Penultima gara del girone d’andata, ultima prima del giro di boa di fronte ai Genoani. La presentiamo così, oltre che come una sfida da non sottovalutare, la partita che metterà di fronte fra mezz’ora Genoa e Benevento. I rossoblu conoscono già i risultato del Cagliari, sconfitto in casa dalla Fiorentina, e del Crotone, sconfitto per 4-0 all’Olimpico dalla Lazio. Il Benevento, dal canto suo, è alle ultime chiamate per provare a cogliere una miracolosa salvezza. Andiamo col notiziario.

Genoa-Benevento: le formazioni ufficiali

NOTIZIARIO

Temperature intorno ai dieci gradi al “Ferraris”, dove il Genoa ha l’occasione di centrare la prima vittoria casalinga e accorciare su Cagliari e Crotone, in attesa dei risultati delle altre partite delle ore 15. Non giocherà dal primo minuto Lapadula: Ballardini sceglie lo stesso undici visto in campo nelle precedenti cinque gare di campionato. Il Benevento fa incetta di esterni: giocherà anche Ciciretti. Curiosità nel capire con quale assetto tattico vorrà giocare a questo punto il tecnico sannita De Zerbi. Saranno 119 i tifosi sanniti presenti al “Ferraris”, 15411 quelli totali.

A parte Cofie e Omeonga e la formazione titolare, nessun degli elementi che partiranno dalla panchina rossoblu è ancora sceso in campo per il riscaldamento. Manca mezz’ora all’inizio della sfida. In tribuna il CEO di EVIVA Bagnasco, l’assessore comunale Garassino col figlio oltre alla dirigenza rossoblu rappresentata da Donatelli, Zarbano, Marcheggiani e la componente femminile della famiglia Preziosi. Il calciatore sannita D’Alessandro, ex Atalanta, in tribuna.

“Cia Fabrizio”, “Genoa e Danila sempre in prima fila”, “Calunnie e infamità: non ci fermeranno le vostre falsità” gli striscioni esposti in Gradinata Nord. Arbitrerà Abisso della sezione di Palermo. Assistenti di linea Tonolini di Milano e Prenna di Molfetta. Quarto uomo Marinelli di Tivoli. Al VAR Pairetto di Nichelino, all’AVAR Tegoni di Roma2.

PRIMO TEMPO

Lo speaker annuncia le formazioni delle due squadre. Manca poco al fischio d’inizio: intanto fa il suo ingresso in campo Giuseppe Rossi, accolto dagli applausi del “Ferraris”. Le squadre sono disposte a centrocampo: il Grifone attaccherà da sinistra verso destra.

In questi primi minuti la disposizione del Genoa è la solita, il Benevento si dispone a quattro in difesa con Letizia a sinistra e Djimsiti a destra che spingono molto sulle fasce, specialmente l’ex Carpi. Benevento che attacca con più decisione in questa prima fase di gara, snaturandosi in un 3-4-3 in fase di possesso; Genoa che cerca di assestarsi. Sono già passati senza emozioni i primi cinque minuti di gioco.

L’ago della bilancia del Genoa è, in larga parte, Taarabt, che cerca di non dare punti di riferimento staccandosi dalla marcatura di Costa e trovando spesso impreparato il centrocampo sannita composta da Cataldi, Del Pinto e Lombardi. Parigini agisce in zona più avanzata e sulla sinistra: assieme a lui Puscas, cliente di Spolli, e Ciciretti sposta sull’esterno destro.

Abisso sta lasciando spesso giocare: la partita propone un ritmo abbastanza alto, ma le squadre non trovano spazi per colpire l’avversaria. Sono già oltrepassati i 10′ di gioco.

Al 15′ arriva la prima, grande occasione della gara per il Benevento: Ciciretti ubriaca Zukanovic dentro l’area di rigore e ribadisce in mezzo all’area. Puscas da due passi prova a concludere di prima col destro ma non riesce clamorosamente a colpire il pallone. La difesa rossoblu libera dal pericolo. Genoa in difficoltà: il “Ferraris” rumoreggia e incita.

Al 19′ risponde Zukanovic per il Genoa: il suo sinistro da fuori area è deviato e finisce alto sulla traversa. Sarà il primo angolo della partita per la formazione rossoblu. In questi primi venti minuti troppo poco quello fatto dal Genoa per cercare di portare a casa bottino pieno: Ballardini e la sua rabbia ne sono l’immagine più chiara. Benevento spavaldo, con De Zerbi che sembra un giocatore aggiunto in campo per i sanniti.

Al 26′ primo corner anche per il Benevento: lo conquista Lombardi. Sulla manovra per liberare la difesa rossoblu, dalla quale si innesca un tentativo di ripartenza orchestrato da Bertolacci, Lucioni atterra il numero 8 rossoblu al 27esimo: arriva il primo giallo della gara per il capitano sannita. Siamo giunti alla mezz’ora di gioco.

Qualche secondo dopo Letizia è costretto ad abbandonare il campo per infortunio: dentro Venuti, calciatore cresciuto nel vivaio della Fiorentina e in prestito al Benevento. Il Genoa sta provando a insistere nella metà campo sannita e conquista al 32′ il suo secondo tiro dalla bandierina.

Un tiro dalla bandierina dal quale nasce un contropiede fulminante 6 contro 2 del Benevento che si conclude con un cross dalla sinistra di Lombardi e il colpo di testa di Puscas. Perin para centralmente. Sul ribaltamento di fronte terzo angolo rossoblu che diventa un’occasione pericolosa dal momento che la battuta a rientrare di Veloso sfila poco più di un metro a fil di palo, a Belec battuto. Gara che, al di là degli esplodi, si sta innervosendo tra spalti e campo.

Al 36′ quarto corner del Grifone, che fino adesso non ha mai impegnato Belec da dentro l’area di rigore. Non lo farà neppure in questa occasione, conquistando comunque il quinto corner  un minuto più tardi. La prima battuta non è pericolosa ma il prosieguo dell’azione sembra poter portare i giocatori rossoblu ad essere insidiosi dalle parti del portiere avversario. Abisso spezzerà l’offensiva per un fallo di Rigoni su Venuti.

Al 40′ occasione enorme per il Genoa: Taarabt e Bertolacci ricamano al limite dell’area una trama che porta Pandev da solo davanti al portiere. Belec è battuto, ma il sinistro dell’attaccante macedone sbatte sul palo. Il pallone rimbalza in campo e l’azione continua: il Genoa conquisterà fallo sempre al limite dell’area. Sul pallone Veloso, che calcia direttamente in porta e grazie a una deviazione aerea di Rigoni colpisce la traversa. Genoa all’arrembaggio in questa fase finale di primo tempo.

Al 43′ ammonito Del Pinto dopo una cinquina di falli da inizio gara a questo momento. Manca un minuto alla comunicazione del recupero (3 minuti, ndr) quando viene ammonito anche Zukanovic per aver atterrato Ciciretti. Primo giallo per la formazione rossoblu e punizione dai 30 metri per il Benevento. Sul pallone Ciciretti e Cataldi. Batterà il numero 10 sannita ma guadagnerà solamente il secondo angolo della gara.

Terzo calcio d’angolo sannita a qualche secondo dalla fine della prima frazione. Il primo pericolo lo sventa Perin, poi il colpo di testa sul successivo traversone finisce sul fondo. E Abisso manda tutti negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO

Tutto pronto per il secondo tempo che riparte in questo momento. Nessun cambio ma si scaldano Lapadula, Biraschi e Omeonga. Intanto al 46′ punizione dal limite dall’era, decentrata sulla zona di destra, per i padroni di casa. La battuta di Veloso finisce tra le braccia di Belec.

Al minuto 48′ ci prova Cataldi al volo da fuori area: pallone che sbatte sui cartelloni pubblicitari. Il Genoa intanto insiste e prova a trovare il varco giusto per colpire il Benevento, che a sua volta prova a penetrare dalle parti di Perin sfruttando Ciciretti. Pronto intanto Lapadula a fare il suo ingresso in campo: si è scaldato tutto l’intervallo e in questi primi minuti di secondo tempo.

Al 54′ tiro di Taarabt alto sulla traversa. Stesso minuto in cui Rigoni lascia il posto a Lapadula. Quello del Genoa diventa adesso un 3-4-1-2 con Pandev dietro Taarabt. Al 56′ dentro anche Gyamfi al posto di Parigini. Un difensore per un attaccante la mossa di De Zerbi. Il neo entrato va a giocare largo a destra tra difesa e centrocampo.

Al 60esimo duro testa contro testa tra Rosi e Venuti: il gioco si ferma per oltre un minuto. Anche “Pepito” Rossi a scaldarsi. Al 65′ altra grande occasione per il Genoa e ancora per Pandev: Lapadula vede il corridoio per l’attaccante rossoblu che viene neutralizzato da Belec con un’ottima uscita. Genoa che spinge alla ricerca del vantaggio.

Al 68′ ancora Genoa vicinissimo al gol: Taarabt scherza con la difesa sannita e serve in mezzo uno splendido pallone per Lapadula. Il suo colpo di testa viene salvato sulla linea dalla difesa del Benevento. Al 69′ Chibsah rileva uno spento Ciciretti.

Al 70′ terza clamorosa chance fallita dal Grifone per merito della difesa avversaria e del suo portiere. Pandev serve Lapadula che addomestica bene e calcia a botta sicura da due passi, ma il pallone prima viene parato e poi salvato ancora una volta vicino alla linea di porta. Il Benevento è chiuso nella sua metà campo. Il Genoa val l’ottavo calcio dalla bandierina.

Sugli sviluppi del calcio dalla bandierina, al 72esimo, Izzo rischia grosso perdendo da ultimo uomo il pallone su Lombardi che si invola in porta: provvidenziali per salvare il risultato Perin prima e Laxalt poi. Assedio rossoblu che deve però fare a meno di queste amnesie. Se la posta in palio non fosse così alta, la partita sarebbe diventata che estremamente godibile.

Al 75′ si fermano per infortunio sia Rosi che Bertolacci (si tocca il polpaccio sinistro, ndr): entrano Biraschi e Cofie. Il Genoa a un quarto d’ora dalla fine ha esaurito i cambi. Non risarà l’esordio al “Ferraris” per Rossi. Una serie di episodi che ha spezzato l’attacco prolungato del Grifone al Benevento.

Scocca l’80esimo: si alza l’urlo della Nord per sostenere sino alla fine i giocatori rossoblu, che cercano ancora di creare apprensioni alla difesa sannita. All’82esimo ammonito Cataldi per una trattenuta prolungata su Biraschi.

Mancano ormai cinque giri d’orologio alla comunicazione di recupero: punteggio ancora in equilibrio. Belec obiettivo dei fischi del “Ferraris” visti i ritardi nel rinvio del pallone: i sanniti difendono a oltranza il punto che sta maturando. Proprio Belec rischia di vanificare tutto a due minuti dal 90′ quando spedisce sui piedi di Taarabt il rinvio dal fondo: l’azione però non porterà a nessun pericolo per la difesa del Benevento.

Ed esattamente al novantesimo, alla comunicazione di cinque minuti di recupero, Belec atterra Lapadula in mezzo all’area: rigore per il Grifone. Se ne incarica Lapadula che insacca dagli undici metri. Esplode il “Ferraris” sotto gli occhi dell’uomo dai gol pesanti.

Il Genoa deve stare però attento perché mancano cinque minuti e il Benevento proprio sulla ripresa del gioco si porta vicinissimo al pareggio con Djimsiti. Il suo sinistro a fil di palo mette i brividi ai tifosi presenti al “Ferraris”.

Triplice fischio al “Ferraris”: il Genoa batte il Benevento 1-0 ma mette i brividi a tutto il popolo genoano sbloccandola soltanto al novantesimo. Partita da Genoa. Tre punti essenziali nella corsa salvezza viste le sconfitte di Cagliari e Crotone e il pareggio della SPAL. Genoa che ne scavalca tre in un colpo solo.

A breve i contributi dagli spogliatoi