Si parte con Torino-Inter, sfida che rivedrà Walter Mazzarri di fronte al colore nerazzurro. Sfida dal sapore forte anche per D’Ambrosio, Ansaldi e Adem Ljajic, schierato in campo dal primo minuto dopo la risalita in cattedra nelle ultime giornate. La squadra di Luciano Spalletti arriva alla sfida del Grande Torino forte di una porta rimasta imbattuta dopo la sconfitta del Ferraris contro il Genoa. Handanovic non subisce reti da oltre un mese, il Toro è reduce da 8 gol in 2 partite.
Questo il programma completo della domenica di Serie A, anticipata da quattro gare nella giornata di sabato:
- TORINO-INTER ore 12.30
- CROTONE-BOLOGNA ore 15.00
- VERONA-CAGLIARI ore 15.00
- NAPOLI-CHIEVO ore 15
- UDINESE-LAZIO ore 18
- MILAN-SASSUOLO ore 20.45
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ALL’ORA DI PRANZO – Torino in vantaggio all’intervallo grazie alla rete proprio di Adem Ljajic, imbeccato in piena area di rigore dopo una discesa di Belotti (il cui passaggio viene deviato da Perisic) scaricata su De Silvestri. Sempre nella prima frazione, Sirigu è miracoloso su Mauro Icardi, Joao Miranda fallisce poi una grande occasione a pochi passi dal portiere granata: il palo dice di no, il guardalinee alza la bandierina per un leggero fuorigioco del numero 9 nerazzurro, buttatosi nella mischia. Alla fine, con la mossa di Ranocchia centravanti, l’Inter prova l’ultimo disperato aggancio al Torino: aggancio non riuscito perché i tre punti li incasserà la formazione granata, ora a sole tre lunghezze di distanza da Sampdoria e Atalanta (scontro diretto fra bergamaschi e piemontesi previsto fra tre turni, ndr). La classifica al termine della gara dell’ora di pranzo vede dieci squadre che fanno un campionato a sé dal Torino in su.
ALLE 15 – Partono forte Hellas Verona e Crotone, entrambe colpite nel profondo dalle recenti sconfitte ed entrambe in vantaggio al termine dei primi 45′ di gioco: Romulo su rigore contro il Cagliari, la rete di Simy guida il risultato nella sfida contro il Bologna. Ancora 0-0 fra Napoli e Chievo: lecito aspettarsi qualche cosa in più dalla corazzata-Sarri, un cui pareggio sancirebbe una probabile fine anticipata della corsa per vincere lo scudetto.
Nella ripresa gli Azzurri falliscono un penalty con Mertens e i clivensi trovano il vantaggio firmato dal nuovo entrato Stepinski, abile a chiudere nell’angolino una ripartenza mal seguita dalla difesa azzurra. Saranno una testata di Milik e un colpo pregevole di Amadou Diawara a ribaltare il risultato in soli 3 minuti, all’ultimo respiro. Il San Paolo impazzisce di gioia, la classifica resta invariata ma l’asticella del rischio si è alzata come non mai. Spesso si è scritto che la differenza per la Juventus la stanno facendo le riserve, da Cuadrado a Sturaro. Anche oggi, sponda Napoli, la vittoria porta il nome di due seconde linee. Secondi ancora per molto o per poco?
Nelle altre due gare di giornata resta tutto invariato: Pecchia esulta con un grido liberatorio per l’1-0 che tiene in vita l’Hellas Verona e getta molte ombre sul futuro di Lopez e del Cagliari, Walter Zenga si gode il ritorno al gol di Simy e una classifica decisamente più sorridente. Parte sinistra di classifica che riportiamo di seguito, aggiornata alle partite delle ore 15:
IL POSTICIPO DELLE 18 – In uno scenario particolare in cui l’Udinese giocava con undici maglie a strisce bianconere tutte diverse, per celebrare alcune delle casacche storiche, la Lazio vince per 1-2 e condanna i friulani, in ripresa dal punto di vista della prestazione, all’ottava sconfitta di fila. Biancocelesti che grazie alle reti di Immobile e Luis Alberto rispondono a Lasagna e approfittano in un colpo solo dei passi falsi di Roma e Inter guadagnando il terzo posto: sarà derby con la Roma appaiate a sessanta punti. Udinese a -2 dal Genoa, che resta quindi al dodicesimo posto.
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IL POSTICIPO FRA MILAN E SASSUOLO
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