Molti dei nostri lettori conosceranno Paolo Barbero e Alessandro Pilati come preparatori atletici del Genoa. In realtà, oltre a questa mansione che svolgono fra cambi di guida tecnica da quasi quindici anni, fianco a fianco al servizio del club rossoblu, Barbero e Pilati sono anche fra i promotori degli eventi che muovono l’AIPAC Liguria, l’Associazione Preparatori Atletici di Calcio che, presieduta dallo stesso Barbero, ha chiuso ieri gli eventi per questa prima parte di 2018 con una conferenza al Museo del Genoa, curata dal Professor Carlo Buzzichelli, incentrata sullo sviluppo e l’addestramento della forza.
Al termine della conferenza, il presidente dell’AIPAC Liguria Barbero ha rilasciato a Buoncalcioatutti alcune dichiarazioni sull’associazione, sui progetti futuri e sull’importanza che gli incontri formativi hanno per accrescere il bagaglio culturale degli addetti ai lavori, da trasferire poi nei programmi di lavoro di tutti i giorni.
“AIPAC è l’associazione italiana preparatori atletici di calcio. Stasera siam qui per il terzo evento stagionale, di grande prestigio perché ospitiamo un programmatore dell’allenamento come Carlo Buzzichelli. Non è un preparatore di calcio, bensì un metodologo dell’allenamento sportivo. Siamo convinti che solo accrescendo le nostre conoscenze e il nostro bagaglio culturale possiamo migliorare anche nel nostro ambiente: anche per questo siamo contenti che ci sia stata una così grande risposta questa sera”.
“Un tempo il preparatore era solo colui che faceva correre la squadra: oggi lavora all’interno dello staff come metodologia e nei club più evoluti ci sono specialisti della forza, del campo, della riatletizzazione. Qui a Genova siamo fortunati perché col professor Pilati lavoriamo insieme da quasi quindici anni e siamo riusciti a creare una struttura abbastanza efficiente all’interno di un club serio, che cerca di far sì che giocatori che vengono detti “finiti” possano tornare ad alto livello“.