Mancano ormai meno di 48 ore alla gara contro il Bologna e il Genoa, che domani verrà descritto in conferenza stampa da mister Ballardini (ore 10), ha oggi affrontato un’unica seduta mattutina cominciata però in sala video. Dopo aver rivisto gli scorsi giorni la propria gara contro l’Inter, i rossoblu hanno visionato più da vicino l’avversario, quel Bologna che soltanto in cinque occasioni nella sua storia ha permesso al Genoa di vincere al Dall’Ara. Domani osserveranno le palle inattive.
Il Grifone, dal canto suo, ha vinto l’anno scorso in casa felsinea e concorre alla ricerca del suo 400esimo risultato utile in trasferta della propria storia. Per questo anche i lavori al “Signorini” si sono concentrati dapprima su una parte tattica, successivamente su palle inattive e su una partita undici contro undici. Anche i social documentano questa partitella, con una squadra, quella “pettorinata”, che dovrebbe aver schierato la difesa vista contro l’Inter e l’altra, senza pettorina, che dovrebbe invece aver lavorato con l’attacco schierato contro i nerazzurri. Centrocampo rimescolato rispetto all’ultima gara di campionato.
Continuano i lavori a parte per Taarabt e Izzo (in palestra ad Arenzano, ndr). Nuovi aggiornamenti invece sul fronte Rossi e Veloso, per i quali l’approccio col manto erboso era ricominciato da diverso tempo ma solo a livello di corsa e riscaldamento leggero col pallone. Come si apprende dal sito ufficiale, il loro rientro in gruppo è previsto per martedì prossimo. Per Biraschi invece, escluse con gli esami complicanze di natura muscolare, si attenderà l’allenamento di domani mattina prima di scegliere se convocarlo oppure lasciarlo a riposo.
Da segnalare la foto di gruppo e l’accoglienza che il Genoa ha offerto alla Nazionale Italiana Amputati, che ieri a Multedo, oggi a Pegli, ha avuto modo di entrare nel vivo del mondo rossoblu durante il suo ritiro in territorio ligure. Sul fronte Bologna, ancora differenziato per Simone Verdi.
Bologna-Genoa, il Grifone alla ricerca della 400° gara a punti in trasferta nella sua storia