Scriviamo direttamente dallo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” per raccontarvi la penultima trasferta stagionale del Grifone, che raggiunge Bergamo dopo aver colto un fondamentale successo interno contro l’Hellas Verona. Gara ricca di spunti: se l’Atalanta è chiamata a vincere per consolidare e difendere il proprio sesto posto, ecco che il Genoa vuole chiudere bene il campionato e Ballardini cogliere la sua undicesima vittoria in un’unica stagione sulla panchina rossoblu, traguardo che gli era capitato di raggiungere soltanto nella stagione 2010/11. Per Gasperini gara numero 330 in carriera nel massimo campionato.
NOTIZIARIO
Allo stadio “Atleti Azzurri D’Italia”, colpito da una leggera brezza che rende piacevole l’atmosfera, sono 24 i gradi percepiti. C’è molto rossoblu nel settore ospiti, coi tifosi che fra cori e sciarpe sono arrivati allo stadio poco dopo le ore 14. Non perfetto il manto erboso dello stadio bergamasco. Sono per l’esattezza 329 i tifosi rossoblu nel settore ospiti.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
PRIMO TEMPO
Le squadre stanno facendo il loro ingresso in campo: coreografia della curva bergamasca e grandi applausi per Ilicic, tornato fra i convocati. Si fa sentire anche la curva rossoblu, dove si sono assiepati almeno duecento tifosi. Il Genoa, che come unico cambio rispetto alle prospettive della vigilia inserisce Migliore al posto di Laxalt, attaccherà da destra verso sinistra. Partita la gara col pallone fra i piedi dei calciatori dell’Atalanta. Ballardini già senza giacca.
Ci prova fin da subito la squadra padrone di casa a mettere pressione al Genoa lavorando sull’esterno destro: rossoblu bravi a contenere. La formazione orobica cerca di gestire il possesso giostrando soprattuto coi tre centrali di difesa e cercando Cristante, sulla destra, e Gomez sulla sinistra quando si abbassano. Barrow ad agire nel mezzo. Lapadula il punto di riferimento per i lanci lunghi dei rossoblu, anche se avrà in Masiello, Toloi e Caldara tre brutti clienti.
Al minuto 4′ su cross dalla destra di Castagne ci prova di testa Gomez in inserimento ma senz colpire il pallone. Al quinto ci prova anche Freuler dal limite dell’area ma viene murato dalla schiena di Hiljemark.
Al 7′ di gioco grande azione del Genoa che senza fretta permette di mandare al tiro Medeiros di sinistro: Berisha attento devia in angolo, il primo della gara. Prima parata della gara per il portiere nerazzurro. Un minuto più tardi arriva anche il primo giallo della gara per Rossettini, che nel tentativo di contenere Barrow (lamentando anche una spinta) smanaccia in stile volley il pallone. Per Fabbri merita la sanzione.
Sono appena scoccati dici minuto di gioco quando Freuler da pochi metri non capitalizza la più grande occasione sin qui per la sua squadra cogliendo un passaggio deviato di Barrow: la sua girata di sinistro finisce alta. Genoa che sta però contenendo e, quando ne ha la possibilità. orchestrando buone trame di gioco sfruttando anche le discese in avanti di Biraschi.
Allo scoccare del quarto d’ora la gara si sblocca con la rete di Barrow, seconda in Serie A: la deviazione di testa di Cristante a centrocampo, su cui Zukanovic era uscito nel tentativo di anticipare, lancia in porta Barrow che recupera un paio di metri al già ammonito Rossettini, lo supera in velocità e, arrivato a tu per tu con Perin, scarica un potente destro che si insacca in diagonale alle spalle del capitano rossoblu. Atalanta avanti.
La partita si sblocca e il Genoa è chiamato a recuperare: ma l’Atalanta ha un Barrow in più da qualche giornata a questa parte e il giovane talento cresciuto nelle giovanili orobiche, capocannoniere del campionato Primavera, è l’elemento a creare maggiori problemi alla retroguardia genoana.
Al 21′ arriva il raddoppio dei padroni di casa: Zukanovic perde un pallone maldestro sulla trequarti e lo riconsegna a Cristante, che ha tutto il tutto di servire Gomez e poi gettarsi nello spazio arrivando in area e ricevendo un passaggio di ritorno che, di prima, recapiterà in fondo al sacco col sinistro. Difesa del Genoa poco attenta e reattiva, con Rossettini che ha tentato una disperata chiusura sul numero 4 nerazzurro ma senza esiti.
Il Genoa adesso entra in una fase di grande difficoltà, rischiando di subire il terzo gol da Toloi: c’è un doppio svantaggio da recuperare ma soprattutto serve maggiore attenzione nel contenere una manovra, quella atalantina, che viene mandata a memoria dai calciatori di Gasperini.
Passata mezz’ora di gioco. Nel Genoa vengono mandati a scaldare sia Pandev che Veloso. La formazione rossoblu da diversi minuti riesce a mantenere l’Atalanta distante dalla porta di Perin, tuttavia non ci sono occasioni pericolose per andare a colpire dalle parti di Berisha.
Tra gli “oooh” del pubblico locale per il pareggio del Bologna contro il Milan (annullato poi dal VAR, ndr), Lapadula viene pescato in fuorigioco prima di calciare ad incrociare col destro e mandare sul fondo. Siamo al minuto 40′ di questa gara: Atalanta che conduce sempre per 2 reti a zero. Al 42′ giallo per Castagne per un’entrata fallosa su Bertolacci che stava per ripartire.
Al 45′ una parata di Perin, la prima della sua gara nonostante le due reti subite, concede il primo angolo alla formazione di casa: il tiro era di Barrow. Fabbri fischierà prima della battuta dalla bandierina. Doppio vantaggio Atalanta a fine primo tempo.
SECONDO TEMPO
Nell’intervallo si scaldano Pandev e Veloso, pronti ad entrare ad inizio secondo tempo. Il centrocampista portoghese, in particolare, sveste la pettorina già a fine prima frazione. Nel Genoa escono Bessa e Migliore, ovvero sia una parte della catena di destra. Il modulo diventa, almeno a vederlo da fermo prima del fischio di Fabbri, un 4-3-1-2 con Pandev alle spalle di Lapadula e Medeiros. Modulo che in fase difensiva vede Lazovic abbassarsi come quarto di difesa a presidiare la zona che è di Gomez. Un po’ come chiuse la gara il Genoa all’Olimpico contro la Roma nel tentativo di recuperare la gara. E dopo meno di un minuto l’imbucata di Pandev per Lapadula, che per poco non aggancia il pallone, è ottima.
Sicuramente un Genoa che non ci sta quello entro in campo nel secondo tempo, che sta cercando di portare un maggior numero di uomini nella metà campo bergamasca. Le difficoltà nel recuperare un doppio passivo restano comunque moltissime.
Al 53′ cambi esauriti per il Genoa: Ballardini getta nella mischia anche Giuseppe Rossi togliendo Medeiros. Risponde Gasperini sostituendo Castagne per Hateboer sulla fascia di destra. Al 54′ primo angolo del secondo tempo per il Genoa dopo un tiro di Pandev. A deviare du testa la battuta di Hiljemark è Zukanovic: il pallone sfila sul fondo.
Gasperini ha scambiato Cristante per Gomez come posizione per cercare di rendere più difficile la vita a Lazovic, ad inizio secondo tempo arretrato da mister Ballardini. Al 58′ contropiede del Genoa con Bertolacci che vede nello spazio Lapadula, il cui tentativo generoso ma impreciso è quello di servire l’accorrente Giuseppe Rossi: intercetta il passaggio un attento Toloi. Era una grande occasione per il Grifone di accorciare le distanze. Intanto, appena scocca l’ora di gioco, Gasperini concede la standing ovation a Barrow, al quale subentra Ilicic. Adesso Gomez fa la punta centrale, mentre Ilicic si colloca alla sua destra.
Il Genoa fa collezione di calci d’angolo, anche quando al 62′ un rinvio di Perin manda in porta Lapadula: il suo sinistro viene leggermente deviato da Caldara, il cui recupero è provvidenziale per evitare che il pallone possa depositarsi in rete anziché sopra la traversa in una sorta di pallonetto. Genoa che resta propositivo ma senza modificare il tabellino. Al 65′ Perin si oppone a un destro di Ilicic e manda in rimessa laterale. Risponde trenta secondi più tardi Bertolacci ma la sua conclusione di sinistro termina fuori.
Al 70′ di gioco ammonito Freuler per gioco pericoloso in fase di duello aereo su Hiljemark. Tre minuti più tardi arriva il terzo gol dell’Atalanta con Ilicic. Un gol che nasce da un pallone perso ingenuamente da Bertolacci a centrocampo, da un successivo numero di Hateboer sulla destra e da un tiro a giro mancino del centrocampista sloveno che batte un incolpevole Perin. Il Genoa da qualche minuto si stava abbassando dopo aver cercato di rientrare in partita in maniera caparbia e ordinata.
Al 78′ miracolo di Perin in uscita per chiudere lo specchio a Gomez, tutto solo di fronte al capitano rossoblu. All’80esimo giallo per Caldara, diffidato,che toccando di mano al limite dell’area permette al Genoa di poter sfruttare una buona punizione. Punizione da cui Veloso si inventa una splendida traiettoria che si insacca alle spalle di Berisha: risultato sul 3-1. Genoa che si sblocca nei gol su calcio piazzato all’81esimo.
All’83esimo alto enorme occasione per il Genoa per riaprire clamorosamente una gara che solo apparentemente sembrava chiusa: il cross di Hiljemark trova a centro area tutto libero Pepito Rossi, che senza stoppare calcia di prima intenzione di sinistro. Potente la sua battuta ma larga di pochi centimetri. Il Grifone comunque non molla e continua a spingere. Mancano cinque minuti alla comunicazione del recupero.
Gasperini si copre e inserisce Palomino al posto di Cristante al minuto 86′. All’89esimo Fabbri concede rigore su un braccio alto di un calciatore orobico in area di rigore ma viene richiamato dal VAR, decidendo poi di non assegnare il tiro dagli undici metri. Il pallone lo aveva preso in mano Rossi, beffato come fu nella gara di Coppa Italia contro la Juventus. Saranno 3′ i minuti di recupero, ma non modificheranno il risultato finale: 3-1 a favore dell’Atalanta. Da segnalare la mancata stretta di mano
Di una partita persa nel primo tempo rimangono senza dubbio il primo gol su calcio piazzato del Genoa in stagione, siglato dal rientrante Veloso (al suo primo gol da quanto è tornato a vestire rossoblu). Buone sensazioni anche sul fronte modulo, perché il cambio nel secondo tempo da 3-5-2 a 4-3-3, come in parte annunciato anche nella conferenza stampa di ieri, ha portato il Genoa a creare moltissimi problemi all’Atalanta. Orobici che tengono il passo di Milan e Sampdoria, entrmbe vittoriose nel pomeriggio di Serie A. Genoa che dovrà ripartire dal secondo tempo visto a Bergamo.
A breve in contributi dagli spogliatoi