Al Genoa Museum&Store è stato il giorno di Jawad El Yamiq, difensore marocchino fresco vincitore del Campionato delle Nazioni Africane, intervenuto in una lunga conferenza stampa di fronte ai giornalisti ed alla presenza di Mohamed Khalil (Console) e Hassan Abouyoub (Ambasciatore del Nord Ovest Italia). Queste le dichiarazioni del nuovo giocatore al servizio di Davide Ballardini.
Sui social è scattato l’hashtag #NoElYamiqNoLike: ti senti un ambasciatore marocchino in Italia?
“Sono molto amato dai tifosi del Raja Casablanca, ho dato tanto a loro in un anno e mezzo. Questo ha fatto si che restassi molto legato ai tifosi. Non mi aspettavo di venire qui, ma è arrivata un’offerta irrifiutabile e sono felice di poter dare il massimo per questi nuovi colori”.
Che difensore sei? Hai già giocato in una difesa a 3 o sarà la prima volta?
“Nella mia prima squadra ho sempre giocato a 3. Al Raja qualche volta abbiamo usato il 3-5-2, ma sono pronto a coprire qualunque ruolo: se serve gioco anche in porta. Mi ritengo rapido, bravo di testa e nei duelli con gli avversari: nessuno è un calciatore perfetto, ci sarà da lavorare. Sono molto propenso a giocare con i piedi e continuerò a farlo anche qui in Italia, secondo le richieste del mister. Seguo il campionato italiano da quando sono piccolo. Io un difensore goleador? Certamente”.
“Mi sono trovato benissimo in questi giorni, non mi hanno fatto mancare nulla e sono stati tutti molto gentili con me. Molto bella l’accoglienza ricevuta da compagni e tifosi. Sono orgoglioso di aver scelto una squadra storica con un passato così glorioso come il Genoa: speriamo possa esserlo anche il nostro futuro. Ho parlato anche con Taarabt, Benatia per me è come un fratello e mi ha incoraggiato fin da subito a scegliere questa opportunità. Mi invita a lavorare sempre di più per dimostrare di poter star bene e far bene qui in serie A, campionato diverso da quello marocchino. Mi ispiro a lui da quando sono piccolino e spero di poter fare la sua stessa carriera”.
“Una grande fortuna è stato il fatto che mia sorella abiti qui da 11 anni (in foto, ndr), un incrocio di calciomercato, per cui ho già incontrato diversi connazionali qui a Genova ma resto concentrato a far bene sul campo. Nazionale? Ora devo restare focalizzato sul Genoa, poi sarà una decisione del commissario tecnico se convocarmi o meno”.
“So del derby, come detto ho una sorella che abita qui e quindi ho seguito sempre il campionato italiano in televisione. Le chiesi anche di portarmi una maglia rossoblù, ma non l’ho mai ricevuta. In ogni caso ho sempre tifato per il Genoa e sono abituiato al clima che si respira nei derby, visto che ne ho giocato molti con la maglia del Raja Casablanca”.
Ad aprire la conferenza stampa è stato un breve discorso del direttore generale Giorgio Perinetti:
“Diamo un benvenuto ai due ospiti presenti quest’oggi oltre ad Jawad, un giocatore che abbiamo scelto con grande attenzione. Ha una grande opportunità, spero che possa far bene al Genoa e dovrà adattarsi al nostro calcio pur avendo grandi qualità tecniche. Dovrà assuefarsi al nostro calcio e alla nostra fase difensiva, con molta voglia di Genoa e di rappresentare il Marocco nei prossimi campionati Mondiali. Siamo convinti che abbia le qualità per far bene al Genoa ed è stato scelto per questo da me, da Donatelli, dal presidente. Tutte le notizie che abbiamo potuto avere su di lui sono state importanti, comprese le referenze ricevute da suoi connazionali quali Benatia e Lazaar, giocatore con cui ha lavorato anche Ballardini. Nelle valutazioni tecniche si passa a vedere anche gli aspetti generali: questo aspetto della sorella, e quello di una comunità marocchina così ampia, sono state una referenza importante per relazionarci col calciatore. I primi commenti dai compagni del reparto difensivo sono lusinghieri: ci auguriamo che il suo inserimento sia il più rapido possibile”.