Al “Gambino” di Arenzano andava in scena questo pomeriggio una sfida dalle tante sfaccettature: 31 punti per il Milan, 29 per il Genoa. Altare ritrovava i rossoneri nel giorno in cui Sabatini provava per la prima volta Candela sul campo di casa. I grifoncini in cerca di
LA FORMAZIONE DEL GENOA – Rollandi Candela, Oprut, Altare, Seno, Sibilia, Karic, Bruzzo, Salcedo, Zanimacchia, Micovschi.
Sotto una pioggia piuttosto fastidiosa, il primo tempo del Genoa basta e avanza per piegare le gambe di un Milan propositivo ma poco preciso. I primi acuti sono proprio rossoneri, tutti di poco a lato della porta difesa da Rollandi, ma la filiera rossoblù rimane ricca di trame ben collaudate per tutti i 45’. Apre in area Zanimacchia, il raddoppio è firmato invece da Salcedo, che torna finalmente a segnare e dedica la rete al padre Tony, presente in tribuna come ogni settimana. Se le grate dividono papà e figlio, sul campo piovono abbracci e ripartenze che per poco non finiscono in rete. Clima di festa immediatamente placato da un palo: trema la porta rossoblù, ma dopo 45’ il risultato dice 2-0 per i ragazzi di Sabatini.
Nella ripresa il Genoa spreca un paio di occasioni nitide in avvio, il Milan rileva Forte per Frank Cedric Tsadjout e sfiora la rete con il numero 10 Dias. Durano una ventina di minuti i tentativi di rinascita rossoneri, prima che sempre Zanimacchia e Salcedo confezionino un 4-0 di spessore incommensurabile. Entrano anche Piccardo, Odasso e Romairone, non cambia il leitmotif di una partita chiusa definitivamente a chiave, rimasta tale anche dopo il tardivo 4-1 siglato proprio da Tsadjout. Il Genoa riesce ad arginare con grinta gli ultimi agguati rossoneri con alcuni ottimi interventi dell’estremo difensore Rollandi e sale ancora in classifica, tenendo il passo della Juventus che nel derby contro il Torino ha strappato una vittoria di misura in pieno recupero con Jakupovic. “Re Carlo tornava dalla guerra”, mister Sabatini torna invece a casa con la 4° vittoria consecutiva. Da sottolineare, al netto di una prestazione collettiva di spessore, la grande gara di Claudiu Micovschi e le parate di Rollandi, sempre sicuro quando è stato chiamato in causa dagli attaccanti del Milan. Del resto, come ribadito da mister Sabatini a fine gara, “il successo è di tutta la squadra”.
[foogallery id=”34026″]