Del Lunedì notte targato Genoa ne abbiamo scritto ieri. A Bergamo basta leggere le cronache: pensano che domenica prossima sarà semplice battere un Genoa demotivato dai 41 punti in classifica. Lo hanno rimuginato coloro che non hanno partecipato all’allenamento del Vecchio Balordo programmato dopo undici ore della fine della gara con il Verona.
Anche su Juventus-Napoli il nostro pensiero è stato espresso lunedì nel pomeriggio. Dopo due giornate dalla grande sfida, il Ciuccio continua a ragliare di gioia. Attenzione all’esaltazione e all’eccitazione che nel calcio combinano brutti scherzi. L’entusiasmo partenopeo va bene ma non deve contagiare i calciatori e in questo momento l’unico consapevole sembra Sarri. La Zebra per adesso non “raglia” ma fa parte della famiglia degli asini ed è abituata a vincere, consapevole che contro l’Inter si deciderà tutto.
Per gli altri due posti in Champions importante sapere come andrà a finire lo scontro della Roma con il Liverpool. Il primo atto si è chiuso 5 a 2 per Klopp e Salah e lascia solo speranze ad un altro miracolo come contro il Barca. I giallorossi sabato scorso in casa della Spal, in formato Champions, non hanno patito neanche i 30 gradi di Ferrara vincendo in scioltezza contro gli estensi che speravano in un altro pareggio dopo la partenza bruciante. L’unico shock psicologico della Lupa, non Schick al primo gol stagionale in giallorosso, potrebbe essere il market pool Champions: la Roma in finale incasserebbe 12 milioni di euro.
Se la Roma coltiva il terzo posto in classifica anche con i Reds nella testa, la Lazio ha risposto nel pomeriggio domenicale – sempre nella calura- con una quaterna alla squadra di Ferrero, presidente romanista blucerchiato. Dispiace per Giampaolo ma alla Samp serve un tagliando non di corsa, non possibile in poco tempo, bensì di uomini in particolare in difesa e nel cuore del gioco. La Lazio nella corsa alla Champions ha un vantaggio: è la squadra che realizza più gol in Europa, 83 come il Barcellona e uno meno del City. La classifica è guidata dal Bayern con 93 reti.
L’Inter insegue la Coppa con le orecchie ad un punto. Fa fatica contro un Chievo ancora non morto. L’Inter vince con un giallo VAR: si fermano i clivensi perché l’assistente segnala un fuorigioco, Valeri di Roma lascia andare e fischia il gol quando il pallone è entrato in rete perciò per forza consultare il VAR per scoprire che D’Ambrosio non era in fuorigioco di centimetri. Il Biscione in Champions appare difficile a meno che non morsichi alle caviglie la zebra bianconera. I vecchi difetti nerazzurri continuano a ricadere in ogni gara.
Nella corsa al “purgatorio” dell’Europa League per quanto riguarda il settimo posto ci sono in ordine di classifica Atalanta, Milan, Sampdoria e Fiorentina. L’unica a godere alla 34° giornata è la stata la Dea di Gasperini che ha rivinto allo Stadio Azzurri d’Italia contro un Torino scornato. Gaspe si riprende l’Europa che conta al sesto posto che permette di accedere direttamente alla fase a gironi. Milan col Diavolo Gattuso: ha rivisto le Streghe dopo il gol del portiere Brignoli al suo esordio in panchina, dopo la Sassolata allo Mapei Stadium , la Samp la pajata laziale tremano nel giocarsi il settimo posto: un incubo per le squadre italiane dovendo giocare tre turni preliminari in piena estate. Gattuso spera di vincere la Coppa Italia per incartare gli orobici conquistando la sesta posizione europea.
In fondo alla classifica il Crotone vincendo a Udine rivede la salvezza. Se i pitagorici non faranno calcoli sbagliati contro il Sassuolo domenica prossima potrebbero spaventare non solo Hellas e Spal nello scontro diretto ma anche in ordine di classifica il Cagliari, che ha pareggiato con un Bologna al mare senza 5 titolari pesanti con 34 punti al Ferraris contro la Doria. Udinese a 33 punti in caduta libera a meno che Tudor il nuovo allenatore come le” batterie” ricarichi le zebre dell’est dopo 11 sconfitte consecutive e faccia risultato in casa di un Benevento che dopo la vittoria di S. Siro farà vedere a tutti i prossimi avversari che l’ultimo posto in classifica attualmente non è meritato, ultima squadra a spaventarsi di un risultato positivo del Crotone sarà il Chievo di Maran (31) in casa di una Roma che potrebbe essere stanca ma con l’allenatore che ha utilizzato più di tutti il turnover.
La Nannini visto il finale thrilling della stagione 2017/2018 potrebbe cantare: “Campionato magico inseguendo un gol“. Ci si aggiunga un “senza prenderne”.