Elio Signorelli è diventato genoano crescendo nelle giovanili del club rossoblu fin dall’infanzia e vivendo, di anno in anno, tra il 1987 e il 1995, gli avvicendamenti in panchina e quelli nello spogliatoio. Gli abbiamo chiesto che cosa sia per lui il Genoa e che futuro veda per il Grifone, non senza un rapido accenno al calciomercato e a quella Serie B che da ormai tantissimi anni segue da vicinissimo.
Quella di ELIO SIGNORELLI col Genoa è una storia che parte dall’età di sei anni, dalle giovanili, e che si protrae sino alla stagione 1987/88 quando arriva il suo esordio in Serie B con la maglia rossoblu. Il Grifone arriverà al 14esimo posto e 14 saranno anche le presenze di Signorelli in quel campionato cadetto. Le due stagioni successive il centrocampista nato a Napoli giocherà fra Prato e Barletta prima di fare ritorno in Liguria esordendo anche in Serie A.
Eccezion fatta per una stagione alla Casertana, dal 1990 al 1995 continuerà a giocare nel Genoa. In totale sono state 20 le sue presenze col Vecchio Balordo. Dopo l’ultima stagione tra le fila dell’Alessandria e il ritiro nel 2002, lavora per quindici anni nel Livorno del presidente Spinelli prima da team manager, poi da direttore sportivo. Nel 2016 è entrato anche nell’organigramma del Mantova.
“Ho vestito la maglia rossoblu da quando avevo sei anno, perciò per me il Genoa è sicuramente la vita” (Elio Signorelli)