Al termine della sconfitta maturata al “San Paolo” con un gol di Albiol, il tecnico rossoblu Davide Ballardini ha così commentato l’insuccesso, il terzo consecutivo senza andare in gol, del suo Genoa, che ha chiuso per la quattordicesima volta dal suo ritorno il primo tempo senza prendere gol. Queste le sue parole a Mediaset e SkySport, in attesa dell’intervento dalla sala stampa:
“Il Genoa ha fatto una buona partita e venire qui e avere cinque o sei situazioni da gol importanti non è facile per nessuno. Abbiamo preso gol su un angolo che abbiamo regalato. La partita è stata fatta bene e devi sempre essere attento e concentrato. Il Napoli è questa squadra. Non credo che il Genoa sia stato inferiore al Napoli per quanto riguarda le occasioni: anzi ho visto una buona prestazione contro una grande avversaria. Ogni settimana comunque non incontriamo squadre come Milan e Napoli. Ripartiamo da una prestazione degna di nota“
“Stasera il Genoa mi è piaciuto molto. Questo è l’atteggiamento giusto che voglio dalla mia squadra: serietà, generosità e qualità per fare davvero le buone cose. Se ho notato tensione nei giocatori del Napoli? Da spettatore vedo il Napoli brillante e tonico. Oggi così brillante, padrone, tonico non mi è sembrato come in altre occasioni. Può essere il momento, come lo hanno tutte le squadre: magari questa vittoria e il fatto che si siano avvicinati alla Juventus li alleggerisce e di qui in avanti faranno sempre meglio”.
“Venire qua a Napoli e giocare alla pari con loro è segno di una buona prestazione generale. Taarabt ha avuto un’occasione da gol e siamo ripartiti con Galabinov, Rosi, Lazovic: il Genoa contro il Napoli, che ha una qualità di gioco straordinaria, ha saputo tenergli testa non limitandosi soltanto a non subirlo, ma cercando di creargli difficoltà. Ho parlato coi giocatori e sono molto dispiaciuti”.
“Tre sconfitte consecutive coincidono con un momento di difficoltà? Ogni giocatore sa bene cosa serva di qui alla fine: questa è una prestazione che conferma come ogni giocatore sia dentro quello che si deve fare. Sarebbe preoccupante una non prestazione, vedere un atteggiamento sbagliato. Ma qui c’è grande compattezza unita a qualità, quindi bisogna valutare questo”.
“Giuseppe Rossi ha toccato pochi palloni, ma con più allenamento nelle gambe avrà possibilità di dimostrare quello che gli riconosciamo tutti. Da qui in avanti siamo focalizzati sulla quantità di allenamento che mette nelle gambe: deve riempire le gambe e tornare quel giocatore che tutti conosciamo. Perché poi lui è un tutt’uno con la palla”.
“Lazovic? Ha fatto delle cose importanti. Non è stato continuo magari, ma noi lo vogliamo più nel gioco, determinato e determinante. Perché è un ragazzo con qualità non comuni”.