La Serie A è un mondo particolare, dove due squadre fanno una stagione a sé ormai da mesi e dove rispetto ad altri anni la lotta salvezza è apertissima, quella europea anche e le zone del centro classifica sono ancora da consolidare. Quest’oggi, alla vigilia di un Genoa-Cagliari che nella storia non ha mai prodotto uno 0-0 al “Ferraris”, siamo andati a vedere, in chiave più generale, quanto e come si segna in Italia, riunendo poi il filo col calcio europeo. Si evidenzi in apertura come in Serie A contribuiscano a pressoché un La gioia dei giocatori del Sassuolo, che colpisce il Benevento all'ultimo secondo. Da destra: Matri, Missiroli, Politano a l'autore del gol Peluso (Immagine tratta da Internet)terzo dei gol totali i quattro attacchi delle prime quattro della classifica (Napoli, Juventus, Lazio ed Inter) e come il massimo campionato nostrano non solo sia l’unico ad avere la squadra (Sassuolo) ad aver segnato meno reti (15), ma anche la formazione – sempre il Sassuolo – che scende sotto una percentuale di contribuzione ai gol complessivi del 2%. Peggio anche degli inglesi dello Swansea (21), degli spagnoli del Màlaga (16), dei tedeschi dell’Amburgo (18) e dei francesi del Caen (20). Ma andiamo nel dettaglio.

COME SI VA IN RETE IN SERIE A – Con una partita da recuperare fra Juventus e Atalanta, il campionato italiano ha sfondato proprio nel corso dell’ultimo turno quota 700 reti, assestandosi a 702 centri e su una media gol di 2,71 reti a partita. Un dato generale lo si è dato per partire da una base, ma domandandosi come si vada in gol in Serie A siamo andati più a fondo. La prima grande divisione è quella fra gol realizzati su calcio da fermo (rigore, punizione, calcio d’angolo o sviluppo da calcio d’angolo) o maturati su azione. Poi all’interno di queste due grandi famiglie ci sono ovviamente altre divisioni.

I CALCI DA FERMO IN SERIE A – Sono 192 le reti segnate su calcio da fermo nel massimo campionato italiano e rappresentano il 27% del totale (702). Una ulteriore divisione mette in luce il fatto che queste reti sono quasi equamente distribuite fra calci di rigore (64), corner (67) e calci di punizione (61). Chi segna di più su calcio d’angolo è il Napoli (8), chi segna meno il Crotone (0). Sul fronte calci di punizione, la migliore media realizzativa è della Juventus (7 reti) mentre figurano a zero ben tre formazioni: Genoa, Sassuolo ed Hellas Verona. Infine si parli dei calci di rigore: le squadre ad averne concretizzati il numero maggiore sono Lazio e Udinese (7); risultano ancora a zero penalty messi a segno Torino e Bologna, entrambe colpevoli di averne sbagliato uno, l’unico finora concesso loro.

I GOL SU AZIONE IN SERIE A – Poi c’è l’ampio capitolo sui gol messi a referto su azione. Ben 117 sono di testa, gli altri suddivisi fra dentro e fuori area, fra gol di destro e gol di sinistro. In realtà in questo calcolo la strada si complica un po’ perché finiscono per intersecarsi anche i calci di rigore, le conclusioni da corner dirette in porta e le punizioni con esito positivo. Ad ogni modo, tenendo presente questo miscuglio di dati, ne consegue che 596 sono le realizzazioni dentro l’area di rigore (85%), 106 quelle da fuori area (15%).

Chi segna di più entro l’area di rigore? Ancora la Lazio con 54 marcature, seguita da Napoli (53) e Juventus (50) che riflettono con un ampio distacco sulle inseguitrici la maggiore capacità di arrivare a ridosso delle difese avversarie. E chi vi segna meno? In questo caso, in linea col dato che lo vede peggiore attacco d’Europa, ecco che il Sassuolo è la squadra che meno segna dentro l’area (14). Spostandoci invece fuori dalle aree di rigore, scopriamo che la Juventus è la più portata a trovare la via del gol da maggiore distanza (12 reti). Ultimo in questo dato è invece, ancora una volta, il Sassuolo (1), seguito da Genoa ed Hellas Verona (2). Da segnalare infine, aMattia Destro, Nagy e Masina festeggiano il gol vittoria del Bologna contro il Chievo Verona al Bentegodi (Immagine tratta da Internet) tratteggiare due mondi e due classifiche molto differenti, come le squadre con la minore percentuale di gol fatti da fuori area (7%) rispetto al totale dei gol realizzati siano Inter (3 su 42) e Sassuolo (1 su 15).

I GOL DI TESTA IN SERIE A – Un fondamentale che sta salvando molte classifiche e molte partite è quello del colpo di testa. In Serie A chi ne fa buon uso nella maniera più proficua è l’Inter (10 gol) seguita da Lazio ed Atalanta (9). Non possono invece dirsi soddisfatte Spal (1), Benevento e Crotone (2). In termini percentuali – e qui la lente d’ingrandimento va subito a quella che sarà la sfida del “Ferraris” – sono Sassuolo (33%), Cagliari e Chievo (30%) le formazioni che fanno incidere maggiormente il gol di testa nell’economia dei gol totali realizzati, con Pavoletti che è il migliore marcatore di testa italiano da inizio stagione. Da segnalare anche il 7% di incidenza di questa tipologia di gol sulla tabella di marcia di un Napoli “minuto” ma primo in classifica (e per gol dalla bandierina).

I NUMERI DEL GENOA – I numeri che inquadrano la formazione rossoblu sono ovviamente indicativi di una situazione che vede il Genoa contribuire a poco meno del 3% dei gol complessivi di questo campionato e vestire i panni del terzultimo attacco del campionato con 21 gol realizzati (3 rigori, 2 autoreti a favore, 2 gol su sviluppi di calcio d’angolo, 14 gol su azione). Queste ventuno reti danno vita alla seguente tabella:

Emergono da questa immagine il 24%, pari a un quarto del totale, di reti segnate su colpo di testa, ma pure quel 10% alla voce autoreti a favore che fa del Genoa la squadra che più sta giovando sin qui di reti segnate dagli avversari nelle loro stesse porte. In particolare, fra gol di testa ed autogol, si fa riferimento a queste reti (in ordine di calendario):

  • all’autorete di Chiellini/Pjanic in Genoa-Juventus (2-4) propiziata da Pandev;
  • al gol di Rigoni a Cagliari (assist di Veloso su calcio d’angolo dalla bandierina di destra);
  • al gol di Izzo in casa contro il Napoli (assist Rigoni);
  • al gol di Crotone ancora a firma Rigoni (assist Laxalt dalla sinistra);
  • al colpo di testa di Galabinov contro il Sassuolo (assist di Biraschi dalla destra);
  • al gol di Laxalt all’Olimpico contro la Lazio (assist di Hiljemark dalla destra)
  • all’autorete confezionata da Skriniar e Ranocchia su cross di Zukanovic dalla sinistra;

E NEL RESTO D’EUROPA? – Chiudendo il quadro rispetto alla tematica sui gol realizzati,Simon Terodde, autore della rete per il definitivo 2-1 in Colonia-Monchengladbach. Una partita, un gol (Immagine tratta da Internet) era giusto fare un rapido parallelo anche con gli altri quattro campionati europei di prima fascia. In generale si dica che, rispetto ai 702 gol italiani, si segna di più in Premier League (754) e Ligue1 (713), meno in Liga (696) e Germania (581). Alla luce di questi numeri poi la Serie A diventa, assieme alla Premier League, il campionato con la seconda media gol più alta (2,71 gol a partita). Meglio fa soltanto la Liga spagnola (2,78) dove il grande squilibrio fra big e resto del gruppo genera uno scenario particolare: oltre un quarto delle reti totali vengono segnate dalle prime quattro formazioni della graduatoria (Barcellona, Atletico Madrid, Real Madrid e Valencia, ndr). Scenario che si fa ancora più selettivo in Inghilterra, dove le 250 reti totali di Manchester City, Manchester United, Liverpool e Tottenham ingenerano il 33 per cento di contribuzione alle reti complessive, ed in Francia (264 gol fra PSG, Lione, Monaco e Marsiglia producono una percentuale del 37%). Al di sotto del 30% il dato della Bundesliga.

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Genoa, Goooool anche se brutto