Pregi e difetti di questo Chievo?
Il Chievo sta vivendo uno dei periodi più lunghi e difficili della gestione Maran, dove è rimasto sorpreso anche dai risultati, venuti a mancare. In passato il Chievo partite come quelle con Crotone, Benevento o Bologna in casa non le avrebbe mai sbagliate. Adesso deve recuperare il tempo perduto.
Venendo ai pregi, sicuramente il Chievo è una squadra che si conosce: ha esperienza, ha la giusta maturità per uscire dalle difficoltà e non è appagata. I difetti – che poi non sono difetti – sono stati gli infortuni pesantissimi che hanno minato equilibri e certezze di questa
Non in ultimo mi riferisco anche ad Inglese, che si è fermato dopo la gara col Benevento e che si è rivisto in campo contro l’Atalanta. In questo momento è il principale terminale offensivo del Chievo, il giocatore che ti dà quel qualcosa in più e che è mancato proprio nel momento del bisogno.
Dov’è finita la capacità di Maran di far giocare male i propri avversari?
Questo aspetto è tattico, pur essendo la tattica consolidata, ma è soprattutto legato all’intensità. Per far giocare male un avversario devi stargli addosso, avere una lettura difensiva sempre perfetta e intasare la mediana. Nel momento in cui il Chievo perde questa intensità dato che perde giocatori chiave che fanno e danno intensità; nel momento in cui non si trova nella condizione di allenarsi bene perché questa intensità viene a mancare durante la settimana; nel momento in cui all’intensità fai mancare anche la qualità necessaria, ecco che va in difficoltà.
La linea difensiva ha dovuto fare a meno anche di Dainelli, che un giocatore che, nonostante la carta d’identità per così dire “ingiallita”, fa sentire la sua assenza. Se si sommano l’impossibilità di avere un allenamento costante e continuo alla mancanza di uomini chiave, il Chievo va in difficoltà. Ha preso, per esempio, delle imbarcate cui non aveva abituato: le cinque reti subite con l’Inter o la sconfitta con la Lazio all’Olimpico. Una somma di difficoltà che sono aumentate e hanno messo nudo il Chievo di fronte alle proprie responsabilità. Si è creata questa emergenza nell’emergenza che non ha permesso a Maran di avere quasi mai il Chievo migliore.
Dirò di più: nelle gare di Crotone e Benevento è mancato l’approccio mentale giusto. Probabilmente la buonissima partenza iniziale in campionato ha creato un inconsapevole
Il calciomercato può aver colmato qualche lacuna del Chievo?
Il calciomercato fatto dal Chievo è il mercato che il Chievo voleva. Un po’ perché a dicembre e gennaio non ci sono mai state rivoluzioni reali, anche se in passato abbiamo assistito all’arrivo di 5/6 giocatori. Il Chievo non necessitava di tanti innesti, bensì di ritrovare i giocatori infortunati: sono loro gli acquisti al termine del loro percorso riabilitativo.
Giaccherini è già partito titolare con l’Atalanta e Maran può considerato come giocatore arruolabile dall’inizio. Vero che – si è visto chiaramente – avendo giocato poco col Napoli non ha nelle gambe il ritmo partita. Viene difficile dire ora se giocherà dal primo minuto o meno: potrebbe anche essere una soluzione a partita in corso. E tra l’altro potrebbe cambiare anche il modulo rispetto alle gare contro Atalanta e Juventus.
Il Genoa non segna al Chievo, in trasferta, da oltre 180 minuti. Il Chievo invece non vince da nove turni. A che gara andiamo incontro e che Genoa ci si attende?
Parto dal fondo: ci si aspetta un Genoa in grande salute. Una squadra non va a vincere per caso all’Olimpico contro la Lazio. Quindi ci sarà grande rispetto. Il Chievo dal canto suo dovrà essere una squadra “coraggiosa e senza ansie”, per citare Maran. Perché solo attraverso la prestazione può arrivare il risultato. Sembrano discorsi per certi versi banali, ma sono certi, reali e sicuri. Il Chievo non ha mai perso la strada maestra: piuttosto è rimasto un po’ sorpreso da un perdurare negativo che si protrae da nove turni.
In settimana la società, nella figura del presidente Campedelli e dell’allenatore Maran, ha
Concludendo, quali saranno le mosse di Maran in vista del Genoa? Castro sarà rischiato dal primo minuto?
Al momento, dalle indicazioni del campo, l’impressione è che Castro non verrà rischiato dal primo minuto ma utilizzato a gara in corso. Per quanto riguarda le mosse non dovrà più essere un Chievo contenitivo, ma propositivo. Ci sarà quindi il passaggio dal 5-3-2 al 4-3-1-2. Abbozzando una formazione, direi Sorrentino in porta; De Paoli, Bari, Gamberini e Jarosinski in difesa; Bastien (rientra dalla squalifica), Radovanovic ed Hetemaj a centrocampo. Infine Birsa a supporto delle due punte Meggiorini e Inglese col beneficio di inventare.
DI SEGUITO L’AUDIO DELL’INTERVISTA A SIMONE ANTOLINI DE “L’ARENA”
Chievo-Genoa, di Pinilla l’ultimo gol rossoblu nel “Bentegodi” clivense. Maran non vince più