Si ritorna in campo, col meteo che sin dalle prime ore della mattinata aveva portato moltissimi centimetri di acqua sulla Liguria e sul capoluogo Genova. Ma la partita del
NOTIZIARIO
Il terreno di gioco appare in ottimo stato col pallone che rotola e rimbalza senza problema alcuno. Temperatura intorno ai 9 gradi, vento di tramontana piacevole e non fastidioso per il gioco. Saranno 698 i tifosi rossoneri presenti in gabbia, ma molti altri presenzieranno in zona distinti e tribuna. Sono invece 15538 i tifosi rossoblu, con 2427 paganti. In tribuna Miguel Veloso con la moglie Paola e la neonata Ginevra. Anche Adel Taarabt assieme al compagno di squadra. Presente anche Giampedrone, assessore regionale alla Protezione Civile, e Fassone, amministratore delegato del Milan, e Mirabelli, direttore generale rossonero. In gradinata Nord compare lo striscione “Benvenuto Francesco”, “Benvenuto Tomas” e “Vicini alla famiglia Astori”. Nel secondo tempo esposto un augurio alla tifoseria gemellata dell’Ancona per i suoi 113 anni di storia: “Più invecchi più sei bona, tanti auguri Ancona”.
PRIMO TEMPO
Il Genoa gioca conoscendo i risultati del pomeriggio, con la vittoria del Crotone sulla Sampdoria e i pareggi di Cagliari, Spal e Sassuolo che mantengono una buona distanza dalla formazione di mister Ballardini. Il Genoa ripartirà dall’undici titolare che sarebbe dovuto scendere in campo contro il Cagliari, con Biraschi centrale difensivo di destra e Lazovic quinto di centrocampo sulla medesima corsia. Rigoni mezzala destra. Il Milan risponde con un altro avvicendamento annunciato, quello di Borini per Calabria.
Le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo: nessun accenno di pioggia sul “Ferraris”, dove il vento si è leggermente placato. Contesto ideale per disputare una partita. Prima dell’inizio un minuto di silenzio sulle note di “Le Rondini” di Lucio Dalla per ricordare Astori. ” Vicini alla famiglia Astori” lo striscione esposto in gradinata Nord.
IL MINUTO DI SILENZIO IN RICORDO DI ASTORI
Cominicata la gara: il Genoa parte forte e cerca subito di imporre intensità e pallone fra le linee per tagliare fuori i centrocampisti del Milan. Perin tocca in presa alta il suo primo pallone al 4′ di gioco dopo tre giri d’orologio a possesso quasi interamente genoano.
Al 7′ ci prova il Milan dopo aver recuperato sulla trequarti un pallone perso in disimpegno dal Genoa: il tiro di Bonaventura di piatto destro è alto sulla traversa. Sin qui moltissimo movimento delle mezze ali, con Rigoni e Hiljemark chiamati a tenere d’occhio Bonaventura e Kessiè. Il primo viene neutralizzato una seconda volta, all’ottavo di gioco, su una conclusione incrociata che Perin fa sua in due tempi. La partita si anima.
ll Milan in pochi minuti ha provato ad affondare il colpo e Ballardini ha comunicato a Bertolacci e alle due mezze ali che le vuole più strette. Passato un quarto d’ora di gioco: partita frizzante ma con molti errori e tanti recuperi del pallone in fase di verticalizzazione. Molto imprevedibili Cahlanoglu e Suso, assai liberi di svariare per il campo. Interessante anche la posizione di Biglia, che in fase di possesso rossonero è pressoché un libero fra Bonucci e Romagnoli e cerca di rilanciare l’azione da dietro, presidiando nel contempo la zona d’azione di Pandev. La progressione rossoblu si è un po’ placata e si gioca spesso con lanci lunghi a cercare le punte.
Al 24esimo la più grande occasione sin qui maturata in casa Genoa: buona combinazione stretta sulle sinistra che dà la possibilità a Laxalt di saltare un paio di avversari in velocità e crossare rasoterra in area. Galabinov si getta sul pallone ma non riesce a ribadirlo a rete.
Al 28′ primo angolo della gara per il Milan su deviazione aerea di Zukanovic su tiro di Suso: nessun pericolo scaturisce dalla battuta. E nessuno scaturisce neppure dal sinistro che Cahlanoglu indirizza verso la porta di Perin un minuto più tardi: parata semplice per il capitano del Genoa. Passata mezz’ora di gioco.
Al 34′ un contrasto che Fabbri reputa falloso fra Bertolacci e Kalinic frutta al Milan una punizione da posizione centrale da una distanza di circa 25 metri. La battuta sarà di Cahlanoglu, che scavalca la barriera ma trova centralmente Perin, che ben posizionato la blocca senza apprensioni.
Al 38′ primo angolo del Genoa, frutto di una bella azione in orizzontale con una sventagliata di Lazovic da destra a sinistra e una buona combinazione in verticale fra Hiljemark e Laxalt: il crosso del calciatore uruguaiano viene deviata in fallo di fondo da Bonucci. Il Genoa sta provando una progressione sul finale di tempo, e prima col colpo di testa di Spolli sull’angolo appena conquistato e con un sinistro alto di Laxalt al 40′ si rivede dalle parti di Donnarumma. Sul ribaltamento di fronte è Kalinic a poter far male con Kalinic, ma la sua conclusione è alta sulla traversa.
Al 41′ secondo tiro dalla bandierina rossonero. Una serie di colpi di testa dopo una prima portano il Milan a poter concludere da pochi passi a Perin battuto: il tocco è di Kessié con Biglia che si butta sul pallone, che va in fondo al sacco. Ma per Fabbri è fuorigioco, confermato al silent check dal VAR.
È ancora pericoloso da posizione centrale Cahlanolgu a pochi secondi dal duplice fischio: il primo tempo si chiude comunque sullo 0-0.
SECONDO TEMPO
Tutto pronto per il secondo tempo: Genoa che attaccherà sotto la Nord. Nessun cambio da parte di Ballardini e Gattuso. Al 46′ parte subito forte il Genoa con una sponda aerea di Galabinov che trova l’accorrente Pandev pronto ad attaccare il limite dell’area di rigore. Il suo sinistro parte forte la per Donnarumma la parata è di facile lettura.
Al 47esimo terzo corner rossonero: uno schema libera Bonucci al cross a rientrare ma il pallone attraversa tutta l’area e finisce sul fondo. La partita vive ancora di ribaltamenti di fronte continui, col Genoa che al 51′ guadagna una buona punizione dalla sinistra che viene ribadita in area da Hljemark: Rigoni in inserimento è bravissimo a colpire di testa e battere Donnarumma. Vantaggio Genoa al “Ferraris”, ma la convalida passa dal VAR che ricerca un eventuale fuorigioco, che viene accordato in dinamiche tutte da chiarire visto che la posizione del centrocampista rossoblu non sembra irregolare, mentre irregolare è quella di chi gli corre alle spalle, ovvero sia Galabinov. Gol annullato al Genoa, ma non mancheranno le polemiche (foto a sinistra) perché molteplici immagini potrebbero fare riferimento anche non all’esatto momento del tocco dì Hiljemark.
Genoa-Milan, l’immagine del fuorigioco: il pallone era già partito?
Il Grifone non ci sta e sugli sviluppi del terzo corner della sua gara, dalla sinistra, ancora Rigoni ribadisce di testa in area e Zukanovic da pochi passi verso la porta di Donnarumma. Pallone clamorosamente fuori. Al 58′ prima sostituzione per il Milan: fuori uno spento Kalinic, dentro Cutrone. Il Milan sembra rinsavito dopo il cambio e allo scoccare dell’ora di gioco va vicinissimo al gol con Bonaventura: il suo sinistro è di poco fuori alla sinistra di Perin.
Al 63′ potente conclusione di sinistro da parte di Rodriguez dal vertice sinistro dell’area di rigore rossoblu, col pallone che è preda di Perin. Resta a terra Spolli che richiama l’attenzione della panchina: per lui una forte contusione alla gamba sinistra rimediata qualche minuto prima. Sembra farcela a continuare.
Nelle file del Genoa si prepara Omeonga: forse uscirà Rigoni, autore di un gol annullato, che negli ultimi minuti sta accusando un po’ di stanchezza lasciando troppo libero di agire Bonaventura. Anticipa il cambio rossoblu il secondo del Milan: fuori Cahlanoglu, dentro Andrè Silva.
Al 68′ quarto angolo genoano dopo un’ottima discesa palla al piede di Lazovic. Sugli sviluppi, che portano al tiro Galabinov murato dalla difesa rossonera, un silent check per un presunto fallo di mano in area: non verrà accordato nulla perché il tono è prima di testa e poi di ginocchio da parte del difensore avversario. Passati intanto settanta minuti sul cronometro. Omeonga attende ancora di entrare fino al 73′ quando gli lascia il posto proprio Rigoni. Entrerà anche Lapadula al posto di Galabinov.
Al 78esimo della gara primo giallo della gara per Bertolacci. Gattuso getta nella mischia anche Calabria e toglie Bonaventura, forse il più pericoloso dei rossoneri: Borini diventerà l’esterno sinistro di un 4-4-2. Ma tornando al fallo fatto da Zukanovic, ne scaturisce una punizione assai pericolosa per il Milan: la mattonella sarebbe quella del mancino di Suso, che però la scaglia ben fuori dallo specchio della porta. Ultimo cambio anche per Ballardini: fuori Goran Pandev, dentro Bessa che andrà a giocare in un ruolo “inedito” da quando è in rossoblu, ovvero sia la seconda punta alle spalle di Lapadula.
Ultimi dieci minuti di gara: risultato ancora sullo 0-0. All’86esimo Fabbri allontana Perinetti per proteste dopo aver chiesto un fallo su Laxalt da parte di Calabria. La partita però scorre senza sussulti verso la fine, col solo recupero a dividere le due squadre dal triplice fischio. Un recupero che sarà di 4′ minuti e nel quale Lapadula riceve un ottimo crosso dalla destra da parte di Lazovic che però colpisce alto sulla traversa.
Il gol decisivo arriva a pochissimi secondi dalla fine con un cross di Suso, l’ennesimo dalla destra, e un colpo di testa di Andrè Silva che Perin tocca soltanto ma che finisce in fondo al sacco. Milan in vantaggio e primo gol in Serie A per l’attaccante rossonero. Genoa che si ferma in casa dopo essersi visto annullare una rete dubbia.