sull’altra, pressione votata alla conquista di spazi in attacco e al recupero del pallone in fase difensiva.

Interessante sarà il contro-gioco di Ballardini visto nelle tre precedenti gare di campionato: contro-gioco non vuole dire giocare con il catenaccio, ma anche aspettare e colpire. La maggior parte della partita verrà giocata in mezzo al campo e la Dea rispetto alle due gare dello scorso campionato avrà pochi spazi. Se a Veloso, Rigoni e Bertolacci riuscirà la pressione sugli orobici si potrà vedere una partita quasi da calcio totale. L’altra differenza la dovranno fare gli esterni nel creare superiorità numerica. Partita tattica equilibrata, farà risultato chi rischierà di più. Partita da spazi intasati e da ritmo intenso.

La sfida si giocherà in panchina con urla di incitamento dei due tecnici: difficilmente si cambierà qualcosa, la differenza incidendo sul gioco e sul risultato verrà fatta dalle sostituzioni. Ballardini e Gasperini ultimamente hanno infatti portato risultati a casa con la buona lettura della gara.

Nell’ultimo turno Gasperini ha sparigliato la gara con Mihajlovic con l’entrata di Ilicic per Kurtic. Ballardini ha domato l’Hellas all’attacco dopo il gol di Pandev con i tre cambi.

Gasperini proverà a togliere tanti riferimenti alla difesa genoana, Ballardini cercherà di non graziare una difesa orobica non impeccabile come ha fatto il Toro con un Belotti in scarsa vena. Ballardini cercherà di approfittare di un difetto visto in altre gare dove la Dea è stata  messa bene in campo pur concedendo un tempo agi avversari, con poco ritmo e poca pressione, in particolare quando reduce dalle fatiche di Europa League (anche se il turno di campionato dopo l’impegno di coppa non ha mai perso, ndr).

Tatticamente in Genoa-Atalanta i numeri saranno solamente statici. Dinamicamente entrambi i tecnici vorranno esprimere un modulo che si realizzi per mezzo della posizione e dei movimenti che dovranno fare i calciatori nelle due fasi di gioco. Tatticamente gara in cui spazi e tempi saranno da non sbagliare per non permettere ripartenze letali ai fini del risultato.

Ballardini: “Mi aspetto un Genoa rock. Atalanta grande società” – AUDIO

Le formazioni? Ballardini oltre il solito dubbio Pandev-Lapadula poteva averne uno in più tra Laxalt e Migliore con l’uruguagio uscito malconcio dalla gara con l’Hellas, però  la conferenza stampa ha fatto intendere che difficilmente ci saranno cambiamenti rispetto alle altre gare “ballardiniane”. Rientra Galabinov, carta in più per cercare il gol.

Gasperini dopo la partita di allenamento – non per colpa della Dea – di giovedì scorso contro il Lione che ha messo in mostra il “francesismo” da scazzati, Gaspe farà l’analisi delle forze fisiche rimaste. Probabile la squadra titolare che ha centrato la prestigiosa conquista per la prima volta dei bergamaschi dei 16° di finale di Europa League. A Gaspe presto un monumento come Donizetti per l’elisir d’amore del calcio che sta facendo vivere agli orobici.

Donizetti-Gaspe dovrà fare i conti con i “Capricci” di Paganini-Balla: una partita nella partita nell’Happy Hour del lunedì di calcio della sedicesima giornata che non dovrà fare sconti.

Genoa-Atalanta verrà diretta da Doveri di Roma. Nato a Volterra nel ’77, impiegato, arbitro dal 1996. Dal 2009 arbitra alla Can A/B, debutta in A nel marzo 2010. Promosso alla Can A dal 2011. Sono 116 le gare dirette in A con un tabellino di 43 rigori e 35 espulsi. In stagione 7 le gare dirette , mai Genoa e Atalanta. Grifoni e Orobici lo hanno lasciato lo scorso anno arbitro nazionale e lo ritrovano internazionale dal gennaio 2018.

Con il Genoa all’attivo vanta 13 gare dirette: 6 vinte, 2 pareggiate e 5 perse. L’ultima è stata la sconfitta in casa del Palermo nel maggio 2017. Con l’Atalanta sempre 13 le gare dirette con 7 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. L’ultima vittoria quella casalinga contro l’Inter dell’ottobre 2016.

Primo assistente Del Giovane Albano, secondo Mondin di Treviso . Quarto uomo Fourneau di Roma 1. Al VAR Gavilucci di Latina, all’AVAR Marinelli di Tivoli.

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