Con la fine dell’Ottocento arrivano scoperte e ritrovamenti che aprono una nuova parentesi sulla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo: dal presunto ritrovamento delle ceneri dell’ammiraglio genovese a Santo Domingo al ritrovamento di quella che, ancora oggi, si presume essere la Casa di Colombo. Nasce quindi negli anni, da parte del mondo genovese e dei suoi finanziatori, la necessità di celebrare l’imminente arrivo del 400° anniversario della scoperta dell’America con un evento di grande impatto.
Ieri anche di questo si è parlato a Palazzo Reale, luogo che sino al prossimo 2 aprile ospiterà una mostra che nessun, in 890 anni di storia, aveva fatto: una mostra sulla Lanterna di Genova. Già questo dato basterebbe ad inquadrare l’importanza della mostra “La Città della Lanterna” che, già prorogata dal 2 febbraio al prossimo 2 aprile, giorno di Pasquetta, rimarrà aperta al pubblico con visite speciali proprio nel giorno del Lunedì dell’Angelo. “Ci saranno quattro visite guidate alle ore 14,15,16 e 17 al costo ribassato di 3 euro” ci viene spiegato da Serena Bertolucci, Direttrice di Palazzo Reale. Anche la Fondazione Genoa, il Museo e lo Store rossoblu osserveranno un’apertura speciale nel giorno di Pasquetta.
Ieri, in seno alla mostra e in collaborazione con la Fondazione Genoa e col Professor Bruno Lantieri, è andata in scena la seconda di tre conferenze che legano la storia del Genoa, i suoi 125 anni, a quella della città di Genova. Tematica principale, la ricostruzione storica dell’Esposizione Italo-Americana in occasione del 400esimo anniversario della scoperta dell’America, nel 1892.
Un’esposizione che trasformò l’aspetto della città genovese per oltre sei mesi, dal luglio al dicembre 1892, installando al suo interno ogni genere di attività. La zona che oggi è compresa fra Piazza della Vittoria e la stazione Brignole, un tempo Piazza D’Armi, cambiò volto e Genova raccolse oltre 1600 sottoscrittori di azioni per finanziare l’esposizione. Fra questi, probabilmente, anche alcuni di quelli che parteciparono alla fondazione del Genoa Cricket and Football Club che, per errore, sarà datata dai documenti ufficiali al 7 settembre 1892 (in realtà 1893, ndr).
Guarda caso, a connettere ancora una volta la città di Genova col Genoa, come recitava una cartolina postale emessa dall’ufficio preposto all’interno dell’Esposizione Italo-Americana. Connessioni fra Genoa e Genova che non finiscono mai, fra storia e scatti inediti del fotografo dilettante Ghiglino. Peraltro nel capoluogo ligure, approfittando dei biglietti ribassati dei treni da tutto il nord Italia verso la Liguria per partecipare all’Esposizione, confluiranno studenti da tutto il mondo ma anche politici, governanti di casa Savoia e lavoratori per dare vita al Partito dei Lavorati, che di lì a un paio d’anni diventerà il Partito Socialista scindendosi dagli anarchici. Politica, Genoa, Genova, storia, origini e culture americane: un unico intreccio sulla Spianata del Bisogno.
L’ultimo appuntamento, l’ultima conferenza saranno in data 5 aprile, questa volta presso la Sala da Ballo di Palazzo Reale: il tema sarà “Genova nella Bèlle Epoque del Genoa”.
P.S: Geo Davidson, futuro presidente del Genoa e velocipedista di professione, parteciperà all’Esposizione con una medaglia di riconoscimento della “Società Ginnastica Ligure Cristoforo Colombo”, che darà la spinta iniziale per la riuscita dell’Esposizione Italo-Americana e che parteciperà, assieme al Genoa CFC, alla costituzione della prima federazione di Football in Italia