Una gara che si preannuncia ricca di spunti quella del “Ferraris”, che ha chiamato a raccolta il proprio pubblico con prezzi dimezzati in tutti i settori. Lo sarà non soltanto per il capitolo Pepito Rossi, ma anche per quello dell’ex Simeone e per l’atmosfera che avvolgerà la prima di Ballardini da tecnico riconfermato anche per la prossima stagione. E, ancora, sarà piena di curiosità per quanto concerne i numeri che la accompagnano, come ad esempio quello che vuole Veloso giocare la sua 100esima gara in maglia rossoblu.
Al Genoa di Ballardini, seconda migliore difesa interna casalinga dopo la Juventus dal ritorno del tecnico ravennate (8 gol) si contrapporrà infatti la squadra viola, ottava per punti fatti in trasferta, quarta per tiri in porta lontano dal “Franchi” e formazione ad aver sfruttato e concretizzato il maggior numero di calci di rigore fuori casa (5).
NOTIZIARIO
Il meteo “ballerino” che ha accompagnato tutta la settimana nel capoluogo ligure non accenna a placarsi in concomitanza della sfida del “Ferraris”. Clima ad ogni modo mite, con una temperatura intorno ai 23 gradi. Ai quesiti della vigilia, da Firenze, che domandavano a Pioli se temesse le condizioni del terreno di gioco del “Ferraris”, risponde oggi un manto erboso che appare in buone condizioni. Saranno 780 i tifosi della Fiorentina presenti nel settore ospiti. Tornando all’interno delle mura del Tempio, “7 Maggio 2013 – Torre Piloti, Porto di Genova. Per non dimenticare” è lo striscione che compare nei Distinti a memoria della tragedia accaduta esattamente cinque anni fa. In tribuna Izzo, Pedro Pereira, Migliore, Rigoni e Laxalt, precedentemente a Piazza Genoa per incontrare i tifosi e i ragazzi vincitori della Values Cup. “Giustizia per lo scudetto 24/25” quello che viene srotolato fra distinti e curva sud.
Oltre calciatori e presenze costanti da tutta la stagione, come la componente femminile della famiglia Preziosi, in tribuna sono presenti Giancarlo Antognoni, dirigente della Fiorentina; Gianluca Grassadonia, allenatore della Pro Vercelli ieri impegnata a Spezia. Non c’è il presidente Preziosi, o almeno non lo si avvista in tribuna d’onore assieme al resto della dirigenza rossoblu.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
PRIMO TEMPO
Pepito Rossi torna titolare dal primo minuto dopo quasi quattro anni: era il 18 maggio 2014 quando prese parte dall’inizio a Fiorentina-Torino (2-2). Lo affiancherà Iuri Medeiros nel tandem offensivo. Ma per descrivere l’assetto tattico giusto attendere che le squadre scendano in campo: mancano cinque minuti al fischio iniziale. Il “Ferraris” non è gremito nonostante i prezzi popolari: i paganti sono 10442. Nella parte alta della Gradinata Nord coreografia dei Figgi dö Zena.
La Fiorentina si dispone a quattro in difesa con Biraghi basso a sinistra e Chiesa a completare la catena. Benassi alle spalle di Saponara e Simeone in una sorta di 4-4-1-1. Il Genoa risponde col consueto assetto a tre con El Yamiq ad agire sul centrosinistra. Spolli torna centrale. Rossi prima punta e Medeiros a giocargli vicino.
Partita che comincia senza che le squadre si risparmino, col Genoa che cerca frequentemente Lazovic sulla corsia di sinistra. Passano cinque minuti senza grandi emozioni prima che la Fiorentina possa battere il suo primo corner dalla sinistra: Biraghi calcia, Veloso respinge di testa.
In questi primi minuti di gara è la Fiorentina a cercare di mantenere il pallino del gioco e Manganiello, il fischietto della sfida, fischia molto poco. Da notare come Bruno Gaspar, sulla destra, segua attentamente i movimenti di Lazovic abbassandosi ed alzandosi quando l’esterno serbo sale o arretra. Potrebbe essere uno dei duelli chiave della gara.
Al decimo di gioco secondo tiro dalla bandierina per la Fiorentina su chiusura di El Yamiq: la difesa rossoblu disimpegna. Il Grifone però sta faticando molto a inanellare due o tre passaggi di fila, complice anche un grande pressing viola. All’undicesimo tiro di Badelj dal limite dell’area che Perin respinge. Sugli sviluppi dell’azione Simeone verrà servito a centro area ma di testa, da pochi passi, non troverà il pallone.
Al minuto 13′ un lungo applauso accompagna la partita: Davide Astori viene ricordato col numero che ricorda quello che portava sulle proprie spalle. Continua intanto a faticare la formazione di casa, meno la Fiorentina che manovra e scambia frequentemente gli esterni quando attacca, specialmente Benassi e Chiesa. Per adesso il Genoa regge ma continua ad alleggerire il peso dell’attacco viola lanciando lungo su Giuseppe Rossi, che superato il quarto d’ora non è riuscito a gestire che qualche pallone.
Al 18′ ammonito Bertolacci per un’entrata su Pezzella. L’episodio avviene dopo la prima reale offensiva rossoblu con Lazovic che sfugge sulla sinistra e mette a rimorchio di sinistro per Medeiros, anticipato dalla difesa avversaria.
Al 22′ altra buona chance per il Genoa che in un break offensivo vede Hiljemark ribadire in area col destro dalla linea di fondo e cogliere la difesa viola impreparata: sul pallone si avventa Rossi di testa ma non inquadra lo specchio. L’azione era nata da un contrasto, ritenuto non fallo, di Rosi su Biraghi.
Al 28′ giallo per Badelj che ferma una ripartenza di Rossi arrestandone la corsa con una spinta. Sullo spiovente in area di Hiljemark è netta la deviazione di testa di Milenkovic, ma per il guardalinee non c’è calcio d’angolo a favore del Genoa. Prima mezz’ora che scorre via: un terzo di partita non troppo divertente al “Ferraris” anche se adesso è il Grifone a cercare di rendersi propositivo con maggiore frequenza nella metà campo viola.
Al 32′ ci prova con un sinistro potente, in controbalzo, il numero 3 viola Biraghi: pallone che sfila di pochissimo a lato. Altra occasione per la Fiorentina di portarsi avanti. Al minuto 34′ proverà a rispondere il Genoa con una punizione dal vertice sinistro dell’area di rigore: fallo conquistato da Rossi atterrato da Milenkovic. Sul pallone va Hiljemark col destro. La conclusione è diretta in porta ma Sportiello attento devia in angolo alla sua sinistra. Il Genoa si mantiene avanti.
Scoccato e superato il 40esimo di gioco, la partita si fa più movimentata con frequenti cambi di fronte. Bene Biraschi in diagonale su Chiesa per impedirgli di calciare a rete da dentro l’area di rigore.
Al 42′ vantaggio della Fiorentina con Benassi che ha tutto il tempo di inserirsi indisturbato alle spalle della difesa genoana e servito da Simeone in un uno-due non irresistibile – e prolungato nel tempo oltre che non letto dai difensori rossoblu – permette al centrocampista viola di portare avanti la sua squadra. Il gioco resterà fermo per un minuto, lo stesso tempo di recupero che verrà concesso, per un infortunio a Perin in occasione del gol. Manganiello manderà le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 1-0 a favore della Fiorentina.
SECONDO TEMPO
Nell’intervallo lungo riscaldamento per Goran Pandev, che rileva Rosi. La formazione del Genoa, che andato sotto ha cambiato, diventa un 4-3-1-2 coi tre centrocampisti che diventano Bertolacci, Veloso e Hiljemark e Lazovic che diventa l’esterno basso a sinistra. El Yamiq diventa il centrale di destra. L’altra novità del secondo tempo è che inizia anche a piovere sul “Ferraris”.
Al 49′ quarto angolo viola. Angolo sui cui sviluppa la Fiorentina rischia seriamente di andare sul raddoppio: brava la difesa genoana ad allontanare il pallone che transitava a centro area. Al 50esimo di gioco giallo per Bruno Gaspar che cintura Pandev involato verso l’area di rigore. Passano due minuti prima che anche Spolli finisca sul taccuino di Manganiello atterrando da dietro Chiesa che lo aveva tagliato fuori in velocità. Cresce intanto il volume della pioggia sullo stadio rossoblu. In Gradinata Nord spunta lo striscione “Balla…coi Grifoni!” unito a una serie di cori prima rivolti al tecnico, poi al presidente Preziosi.
In campo intanto scocca il decimo della ripresa, che è da poco passato quando Bessa viene richiamato per entrare. Sarà il secondo cambio rossoblu e rileverà al minuto 59′ Veloso. Esattamente all’ora di gioco sanzione disciplinare anche per Biraghi che atterra Pandev. Al 61′ Pioli decide di cambiare a sua volta e inserisce Dabo per Badelj. Al 62esimo altro giallo nelle file viola: ammonito Saponara. È il preludio alla rete del pareggio genoano con Pepito Rossi, che non esulta ma fa un cenno “ok” alla Gradinata Nord sfoggiando un ampio sorriso. In tribuna applaudono tutti, anche dirigenti di Fiorentina e addetti ai lavori della formazione avversaria. L’intero stadio esplode al gol del numero 49 rossoblu: pregevole l’azione tutta in verticale sull’asse Medeiros-Bessa, quest’ultimo autore dell’assist.
La partita si accende e la Fiorentina, che cambia Saponara inserendo Eysseric, anche coglie un palo clamoroso col neo entrato Dabo al 64esimo di gioco. Al 66′ standing ovation per Giuseppe Rossi, che viene sostituito lasciando spazio a Lapadula, che ci mette trenta secondi a segnare la sua sesta rete in campionato ribadendo in gol l’assist di Hiljemark. Uno-due tremendo del Grifone che adesso sorpassa la Fiorentina nel risultato.
E l’attaccante ex Pescara, perfetto emblema della risposta alla nostra domanda di ieri in conferenza sulla stratega che si sarebbe adottata oggi, sbaglia al 70′ da pochi passi al rete del 3-1. Passa poco più di un minuto e la partita vive un momenti chiave: Pandev viene espulso direttamente da Manganiello per un’entrata giudicata da rosso su Bruno Gaspar. Genoa che giocherà in inferiorità numerica per oltre un quarto d’ora.
Partita che adesso vive fasi concitate, con la Fiorentina che al 72′ sbaglia da pochissimi passi con Chiesa la rete del pareggio. Genoa chiamato a difendere un prezioso vantaggio conseguito in rimonta e col cambio di modulo, Fiorentina a trazione offensiva e porta a fare entrare anche Falcinelli.
Al 77′ arriva il pareggio viola dopo cinque minuti in apnea ed è firmato Eysseric, che al volo di destro da centro area insacca di potenza dopo una lunga serie di ribattute. La partita torna in parità, nettamente condizionata dall’inferiorità numerica. E passano altri tre minuti prima che la Fiorentina concretizzi in contro sorpasso con Dabo, all’80esimo, in un gol simile a quello valso il pareggio.
All’83esimo ancora scintille. Prima Chiesa viene ammonito per un fallo su Lapadula, poi Zukanovic espulso dalla panchina per aver protestato all’indirizzo dell’arbitro. Il Genoa, pur stanco e fra mille difficoltà, continua a provare a riportare in equilibrio una gara che aveva ribaltato. Il recupero prima del triplice fischio sarà di cinque minuti. Recupero che sarà prettamente a marca genoana con la formazione viola che appena può porta la sfera lontano dalla propria rea di rigore.
Partita che il Genoa aveva recuperato con un rapido uno-due di Rossi, che non segnava dal 18 maggio 2014 in Serie A, e Lapadula. Una partita che l’espulsione di Pandev ha compromesso, permettendo ad una Fiorentina rimasta sempre in partita di ribaltare a sua volta la sfida e conquistare tre punti d’oro per la corsa europea. Genoa che invece deve dire addio alle velleità di decimo posto alla luce del pareggio del Torino a Napoli incassando anche il record negativo di sconfitte casalinghe in una sola stagione.