8 MARZO W LE DONNE!
“Se Dio non avesse fatto la donna, non avrebbe fatto il fiore“ (Oscar Wilde)
Spesso fattori esterni e altro hanno condizionato il campionato di calcio di Serie A. La neve, il freddo, il brutto avevano condizionato la 27esima giornata di campionato. Il rinvio per la morte di Davide Astori ancor di più per alcune squadre, ancor meno per altre.
Avvantaggiate Atalanta e Milan su tutte perché avranno recuperato qualche giorno di riposo in più, assolutamente importante per l’entrata nel momento topico del campionato tra marzo e aprile considerando anche che il Generale inverno non vuole lasciare la Penisola.
Il Milan e Gattuso probabilmente sono arrabbiati per non aver giocato il derby domenica sera: la carica era quella giusta e l’Inter la poteva soffrire anche se nei derby i favoriti fanno fatica a portare a casa il risultato.
Gattuso appena saputo del rinvio della stracittadina non ha perso tempo e a Milanello ha messo in piedi una giornata di lavoro con carichi pesanti, programmata in altra data. Anche se il Milan di Gattuso corre più degli altri stasera dovrà affrontare a San Siro l’Arsenal; poi domenica alle 18 al “Ferraris” il Genoa; e ancora, giovedì 15 il ritorno con l’Arsenal a Londra. Prima della sosta per gli impegni della nazionale riceverà il Chievo.
Nessuno mette in dubbio il buon lavoro di Gattuso, che ha rivoltato il Diavoletto di Montella con la semplice ricetta del primo non prenderle e attraverso tanto lavoro a secco più che con il pallone. Perciò la brutta sosta, per altri motivi, di domenica scorsa deve dare un sorriso.
Nel calcio italiano le rincorse si sono sempre pagate considerato che se avesse giocato anche il derby domenica sera Diavolo Ringhio avrebbe utilizzato gli stessi titolarissimi che per molti hanno fiducia incondizionata. Gli altri possono aspettare – la regola di Sacchi e Capello i maestri è ancora vera – ma Gattuso deve fare i conti con gli infortuni, in particolare con quelli dei terzini Abate, ai box da dieci giorni, e Antonelli, da più tempo. Per questo Calabria e Rodriguez sono titolari per forza. Ringhio schiererebbe anche volentieri Kalinic al centro dell’attacco, senza togliere nulla a Cutrone alle prese con l’evoluzione giovanile da tenere sotto controllo, ma l’ex viola stazionava in panchina perché alle prese con la pubalgia e i carichi di lavoro pesanti gli hanno fatto affiorare nuovamente un vecchia cicatrice muscolare.
Gattuso non dorme di notte, altro che titolarissimi, consapevole che il Milan con la Juve deve giocare su tre fronti. Tutto questo non interesserà a Ballardini. Domenica sera la sua strategia sarà al top anche se il Milan lascerà poco spazio dietro la linea della difesa.
Domenicaall’ora di pranzo contro i sardi Ballardini ha smentito tutte le formazioni annunciate con Biraschi al posto di Rossettini in difesa, Lazovic al posto di Rosi nella cinque di centrocampo e Rigoni a centrocampo al posto di Bessa. La decisione può darsi che sia stata ponderata dopo aver visto la formazione del Cagliari senza Joao Pedro e tre mediani di ruolo nel cuore del gioco.
Operazione Biraschi, Lazovic e Rigoni in teoria giusta per immettere qualità sulla corsia di destra e fisicità nel mezzo e sulla fascia di destra con le diagonali di Rigoni. Contro il Milan solamente un Pepito in più tra i convocati, anche se Taarabt freme. Veloso ancora no così i piagnistei sull’utilizzo di Bertolacci e Veloso slitteranno di una settimana, dimenticandosi che la qualità già dimostrata da altri su differenti campi può sempre coesistere, in particolare nella nuova strategia genoana.
Ballardini dal suo primo giorno di allenamento ha valutato le caratteristiche dei giocatori e la filosofia del gioco adottata e da adottare. Loro arrivavano da un 3-4-3 che aveva chiari riferimenti: giocare alla Juric sull’uomo.
La svolta – non la rivoluzione – del Balla è arrivata subitodalla prima gara in casa del Crotone. Il Vecchio Balordo doveva giocare con il 3-5-2, in realtà un 5-4-1 perché non si poteva accettare una parità numerica con i tre dietro che su spazi grandi non erano in grado di gestire.
Tutto è stato un rischio preventivabile da parte di Ballardini con una squadra costruita per giocare con il 3-4-3 o 4-3-3: alla fine il campo, i risultati gli hanno dato ragione. Adesso il Vecchio Balordo è pronto per le ripartenze del Diavolo di Gattuso e non sarà più debole nei duelli uno contro uno.
Ballardini e Gattuso praticamente hanno fatto lo stesso lavoro: ridare fiducia ad ogni calciatore nei suoi mezzi, depressi e demoralizzati dai risultati.
Stupisce di più il tecnico del Milan vista l’esperienza, che per tutti all’inizio era troppo poca. Adesso tutti hanno capito che l’esperienza da calciatore lo ha aiutato molto e non solo al Milan, considerato che senza il suo apporto anche il Pisa avrebbe fatto la fine delle squadre emiliane fallite.
Contro il Milan, Ballardini studierà in particolare il tre contro due sulle corsie laterali. Sulla sinistra con Zukanovic, Laxalt e le diagonali di Hiljemark riusciva già bene, mentre sulla destra con Rossettini, Rosi ed il poco aiuto fisico di Bessa – che non è mediano – aveva sofferto.
Genoa-Milan con quasi tre giorni di anticipo si può già inquadrare in una peculiarità dei due tecnici: sono bravi ad adattarsi alle situazione degli avversari anche in corso di gara. E questo è un altro fattore esterno .