Si è appena concluso il primo tempo di Chievo-Genoa, caratterizzato anche dall’ingresso in campo di Gianluca Lapadula al posto del bulgaro Galabinov, che ha accusato un problema fisico a pochi minuti dal duplice fischio di Gavillucci.
Andrea Schiappapietra (Il Secolo XIX) – “Sinceramente ho visto un Chievo in grande difficoltà, Giaccherini è di un livello superiore a quello attuale nel Chievo ma resta è una squadra che sta facendo molta fatica e lo si vede dall’ambiente. Penso sia la prima volta in 10 anni che vediamo uno striscione di contestazione. Detto questo il Genoa ha tenuto il campo in maniera quasi perfetta, con Spolli impiegato nuovamente. Mi è piaciuto anche Hiljemark”.
Giovanni Mari (Il Secolo XIX) – “Nel secondo tempo il Genoa deve mettersi in velocità, ora con Lapadula e sfruttando l’intesa fra Hiljemark e Laxalt dovrà arrivare in porta con più facilità.”
Lorenzo Fabiano (Corriere della Sera Verona) – “Chievo da camomilla, una partita da camomilla in cui non abbiamo visto praticamente niente. In definitiva hanno fatto ben poco entrambe, si è vista una partita bloccata in cui non si è visto nulla. Il Chievo è una squadra che gioca con la paura addosso”.
Francesco Arioli (L’Arena) – “Partita molto bloccata per merito o per colpa del Chievo. Grazie anche all’atteggiamento molto accorto del Genoa, che può far male dalle parti di Sorrentino. Il Chievo visto il lungo digiuno è costretto a vincere”.