Alla 29esima giornata tornato il campionato più vivo. Il 3 e 4 aprile giorno dei recuperi è diventato importantissimo per l’Europa e per la salvezza.
LA 29ESIMA GIORNATA – Il Napoli riaccende la lotta scudetto portandosi a –2 dalla Juventus. Puntano i partenopei lo scontro diretto del 22 aprile. Importante non cullarsi nei titoli dei giornali dopo la vittoria risicata contro il Genoa: “torna a ruggire, Missione Compiuta, il Napoli batte anche i pali, la squadra è in salute”. La partita contro il Grifo non ha detto questo e le analisi non sono state giuste neanche negli H.L. televisivi facendo
La Juventus al sabato ferma la striscia a 12 vittorie consecutive. Non sarebbe un problema se i bianconeri in casa della Spal non si fossero dimostrati ai minimi termini e scarichi di testa e di gambe. Le ultime gare vinte per merito di giocate singole e non dal gioco non sono state un allarme per Allegri, che capirà che la Signora senza le giocate dei Top diventa umana. Spal tonica, che ci ha provato con le buone e brutte maniere con qualche pestone propiziatore di consigli per Dybala e Douglas Costa.
Al sabato anche Udinese e Sassuolo. Sassol vittoria fondamentale in Friuli in chiave Salvezza. Oddo e l’Udinese dopo 5 vittorie inanellano anche 5 sconfitte consecutive. Oddo deve trovare una via di mezzo.
All’ora di pranzo domenicale la Samp e l’Inter che non ti aspetti. I doriani di Giampaolo dopo la batosta di Crotone con 4 gol e i 5 dell’Inter in una settimana devono riflettere. Giampaolo, Barreto terzino? Perché? Samp solo nella buona volontà di Zapata.
Ferrero parla prima della gara con l’Inter: “Spalletti ha detto che c’è anche la Samp nella corsa Champions? Lo dice perché ha paura, si butta avanti per cadere indietro“. Profezia sbagliata, dal momento che l’Inter ha ammutolito Marassi, da anni campo maledetto. Chiude la pratica in un tempo, passeggia nel secondo tempo e Icardi con 4 gol si porta a casa non solo il pallone ma il futuro del Biscione.
Roma sempre davanti all’Inter dopo 6 vittorie su 7 gare. Di Francesco vince a Crotone con i cambi e una buona risposta dal turnover. Unico allenatore in zona Champions ad utilizzarli bene. Crotone mollo anche allo “Scida” non preoccupa Zenga che con la sua filosofia potrebbe illudere i pitagorici: “abbiamo giocato senza soffrire la Roma, dopo i valori sono diversi“. Zenga alla Catalano.
Lazio, non vola l’Aquila sotto il Cupolone. Fuori dalla zona Champions. I pareggi non fanno classifica, 2 vittorie su 8 gare non portano lontano. Stranamente spocchioso Inzaghi
Milan alla quinta vittoria consecutiva, arrivato a 10 gare senza sconfitte con Ringhio in panchina. Diavolo che punta il derby del 4 aprile e la Champions senza l’Europa League nella testa e nelle gambe. Diavolo nelle mani e nella testa di Gattuso: grinta e psicologia, non convoca lo “svogliato” Kalinic. Milan che ribalta il Chievo e Maran in una situazione difficile. Il tecnico clivense prova aggiustamenti tattici e di uomini per non soccombere e salvare la panchina. La difesa non è più over 30 ma balla ancor di più.
Dopo aver recuperato le forze la Dea forza 5 gol al Bentegodi conto il Verona. Gioca a memoria e il G&G, gioco, gol, Gaspe, punta l’Europa. Il Verona contro gli orobici fa quello che ha fatto in tutto il campionato, alla Napoleone: sull’altare con le ultime due vittorie e nella polvere successivamente.
Toro e Mazzarri 4 KO di fila. Mazzarri troppi alibi. Continua a regalare un tempo agli avversari. Tutti sotto esame al Filadelfia. Vince la Fiorentina al gong finale. Pioli convinto che la tragedia di Astori possa essere una scossa positiva e sogna, l’Europa League è a tre punti.
CAPITOLO GENOA – Genoa padrone del suo destino con le quattro gare consecutive casalinghe. Oggi alla ripresa dei lavori dentro gli spogliatoi e sul campo Ballardini consolerà tutti per la prestazione contro il Napoli. Buon Genoa ma pessimo risultato, non
Si lavorerà alla ricerca del gol non solo per gli attaccanti, che in ogni gara sembrano consumarsi alla ricerca della rete che sembra a un passo in molte occasioni ma non arriva. Balla continuerà il suo lavoro: adesso tocca ad altri perdere qualche kg e fare fiato.
CAPITOLO VAR – Il VAR ai mondiali di Russia per qualcuno è svolta storica. Infantino, il Presidente della Fifa, ha detto: “siamo contenti di questa decisione. Volevano dare agli arbitri gli strumenti adatti a prendere decisioni importanti, e nella Coppa del Mondo vengono prese decisioni molto importanti“. Dove? Dietro i teleschermi? In campo sempre i soliti errori: senza tecnologia vedi cartellini rossi e gialli e valutazione di falli come minimo di colore arancione. Tranquilli: il VAR in Russia funzionerà solo sui calci di rigore e non sui fuorigioco al millimetro. Ci penserà Collina a spiegare tutto.
È la settimana della Presidenza della Lega, della Nazionale nuovamente in campo, di chi pensa che la rissa tra Inghilterra e Russia sulla spy story possa riportare l’Italia ai Mondiali.
Theresa May, premier britannica, pensaci tu. Ha annunciato misure speciali contro Mosca. Per adesso nessun ministro o membro della famiglia reale andrà a vedere i mondiali dal vivo. In Inghilterra il boicottaggio dei Mondiali di calcio non è da fantacalcio.
DI SEGUITO L’ANALISI DELLA GIORNATA DI SERIE B APPENA CONCLUSA