Il maltempo non fermerà le centinaia di tifosi rossoblu, quelli dal cuore genoano, che seguiranno il Genoa al “Dall’Ara”. Un impianto che sino a qualche ora fa aveva il terreno di gioco completamente ricoperto dai teloni per evitare al campo di appesantirsi: del resto sino alla notte scorsa sul comune di Bologna vigeva allerta meteo rossa. In campo scenderanno 22 giocatori ma anche diverse tematiche: quelle genoane parlano dell’ipotesi di centrare la 400esima gara a punti della sua storia in trasferta (nei campionati a girone unico dalla stagione 1929/30 in poi, ndr) e di ritrovare dopo tanti anni di assenza, quasi dieci, una striscia positiva di quattro vittorie di fila.
NOTIZIARIO
Il meteo offre tutt’altro che una situazione critica. Intanto la temperatura si aggira ben al di sopra dello zero, per la precisione intorno ai 6 gradi. Il terreno di gioco, su cui è stata tagliata l’erba questa mattina, appare in discrete condizioni. Sono 16383 i tifosi presenti, di cui cinquecento genoani. Saranno le prime
PRIMO TEMPO
Quando mancano poco più di venti minuti alla gara, suscita curiosità sapere come si disporrà il Bologna: giocherà infatti Nagy, che dovrebbe andare a disporsi mezzala sinistra.
A destra dovrebbe giocare invece Di Francesco, con Poli e Pulgar a completare i tre di centrocampo e Masina esterno sinistro. Dzemaili dovrebbe andare a schierarsi alle spalle di Destro, unica punta. Per il Genoa invece Bessa giocherà da mezzala destra: ha vinto il ballottaggio con Rigoni. La partita sarà diretta dal fischietto sardo Giua, della sezione di Olbia. Le squadre stanno per fare il loro ingresso in campo per aprire questo 26esimo turno di campionato.
Le squadre hanno fatto il loro ingresso sul terreno di gioco: il Genoa attaccherà da sinistra verso destra, sotto la curva dei tifosi bolognesi. Partita la gara, col Bologna che conferma quello che sembra essere un 3-5-1-1 in fase di possesso, con Dzemaili dietro la punta e Masina e Di Francesco che si abbassano sulla linea di difesa quando in fase di non possesso. Romagnoli centrale, Gonzales centrale di destra e Helander sulla sinistra. Genoa con Bessa mezzala destra e soliti principi di gioco.
Al secondo minuto resta a terra Rosi, ma si rialza senza problemi. Cinque minuti attenti da parte delle due squadre che, quasi speculari nel modulo, stanno cercando la via migliore per creare problemi all’avversaria. Il Genoa ci prova maggiormente sull’asse di destra in questa prima parte di gara trovando una buona difesa felsinea.
Passati dieci minuti di gara con tanta manovra, ma poche idee ed occasioni. Partita bloccata, come ci si poteva attendere. Molto tranquilli in panchina anche i due tecnici, loro stessi in una fase di lettura del gioco. All’undicesimo primo angolo per i padroni di casa dalla sinistra. Il pallone sfila lungo tutta l’area e si spegne sul fondo.
Partita molto spezzettata anche dai fischi del direttore di gara, all’esordio in Serie A. Il Genoa cerca di manovrare, spesso cercando in Bessa un altro riferimento per la manovra dal basso, ma il Bologna si difende con attenzioni e senza troppe apprensioni. Adesso, passato il quarto d’ora, la formazione di Ballardini sta cercando di prendere il controllo della gara. La prima conclusione, di testa, versa la porta di Mirante arriva al 19′ con Galabinov; girata imprecisa, ma è un segnale.
Al 21′ primo angolo per il Genoa nato da un malinteso fra Mirante ed Helander. Si batterà dalla destra con Bessa: colpisce di testa Rossettini. Pallone comodamente fra i guantoni del portiere avversario. Al 24′ risponde il Bologna con una conclusione dai 20 metri di Dzemaili: pallone abbondantemente altro sulla traversa.
Al 27′ entrata vigorosa di Di Francesco su Laxalt: l’arbitro Giua estrae il primo cartellino della gara. Alla mezz’ora qualche apprensione per la difesa del Genoa su punizione scodellata in area da Pulgar: alla fine il disimpegno innescherà un contropiede orchestrato male da Galabinov e Pandev. Si è nuovamente un po’ spento il ritmo di una partita che sembrava essersi un po’ ravvivata. C’è invece molto nervosismo in campo, soprattutto su sponda bolognese: scintille al 34′ fra Pulgar e Pandev.
Siamo vicinissimi al 40esimo di gioco: il Genoa prova a chiudere in avanti la prima frazione ma è sempre molto impreciso. Al 41′ arriva però il secondo angolo felsineo, questa volta dalla destra. Ne nasce un contropiede questa volta ben gestito dal Genoa, che va vicino al gol in ripartenza. Provvidenziale una deviazione in angolo di Gonzales per evitare guai peggiori con l’accorrente Bessa.
Al 43′ punizione dalla sinistra per il Genoa che batterà Hiljemark. Traiettoria tesa che propizia un quarto corner. Si tradurrà in un nulla di fatto con un tentativo velleitario di Hiljemark, da oltre 40 metri, di sorprendere Mirante in pallonetto. Si chiude con un minuto di recupero il primo tempo della sfida del “Dall’Ara”: punteggio sullo zero a zero.
Bologna-Genoa, i pareri dei giornalisti all’intervallo dal “Dall’Ara”
SECONDO TEMPO
Ripartita la seconda frazione di gioco. Nessun cambio per Donadoni e Ballardini: ci si aspetta un secondo tempo più frizzante e al 48′ ci pensa Mattia Destro, ex della gara, a portare subito i felsinei avanti: Pulgar trova Masina tutto solo in area, perso da Rosi in uscita, e dopo una lunga serie di rimpalli Destro spedisce la palla in fondo al sacco. Bologna avanti.
Un Genoa colpo a freddo ma chiamato a reagire: per la prima volta dall’avvento di Ballardini è chiamato a recuperare una situazione di svantaggi. Al minuto 52′ Bessa lascia il campo ed entra Lapadula. Attacco pesante per Ballardini per cercare la via del pareggio.
Al 54′ sugli sviluppi di una punizione da zona centrale, da 40 metri, lo schema di Pulgar che trova Di Francesco pronto a ricevere al vertice dell’area: il suo destro trova pronto Perin a ribattere. Al 56′ fuori anche Rosi, dentro Lazovic.
La formazione di casa fa collezione di punizioni dalla trequarti genoana: anche al 57esimo di gioco Pulgar traccia una traiettoria pericolosa col pallone che sfila pericolosamente sul fondo. Genoa in affanno che prova ad uscire dal torpore al 58esimo con una buona azione fra Pandev, Lapadula e Galabinov che permette di smistare il pallone a Lazovic: il serbo calcia di prima intenzione ma Mirante la fa sua. Al 60′ fuori anche Galabinov: lo rileva Medeiros. Esauriti tutti i cambi per Ballardini. Il Genoa sembra ridisegnarsi con un 3-4-1-2 con Medeiros dietro Pandev e Lapadula.
Sugli sviluppi del quinto angolo, il Genoa al 61′ va assai vicino al pareggio: la conclusione finale in area è di Rossettini e finisce di pochissimo alta. Passa intanto ai cambi anche Donadoni: fuori Poli, dentro Falletti. Al 64′ ennesimo tiro dalla bandierina per il Genoa da cui per non nascono pericoli.
Dopo aver subito gol al 48′ il Genoa ha progressivamente messo piede nella metà campo avversaria alla ricerca della via del gol. Ci prova al 68′ Laxalt imbeccato da Pandev in area di rigore: il suo sinistro strozzato finisce sul fondo.
Il Genoa però sarà costretto a recuperare due gol, perché allo scoccare del 71′ subisce il raddoppio: la difesa rossoblu amministra male un pallone recuperato con Spolli e in un rimpallo con Destro, in pressione, lascia campo aperto all’attaccante autore del primo gol ed anche al neo entrato Falletti: Perin può solo coprire la propria porta in uscita ma Falletti riceve comodamente da Destro per insaccare in rete. Raddoppio del Bologna e primo centro nel massimo campionato per l’ex Ternana.
Il Genoa spinge, prova a rientrare in partita e gliene va dato merito: al 75esimo una conclusione di Hiljemark finisce alta sulla traversa. Qualche secondo più tardi Donadoni effettua la seconda sostituzione: Donsah rileva Nagy.
Mancano dieci minuti alla fine della gara, eccezion fatta per il recupero. Nel Bologna si prepara anche Mbaye, ultimo cambio per Donadoni. Uscirà Di Francesco.
Si sta dirigendo verso il novantesimo la sfida del “Dall’Ara”: l’ultimo a mollare su sponda Genoa è Pandev, che impegna in un paio di occasioni Mirante. Ma il Genoa vede scorrere il cronometro inesorabilmente verso il triplice fischio, che arriverà dopo 4′ di recupero.
E arriva adesso il fischio di chiusura dell’arbitro Giua. Il Genoa perde dopo tre successi consecutivi in casa di un Bologna cinico, ma tutt’altro che irresistibile. Lo fa con due gol difficili da analizzare a caldo e in qualche modo rocamboleschi. Ha vinto la concretezza sotto porta contro un Genoa che non ha mancato l’appuntamento con Mirante e che tuttavia si è rivelato più impreciso. Partita decisa da episodi ed errori dei singoli. La classifica rimane a trenta punti e il calendario offrirà adesso due impegni casalinghi consecutivi prima di tornare fuori casa a fare visita al Napoli.
A breve i contributi dagli spogliatoi