“In Lega c’è da sempre una spaccatura fra due gruppi quasi equivalenti di presidenti che si combattono la divisione dei proventi pubblicitari. La Lega, salvo che non si capisce come faccia a trascinarsi il problema da così tanto tempo, non mi pare comunque il reale problema. Il problema è la Federazione: e siamo in questa situazione perché contro a Svezia abbiamo preso un palo anziché segnare. Le criticità sono i settori giovanili: non vorrei essere nei panni del nuovo commissario tecnico“.
Questo e molto altro nell’intervista che la nostra redazione ha avuto il piacere di intavolare con Leonardo Grosso, ex portiere del Genoa fra 1964 e 1970 (143 presenze) e oggi avvocato. Prima consigliere e membro attivo dell’AIC, dal 2010 all’ottobre 2013 è stato presidente della Federazione Internazionale dei Calciatori Professionisti. Oggi cura il TFR dei calciatori.
Nel corso dell’intervista, sul finale, non è mancato anche un commento sull’attuale momento del Genoa. “Devo dire che si è veramente razionalizzato molto. Faccio un discorso da portiere: prima non prenderle non è mica male. Perché se ti sbatti, ti sbatti, ti sbatti e poi prendi gol diventa un problema. Sono veramente compiaciuto di come sta giocando adesso. Per esempio, la partita con la Lazio per me è stata fantastica. Il primo tempo il Genoa ha bloccato i biancocelesti, nel secondo tempo la Lazio pensava che questi morissero: ma invece sono andati lì due o tre volte e hanno fatto male. Una partita così, all’Olimpico, è la gara perfetta. Se nel Genoa è cambiato qualcosa come organizzazione? Una buona organizzazione è alla base di qualunque cosa. Puoi avere anche una buona squadra, ma se non hai una struttura”.