È Carnevale, ogni VAR vale. È carnevale in Figc e in Lega, non vale nulla, solo caos. Sibilia, Gravina, Tommasi i tre candidati alla Presidenza della FIGC ieri hanno scritto un’altra pagina buia e brutta del calcio dopo l’uscita dal mondiale russo.
Non hanno trovato una soluzione dall’uscita di Tavecchio continuando ad agitare problematiche estranee alla realtà del calcio italiano con una sola prerogativa: la poltrona.
Malagò, presidente del Coni, ha dichiarato: “rinviate le elezioni, lo vuole l’Italia”. Nessuno è stato in grado di prendere la maggioranza e allora serve un commissario pronto a fare le riforme e non fare tappezzeria tra FIGC e Lega: lo vogliono gli italiani per cambiare finalmente qualcosa!
È Carnevale, sta per finire il calciomercato mercato di riparazione, quello delle grandi cessioni per sopravvivere. È Carnevale, il calcio italiano anticipa le Ceneri che in calendario sono il 14 febbraio il giorno di San Valentino, il giorno degli innamorati, ma non del calcio. In questo disordine, in questa confusione, in questo trambusto si è anche giocata la 22ma giornata di campionato.
Campionato nuovamente diviso in tre tronconi, o meglio in quattro. Lo scudetto se lo giocheranno Napoli e Juventus; gli altri due posti Champions Lazio, Inter e Roma; l’Europa League vede in corsa Sampdoria, Milan e Atalanta. Nel mezzo si barcamenano con un risultato positivo e uno negativo Udinese, Torino, Fiorentina, Bologna per le quali il campionato 2017/2018 è già in archivio. In fondo la lotta sarà dura tra Chievo, Sassuolo, Genoa, Cagliari, Crotone ,Spal e Verona. Il Benevento anche con i miracoli farà fatica.
Se in testa si sono venduti i migliori o quasi per fare cassa, in fondo gli ingaggi del mercato di riparazione producono risultati con una semplice formula: ingaggiando quello che serve senza scommettere.
Partiamo da sabato con Sassuolo Atalanta. La Dea cambia musica, fa il turnover ma è il direttore di Orchestra che fa la differenza. La Sassolata di Gasperini nel campo dell’Europa League ha riportato gli emiliani al passato. Iachini non gira i moduli e non sa che pesci prendere: 2 punti in 4 gare preoccupano Padron Squinzi.
Chievo Juventus: la Juve gioca male come contro il Genoa e vince. Probabilmente i giocatori juventini non si rendono conto del deretano del momento e della loro forza se si permettono di zittire il pubblico dopo un gol in 11 contro 9. Khedira rifletti. Maran, chi è causa dei suoi guai pianga se stesso. Cacciatore il nuovo Nilton Santos, compagno di Pelè negli anni 60: mima le manette alla Mourinho e viene espulso. Maran, incatenalo dentro lo spogliatoio fino alla fine della squalifica.
Spal Inter: Spalletti e compagnia non sanno tenere neanche il vantaggio arrivato su autogol. Non sanno più vincere e permettono alla Spal di pareggiare al 90’ giustamente dopo aver comandato dall’autorete .
Crotone Cagliari: il VAR punisce i calabresi all’ultimo minuto annullando un gol non fasullo, li premia con un rigore fasullo. Zenga ha fatto fatica contro un Cagliari in 10. Show degli arbitri Tagliavento in campo e Damato al VAR, i più vecchi a disposizione della CAN. Errori troppo grossolani: ribellione alla video assistant referee?
Napoli Bologna: non ha pianto Sarri giocando un giorno dopo la Juventus, stimolo o stress giocare dopo. Vince ringraziando il VAR orbo nel giudicare il fallo di mano da occhio nudo di Koulibaly. Il Napoli vince per autorete anche perché Mazzoleni, scazzato anche lui dal VAR, concede un rigore dubbio alla vecchia maniera senza consultare la tecnologia. Verdi subito fuori per incidente dopo il no al Ciuccio: i cornetti rossi funzionano ancora sotto il Vesuvio.
Torino Benevento: festeggia Mazzarri la vittoria con i sanniti. Un secco 3 a 0 propiziato dalla “strega” Belec, portiere campano scoperto dal VAR giocare a wrestling ai limiti dell’area.
Milan Lazio: si festeggia Gattuso, terza vittoria consecutiva . È un altro Milan, è un altro Calhanoglu, ma il VAR è stato assente per un gol alla Maradona di Cutrone. Il ringhio di Gattuso è la cosa più vera di questo campionato, gioca all’italiana e vince. Inzaghi se la prende con la sfortuna per la traversa colpita da Luis Alberto e con il giovane Cutrone che gli giura di averla presa di spalla: bugiardo.
Fiorentina Verona. Gigliati fatti viola anche dal Verona a domicilio. Pioli sempre più in crisi prossimamente anche lui in discussione. Quattro gol dell’Hellas una sorpresa, merito del calciomercato di riparazione? Alla prossima domenica in casa dell’Atalanta la risposta. Fiorentina fortemente contestata, l’undicesimo posto in classifica è una ribollita senza sale.
Roma Sampdoria. Sbaglia un rigore Florenzi, perché lo ha tirato lui? Lupa che viene punita da Zapata. Grandi protagonisti Allison e Viviano, i due portieri. Bella gara, se te la giochi la squadra di Giampaolo in questo momento non è seconda a nessuno: 4 punti in due gare di campionato contro la Lupa giocate in quattro giorni non sono causali. Samp vince a Roma anche senza Quagliarella.
Genoa Udinese. I friulani tirano in porta una sola volta e fanno gol. Una volta tale risultato era chiamato cinico, adesso per Oddo e compagnia è colpo che sa di Europa. In base ai risultati del new tecnico potrebbe essere vero: venti punti in 10 partite, ma non in base al gioco.
Il Grifone rivede la zona rossa a quattro punti e la Spal terz’ultima in classifica. Ci penserà il calciomercato mercato a far diventare tutto rosa? Si, se verrà ingaggiato quello che serve.
Altra giornata da oppressione per il VAR di Nicchi, Rosetti e Rizzoli. Giunge vaghezza nel capire come avrebbe utilizzato la tecnologia l’architetto di Mirandola con il fischietto in bocca.
A questo punto dopo 22 giornate sarà arrivato il momento di chiedersi cosa serve il Var in campo. Il grande problema che il VAR è un arbitro addetto a vivisezionare le immagini? Ragiona da arbitro anche dietro la TV da quando Rosetti in una conferenza ha rilanciato il protagonismo dei direttori di gara sul terreno di gioco rivalutando il libero arbitrio nelle situazioni di difficile ed anche facile interpretazione. Allora la macchina non sa decidere da sola?
Sull’argomento deciderà l’IFAB il prossimo marzo e se boccerà tutto sarà l’ennesima brutta figura del calcio italiano, cavia dell’esperimento per un solo interesse: gli euro.
Tranquilli non è successo nulla, senza Presidenti di FIGC e Lega, senza allenatore della Nazionale da tempi, tutto continuerà senza Var oggi con Juventus Atalanta e domani il replay di Lazio Milan in Coppa Italia.