Si conclude un girone anche per il VAR, non solo per le squadre. Alcune al 19esimo turno possono dirsi “contente” dell’utilizzo della tecnologia applicata al calcio, altre un po’ meno, come le formazioni capitoline. E alla fine col girone di ritorno, mano a mano che le giornate si assottiglieranno, ecco che le decisioni del Video Assistant Referee diventeranno pesanti. Questo 19esimo turno porta con sé un paio di decisioni che hanno evidenziato chiari errori del direttore di gara.
FIORENTINA-MILAN – In realtà, la gara del “Franchi” vede un episodio dove il VAR non interviene. La decisione di Banti di ammonire soltanto Romagnoli per fallo su Simeone lascia qualche dubbio interpretativo: in molti avevano considerato la dinamica come da ultimo uomo e quindi da espulsione nei confronti del difensore rossonero.
ROMA-SASSUOLO – Se avviene in tempo reale la segnalazione del fuorigioco di Edin Dzeko in occasione del virtuale 2-0 giallorosso, qualche dubbio resta sul richiamo che Orsato riceve dal VAR in occasione del 2-1 firmato Florenzi. Gol subito convalidato, poi annullato per via di un fallo di ostruzione di Under su Missiroli in area di rigore: fallo che avrebbe ostacolato la rincorsa del calciatore neroverde a Florenzi. Decisione al limite con un pesante riflesso sulla classifica della Roma.
INTER-LAZIO – L’ultimo episodio ha ancora di mezzo una formazione romana, in particolare la Lazio di Simone Inzaghi, che a fine gara si dirà privato di almeno 6/7 punti in classifica a causa del VAR. La Lazio può usufruire nella ripresa di un rigore per fallo di mano di Skriniar, col pallone che prima sbatte sulla gamba sinistra del difensore nerazzurro e poi sul braccio. Rocchi concede rigore ma viene richiamato a bordo campo: giusta in questo caso la scelta di annullare il penalty.