Prima di andare ad affrontare l’Udinese al Ferraris, il Genoa passerà questa sera dalla importante tappa dell’Allianz Stadium, che farà da teatro alla sfida contro la Juventus. Se i
NOTIZIARIO
L’Allianz Stadium sta cercando di non fare mancare il proprio appoggio alla squadra nonostante la curva sud risulti chiusa (e il resto dello stadio, a 15′ dall’inizio delle ostilità, è tutt’altro che gremito). Così come non lo stanno facendo mancare neppure i tanti tifosi rossoblu accorsi a Torino, in totale 343. La temperatura sullo stadio è intorno ai 4 gradi, il terreno di gioco appare in ottime condizioni. Nel settore ospiti destinato al tifo rossoblu lo striscione “Ciao Matilde”, “Genoa Club San Fruttuoso”, “Tranvieri rossoblu” oltre a quelli dei “Caruggi”, “Via Armenia 5R” e “Ciao Da”. Le presenze all’Allianz Stadium in questo monday night sono 29.412.
PRIMO TEMPO
Squadre schierate in campo: Genoa che attaccherà sotto lo spicchio dove si trovano i suoi tifosi. Juventus sotto una sud vuota. Sarà Omeonga la mezzala sinistra, con Bertolacci a svolgere il ruolo di vice-Veloso. Rigoni mezzala destra. La Juventus parte subito forte, ma il Genoa contiene.
Al 2′ ci prova in controbalzo Pjanic: pallone in una curva desolata. Sale intanto il grido del pubblico rossoblu. Il Genoa per approfittare delle giuste palle gol deve saper sviluppare senza errori il proprio contropiede, possibilmente tenendo la sfera bassa. La difesa della Juventus sino adesso si è sempre imposta di testa.
Al 4′ seconda conclusione alta da parte della Juventus con Khedira. Al 6′ prima punizione pericolosa del match per un fallo di Spolli su Higuain. Fallo che è sembrato un po’ generoso. Sul pallone ovviamente si piazza Pjanic assistito da Douglas Costa. Parte il centrocampista bosniaco, ma Perin è bravo a parare la conclusione. Juventus vicina al vantaggio.
Al nono minuto brutto fallo da dietro di Benatia su Pandev: Di Bello lo ammonisce solo verbalmente. Già il secondo fallo in pochi minuti del difensore marocchino. Il Genoa sta comunque provando a fare la sua partita: la Juventus sta sbagliando molto in fase di impostazione e da un paio di minuti il Grifone sta manovrando nella metà campo bianconera. Siamo giunti al 12esimo di gioco.
Al 14′ atterrato Rigoni da Higuain: altro fallo che poteva essere sanzionato, tuttavia Di Bello preferisce non estrarre ancora cartellini. Un minuto più tardi passa la Juventus con
Al 29′ primo tentativo del Genoa dopo un’azione manovrata viziata da un presunto fallo di mano (non c’è, Taarabt la colpisce col petto). La conclusione è di Laxalt, col pallone finisce in curva. Trenta secondi dopo fallo di Lichtsteiner su Izzo che dà un pestone al difensore rossoblu: l’arbitro non ammonisce il numero 26 bianconero. Intanto si alzano Galabinov e Lapadula per scaldarsi. Siamo alla mezz’ora del primo tempo.
Al 32′ ennesima conclusione juventina verso la porta di Perin, che la fa sua senza problemi. Il tiro era di Mandzukic. Al 34′ Omeonga butta fuori il pallone vedendo a terra Lichtsteiner, col quale era andato a contrasto pochi istanti prima. Corretto il calciatore rossoblu, applaudito anche dalla tribuna dell’Allianz Stadium. Lichtsteiner si alza poco dopo toccadonsi il volto: probabilmente ha ricevuto una gomitata involontaria da Omeonga.
Quando scocca il 40′ dallo spicchio dei tifosi rossoblu si alza il grido “Forza Ragazzi!”. Il Genoa però fatica a trovare la giusta intesa ed è molto lento nella manovra. La Juventus, dal canto suo, ha sinora sfruttato l’unica vera occasione che il Genoa le ha permesso di sfruttare (con l’uomo in meno a terra) pur avendo attaccato con maggiore convinzione.
Al 42′ secondo corner per la Juventus. Al 44′ secondo giallo ai danni del Genoa, questa volta ai danni di Rosi. Punita molto generosamente una trattenuta in fase di ripartenza bianconera. Concesso un solo minuto di recupero.
SECONDO TEMPO
Nell’intervallo si scaldano sia Lapadula che Galabinov: sembrano destinati ad entrare nei primi minuti di questa ripresa. Infatti Rigoni non rientra neppure in campo e lascia il posto a Galabinov. Ora il Genoa gioca con un 3-4-2-1, con Omeonga e Bertolacci centrali di centrocampo e Taarabt e Pandev alle spalle di Galabinov.
Il Genoa rientra più bellicoso e prova subito a creare problemi alla retroguardia bianconera. Serve ancora più precisione, ma il piglio è quello giusto. Juventus che appare un po’ in affanno in questi primi due giri d’orologio della ripresa. Al 52′ terzo corner per la Juventus, ma il pericolo viene sventato dalla difesa rossoblu.
Al 56′ ci prova Alex Sandro col sinistro dal vertice sinistro dell’area di rigore rossoblu: il pallone sfila abbondantemente a lato. Il Genoa adesso si è nuovamente chiuso e trova minori spazi per ripartire. Il tentativo di scardinare la manovra bianconera è affidato al pressing.
Siamo al 60′ di gioco e il Genoa guadagna il suo primo calcio dalla bandierina. La battuta viene intercettata dalla difesa bianconera che riparte e cerca di colpire in ripartenza: Pjanic opta per la soluzione di sinistro a giro. Pallone nuovamente sul fondo.
Al 63′ la maggiore occasione bianconera dopo la rete del vantaggio: Lichtsteiner ribadisce in mezzo all’area e il pallone sembra essere destinato a Higuain, ma Izzo e Spolli salvano quasi sulla riga.
Al 65′, proprio dopo aver propiziato l’ammonizione di Alex Sandro, Taarabt abbandona il campo e lo lascia a Lazovic, che diventa mezzala sinistra di centrocampo. Si passa a una sorta di 4-4-2 con Laxalt più basso a sinistra e Lazovic più avanzato. Ballardini prova a infastidire la Juventus cambiando ancora assetto tattico. Allegri risponde al 69′ mettendo dentro Sturaro per Khedira. Al 71′ giallo anche per Pandev per una gamba tesa su Mandzukic.
Passati 75′ minuti di gioco. Lapadula pronto ad entrare come ultime cambio rossoblu: rileverà Pandev. Allegri risponde con Asamoah, che rileva a sua volta Alex Sandro.
All’80esimo buona punizione guadagnata dal Genoa dalla zona di destra, a una decina di metri dal vertice dell’area di rigore. L’area è affollata, Lazovic sul punto di battuta. La punizione impaurisce la difesa bianconera, che sugli sviluppi dell’azione concede il secondo angolo al Genoa, liberando poi l’area. La lunga azione offensiva rossoblu viene neutralizzata definitivamente all’inizio dell’82esimo da un’uscita in presa di Sczeszny.
All’82 fuori Lichtsteiner, dentro Barzagli per coprirsi ancora. Nel frattempo in campo Higuain guadagna angolo, ma aveva toccato prima col braccio destro portandosi avanti il pallone. All’83esimo ammonito Perin per proteste e per essersi lamentato dopo una battuta rapida dal fondo. L’arbitro non aveva fischiato. Un minuto più tardi ammonito anche Galabinov. Ogni fallo del Genoa è puntualmente un cartellino giallo.
La formazione di mister Ballardini ci prova sino all’ultimo: all’88esimo può giovare di un punizione da scodellare in mezzo all’area. Rossettini farà sponda di testa per Rosi, il quale conclude a rete facendo finire il pallone bel alto sopra la traversa.
Saranno 3′ i minuti di recupero. Il Genoa ha il tempo di guadagnare l’ultimo angolo: anche Perin in area di rigore. La battuta è insidiosa e viene intercettata da Galabinov: pallone solamente sul fondo. Giocatori della Juventus direttamente negli spogliatoi: la prestazione bianconera non è stata all’altezza di quelle cui ha abituato. Tanto è bastato per battere un Genoa che nel primo tempo ha combattuto poco, mentre nella seconda frazione ha cercato di trovare la via del pareggio. I tifosi rossoblu applaudono comunque i calciatori del Genoa. Da rivedere l’arbitraggio di Di Bello, non tanto per episodi ma per gestione dei cartellini. Nessun diffidato rossoblu finito nella lista dei “cattivi”: tutti disponibili contro l’Udinese.
A breve i contributi dagli spogliatoi