Massimo Oddo è intervenuto in conferenza stampa al termine della sfida contro il Genoa allo stadio Luigi Ferraris. Queste le parole del tecnico bianconero:
“Abbiamo fatto un bruttissimo primo tempo dove sicuramente il Genoa ha fatto molto più di noi, poi molto meglio noi. Magari non dal punto di vista del gioco, sapevamo già alla vigilia che sarebbe stata una partita molto tattica e con pochi tiri in porta. Il Genoa avrebbe potuto tranquillamente pareggiare ma siamo stati cinici più che mai. Sono contento, il secondo tempo così brutto è stato cancellato da una ripresa giocata come si deve, con voglia di vincere: sono contento di questo”.
“Capitano partite in cui non riesci a giocare e segnare, ma devi saper soffrire e lottare, cosa che non abbiamo saputo fare nel primo tempo. Nella ripresa invece ho visto voglia e cuore, lottare con il coltello fra i denti. Ho visto una squadra nel primo tempo che giocava quasi con paura, gli ho detto di aver pazienza, trovare giocate sicure. Abbiamo sbagliato per paura, li ho “minacciati” e mentalmente si sono sciolti. Mi sono arrabbiato molto perché non accetto la paura nell’andare in campo, soprattutto nelle condizioni in cui siamo. Se avessi pochi punti di vantaggio sulla salvezza ci starebbe, oggi invece dobbiamo e possiamo giocare con più spensieratezza. Migliorare in gestione della palla, serenità nel giocare a calcio, questi sono i due punti che ho toccato in settimana”.
“Pensiamo ai 40 punti, che è il nostro obiettivo, lottiamo con squadre più blasonate e con più struttura, qualità e quantità, più tutto rispetto a noi. I miei ragazzi potranno dimostrare di essere campioni, per ora devono superare qualche step mentale con l’Udinese, prima di allora non saremo mai pronti per puntare all’Europa. Se poi qualche squadra fra le grandi sbaglierà, topperà nel girone di ritorno noi dovremo esser bravi ad esserci”.
Sull’espulsione di Samir: “L’ho rivista, mi fido ciecamente del VAR e se ha deciso di cacciarlo ha ragione. Il fallo l’ho rivisto e c’era, giusta l’espulsione”.
Su Pellegri, che Oddo conosce bene vista l’esperienza nel settore giovanile rossoblù: “Ringrazierò sempre il Genoa, in primis Michele Sbravati che mi ha dato l’opportunità di scoprire un mondo nuovo. Non so, non mi va di espormi in merito perché sono questioni societarie e sono tanti i fattori che fanno si che un ragazzo vada via, all’estero o altrove. Ho un bel ricordo di Pietro, perché un paio di allenamenti con lui li ho fatti”
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