Alla vigilia della sfida del “Franchi”, a chi chiedeva se fosse subito il caso di rimettersi in careggiata per fare punti, Ballardini aveva risposto che il riferimento sarebbe dovuto essere ai soli risultati dal momento che in termini di prestazione il Genoa visto contro l’Atalanta era stato il migliore dal suo ritorno sotto la Lanterna. Entrando nello specifico, il riferimento sarebbe stato fatto specialmente al baricentro medio più alto del solito della squadra rossoblu (52,89 metri, ndr):

“talvolta preferiamo avere un baricentro più basso nel gioco, essere sempre compatti, mentre con l’Atalanta non siamo sempre stati così attenti, compatti, aggressivi come nelle altre occasioni”

Queste erano state le parole del tecnico rossoblu, che a Firenze ha però ritrovato il suo Grifone da battaglia pronto ad arretrare e ricompattarsi per blindare la porta. Lo ha trovato persino troppo in ritirata, con la difesa viola appostata per larghi tratti della gara quasi sulla linea del centrocampo a cozzare contro un Genoa tutto arretrato dietro la linea del pallone per difendere di gruppo, di squadra, con compattezza. Guarda caso, il dato fornito sul baricentro medio del Genoa al “Franchi” è stato il più basso da quando Ballardini siede nuovamente sulla panchina rossoblu. Di seguito il dato generale delle ultime cinque gare:

  • Crotone-Genoa: 51,36 metri
  • Genoa-Roma: 45,76 metri
  • Verona-Genoa: 48,42 metri
  • Genoa-Atalanta: 52,89 metri
  • Fiorentina-Genoa: 43,90 metri

Forse esageratamente basso in alcuni frangenti della gara, con Astori e Pezzella quasi sulla linea di centrocampo e Sportiello sulla trequarti che sarebbe spettata al Grifone, tant’è vero che il tecnico rossoblu si è detto soddisfatto del primo tempo, meno del secondo, durante il quale questo arretramento si è palesato con grande costanza. Detto questo, la formazione rossoblu, che vive da settimane sul positivo mantra secondo cui i primi difensori debbano essere gli attaccanti, ancora una volta non ha subito reti lontano da casa, ha permesso soltanto due volte di andare al tiro da dentro l’area di rigore e ha protetto il proprio portiere e capitano, Perin, il quale ha effettuato solamente cinque parate, di cui nessuna è apparsa come particolarmente pericolosa. Proseguendo con le buone statistiche che inquadrano il Genoa attuale, risultano tre le partite consecutive in trasferta senza prendere gol e 304 i minuti con la porta inviolata (vedi tabella a destra e clicca sopra per ingrandire). Restando ancora un attimo sulla retroguardia rossoblu si evidenzi come il Genoa, pur con le dovute proporzioni, sia fra le tre squadre che stanno provando a migliorare il record della Juventus 2011/12 in termini di reti totali subite in trasferta nell’arco di una stagione (8).

Manca un intero girone e mancano gare difficili per il Genoa, questo è chiaro, ma assieme a Inter e Roma, alla 17° giornata, il Genoa migliora per adesso il dato che si riferiva al diciassettesimo turno della Serie A 2011/12: a quel punto della stagione i bianconeri avevano già subito sei reti. Ad oggi quelle di Genoa e Inter sono cinque, quelle della Roma invece tre. Infine, il fatto che il Genoa non subisca per tre partite di fila gol lontano dal “Ferraris” non si verificava dalla stagione 2008/2009: in quel frangente si partì col derby vinto per 0-1 contro la Sampdoria (gol di Milito, ndr) e si proseguì con le vittorie sui campi di Chievo (0-1) e Lecce (0-2). La striscia si interruppe col pareggio per uno a uno contro il Milan alla 19esima giornata. Il Genoa, contro il Torino alla vigilia di Capodanno, avrà modo di migliorare questo precedente. Chiaramente alla buona fase difensiva, che ha permesso di concedere sole tre reti nelle ultime cinque gare, si alterna una fase offensiva cui manca ancora di qualcosa in fase di finalizzazione, con troppi lanci lunghi all’indirizzo di centravanti poco propensi per caratteristiche a proteggere la sfera e vincere duelli aerei e fisici e una manovra che a tratti sembra quasi incepparsi entrando in un circolo vizioso di errori in appoggio, nel corto. Non a caso il Genoa ne risente e resta ormai da settimane il penultimo attacco esterno dopo il Benevento, prossimo avversario tra le mura amiche, nonché il quartultimo nel computo totale dei gol realizzati (14). Restano questi gli aspetti su cui lavorare in vista dell’ultima partita casalinga contro il Benevento. Ancora da segnalare come il buon rendimento difensivo abbia permesso al Genoa in una sola giornata di salire al sesto posto come migliore difesa del campionato (22 reti concesse) al pari della Lazio. Di seguito tutti i dati aggiornati.

I NUMERI DEL GENOA (aggiornati alla 17° giornata)

  • GOL FATTI: 14 (17° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI IN CASA: (16° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI FUORI CASA: (19° attacco della Serie A)
  • GOL SUBITI: 22 (6° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI IN CASA: 17 (19° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI FUORI CASA: (2° difesa della Serie A)
  • RIGORI A FAVORE: 2
  • RIGORI CONTRO: 2
  • VITTORIE: 3
  • SCONFITTE: 9
  • PAREGGI: 5

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