Non riesce il colpo grosso al Genoa di Carlo Sabatini, tecnico che aveva avvertito i nerazzurri a margine della sconfitta contro il Chievo: “Contro l’Inter, anche se sulla carta si tratta di una sfida proibiroibitiva, ci giocheremo le nostre carte”. Il bollino rosso per una rosa in piena emergenza centrocampo (Karic fuori per circa un mese in seguito alla frattura di un dito, Bruzzo sulla via del recupero dopo una distorsione, Silvestri ancora ai box, Zvekanov pronto al tesseramento nella giornata di martedì) non ha certamente reso il compito più facile ai Grifoncini.
LA FORMAZIONE DEL GENOA – Rollandi, Tazzer, Oprut, Altare, Zanoli, Trabacca, Sibilia, Candela, Micovschi, Salcedo, Zanimacchia. Da segnalare la posizione di mezzala ricoperta dal giovane Candela, tanto nel 4-3-3 quanto nel 3-5-2 della ripresa.
LA PARTITA – Fondamentale dunque partire con il piede giusto, cosa che purtroppo per il Genoa non è accaduta al Breda di Sesto San Giovanni. Nonostante un avvio ordinato e propositivo dei Grifoncini, a pochi passi dal primo quarto d’ora e sugli sviluppi di un calcio piazzato sarà il tracciante sul secondo palo della spina nel fianco Rover a portare in vantaggio la squadra di Vecchi. La risposta di Oprut viene respinta da Pissardo, il trio Micovschi-Salcedo-Zanimacchia crea senza incidere. Il numero 10 rossoblù ci prova con più insistenza, Sibilia smista palloni ma è ancora l’Inter a colpire e freddare i rossoblù con Merola: il numero 9 nerazzurro, già vicinissimo alla rete del vantaggio nei primi minuti di partita, dopo aver controllato il pallone sulla destra e nello stretto, si libera di due avversari colpendo Rollandi con un rasoterra fulminante sul primo palo.
Il Genoa fatica a restare saldamente nella zona calda di classifica, molto affollata e ricca di cambiamenti giorno dopo giorno, settimana dopo settimana. Nulla è compromesso, la prossima sfida contro il Bologna inaugurerà un sestetto di partite da portare a casa. Vincere, anche senza convincere, potrebbe rivelarsi la chiave di lettura adeguata per un posto nelle fasi finali. Ha ben altro di cui preoccuparsi invece proprio l’Inter di Vecchi, che in attesa del risultato finale di Atalanta-Roma (1-0 all’intervallo) si trova in testa alla classifica.
LE PAROLE DI SABATINI – “Saranno sei finali, non abbiamo più margine di errore ed ogni partita diventerà fondamentale, soprattutto le prossime contro Bologna e Sampdoria. Pensiamo una alla volta, contro il Bologna dovremo vincere. Oggi la gara si commenta da sola, abbiamo avuto il mano sempre in gioco noi ma la poca concretezza e i troppi errori nell’ultimo passaggio hanno permesso all’Inter di portare a casa la partita da una palla inattiva e un nostro errore. Questo è un bel problema, i ragazzi sotto l’aspetto mentale e nella determinazione devono ancora crescere. Sul piano del gioco invece non posso fare rimproveri, ho visto un’ottima manovra con la palla a terra ma non basta per vincere le partite”.
“Spero di recuperare Bruzzo, che ha subito l’infortunio meno grave rispetto agli altri centrocampisti, reparto dove siamo in emergenza. Karic ha la stagione quasi compromessa con 30-35 giorni di stop. Dovremmo tesserare anche Zvekanov, recupereremo qualche giocatore in quella posizione ma la prestazione di Candela come interno è stata buona: ha corsa, anche se solitamente fa l’esterno ha buone capacità tecniche e potremmo rivederlo in futuro”.