Dopo la 28° giornata di campionato, approfondita anche con l’editoriale di questa mattina su Buoncalciaotutti (clicca qui per leggerlo), abbiamo raggiunto telefonicamente Andrea Ramazzotti, collega e firma del Corriere dello Sport, col quale abbiamo fatto un po’ il punto sul campionato, in cima e in fondo alla classifica. Con un occhio anche al VAR.
Il campionato è già della Juve oppure no? Come vedi le prossime giornate?
Credo che il campionato ancora non sia della Juve. Molto si deciderà nello scontro diretto perché una vittoria del Napoli a Torino riaprirebbe completamente il discorso. Detto questo, se la Juventus domani sera dovesse sconfiggere l’Atalanta e fare anche tre punti nell’anticipo di sabato prossimo con la Spal, allora il campionato una piega in quel senso la avrebbe presa. Mancano però ancora molte partite e il Napoli in trasferta ha fatto sinora molto, molto bene.
La flessione del Napoli in campionato e nella lotta scudetto è dovuta anche all’uscita anticipata, forse quasi ponderata, dalle coppe, oppure è solo il risultato di un dislivello tecnico annunciato con la Juventus?
Che la Juventus sia la squadra più forte del campionato non ci sono dubbi. Un po’ mi ha sorpreso l’eliminazione – qualcuno l’ha definita addirittura “auto-eliminazione” – del Napoli da tutte le coppe. Non dalla Champions: lì hanno sbagliato la prima partita sul campo dello Shakthar che ha poi influenzato tutto il resto del cammino. Da Europa League e Coppa Italia il Napoli invece si è un po’ auto-eliminato. Detto questo, bisogna essere sinceri e riconoscere che la rosa della Juventus è superiore come quantità e forse anche come qualità complessiva ed è ancora oggi la favorita per il titolo. Secondo me, il Napoli non è ancora fuori dalla corsa: ha perso una partita con la Roma, che ad inizio stagione era una delle candidate per lo scudetto e ha una rosa importante, e ha pareggiato con l’Inter, che con le grandi non ha mai perso. Attenzione a dare giudizi definitivi: il Napoli non è ancora morto.
Come vedi la lotta per il terzo posto e per le posizioni europee alla luce anche della risalita del Milan, vittorioso all’ultimo istante sul Genoa?
Per il terzo posto la Roma è parecchio avanti rispetto alle altre: non solo in termini di punti, ma anche di organico e compattezza di squadra. La Roma rispetto all’Inter è una squadra molto più rodata, è insieme da più tempo nonostante il cambio d’allenatore. Un discorso analogo per la Roma può essere fatto per la Lazio, ma l’organico dei giallorossi è superiore a quello biancoceleste. Secondo me la Roma finirà terza, mentre più complicato è dire chi finirà quarto fra Lazio, Inter e Milan. Molto potrebbe dipendere anche dal risultato del derby perché se il Milan dovesse vincerlo riaprirebbe realmente la corsa per il quarto posto e tornerebbe lui stesso in corsa. In questo momento vedo un testa a testa fra Inter e Lazio, con la squadra nerazzurra che da un paio di mesi abbondanti è in grossa difficoltà. I finali di stagione dell’Inter delle ultime annate fanno pensare che quando il gruppo – che più o meno è sempre lo stesso ad eccezione dell’allenatore – incontra delle difficoltà, l’Inter tende a sprofondare. Vediamo se quest’anno la storia cambierà.
Come vedi la lotta salvezza e se ti aspetti una retrocessione di qualche squadra meno quotata ad inizio stagione?
La lotta salvezza è molto bella quest’anno. Fino a un po’ di tempo fa pensavo che le tre neopromosse Benevento, Spal e Verona fossero spacciate: i risultati dell’ultimo periodo della Spal e la risalita dell’Hellas hanno invece riaperto completamente il discorso. Non mi aspettavo un crollo del genere da parte del Chievo negli ultimi due mesi. E adesso la situazione dei gialloblu è abbastanza complicata: domenica ha una gara in casa del Milan e potrebbe ritrovarsi tra le ultime tre. Il Chievo è una formazione esperta, abituata a lottare per la salvezza, ma che comunque negli ultimi anni era rimasta sempre fuori dalla zona caldissima. Stesso discorso può valere per il Cagliari: ha un potenziale importante, ma per infortuni, partite pressoché vinte e poi buttate via o errori arbitrali si trova in una situazione difficile. Penso che mai come quest’anno la corsa per restare in A sia così aperta. A parte il Benevento, che sembra spacciato, per gli altri due posti ci sono diverse squadre: credo ne vedremo delle belle in fondo alla classifica.
Il tuo giudizio sul VAR dopo 28 giornate?
Estremamente, estremamente positivo. Vero che ci sono stati degli errori, ma pensate se non fosse intervenuto quanti ve ne sarebbero stati. Ha disinnescato moltissime polemiche su molti episodi e, pur essendo strumento da migliorare e mettere a posto, è ormai un’innovazione tecnologica che non può non far parte del mondo del calcio.
DI SEGUITO L’AUDIO CON L’INTERVISTA AD ANDREA RAMAZZOTTI: