A margine della presentazione di un inedito Genoa Channel che, ricordiamo, sarà attivo a partire dal giorno 16 Febbraio, non ha parlato soltanto Davide Biraschi. Anche Mattia Perin si è concesso ai microfoni di televisioni e alle numerose domande dei giornalisti presenti. Queste le dichiarazioni del portiere: “Giusto che il Genoa diventi più grande, i tifosi sono il motore ed è corretto che le società si adeguino per far si che ognuno di loro sia più vicino alla squadra del cuore”.
Sulla vittoria contro la Lazio: “Mi aspettavo che prima o poi la squadra sarebbe riuscita a venir fuori, perché abbiamo le qualità. Certo, quando lotti nei bassifondi della classifica faticano a venir fuori, ma ormai ci siamo abituati a questo tipo di pressione, al sapere di dover fare più punti. Questo ci porta quella cattiveria e voglia di vincere che va mantenuta. Anche è possibile che si resti nella zona calda fino al termine della stagione. Sarà molto importante vincere scontri diretti fuori casa, ma vincere all’Olimpico contro una squadra che ha dimostrato di esser grande ci dà molta fiducia”.
Sulla difesa: “Penso che i numeri dicano questo, subiamo pochi gol ma il merito va suddiviso anche con gli attaccanti, con i centrocampisti che si dannano nella fase di non possesso. Abbiamo capito che questo è un punto di forza e dobbiamo svilupparlo, sfruttarlo a nostro favore. Quando sei compatto dietro dai fiducia a tutta la squadra”.
“Mi sto allenando per il Genoa, mi alleno per aiutarlo a raggiungere la salvezza il prima possibile. Sto molto bene ed ormai è passato più di un anno dal secondo infortunio, penso di non essere ancora al 100% della condizione ma gioco con regolarità ed è una questione importante. La continuità è la cosa più importante: dar continuità ad allenamenti e partite mi aiuta a crescere”.
Sulla Nazionale: “Non so cosa farà Gigi, deciderà lui cosa sia meglio per lui. La nazionale per me è un obiettivo, ma come per tanti altri: Donnarumma ha un futuro luminoso e l’ha dimostrato, ci sono poi tanti portieri che possono dire la propria partendo da Sirigu, Sportello, Cragno, Meret e altri ancora in Serie B. Ci sarà tanta competizione per il ruolo, competizione che aiuta a crescere. Diventare il titolare della Nazionale? Beh, se non avessi questo sogno non giocherei a calcio”.
Sul taglio di capelli: “Sto bene così, magari ora che nasce mia figlia Vittoria…magari potrei pensare di darmi un taglio nuovo, ma me li sono già accorciati tanto. Mi aiutano a parare!”