Erano davvero moltissimi i tifosi, curiosi, amici e addetti ai lavori presenti questo pomeriggio sugli spalti del “Signorini” per assistere all’amichevole fra Genoa e CEIS Genova Sport, formazione di terza categoria allenata da Franco Bobba e composta interamente da ragazzi rifugiati e richiedenti asilo. Ragazzi che, appeso il loro passato al chiodo, hanno messo gli scarpini ai piedi e si sono messi a battagliare col Genoa, con quei calciatori che spesso hanno visto in televisione e che in molti casi sono loro idoli indiscussi.
“Abbiamo cercato di stare vicini a questi ragazzi rifugiati – ha spiegato mister Ballardini prima della gara – e ci siamo appassionati alle loro storie cercando di fare qualcosa di buono per loro. E per noi. L’obiettivo oggi era la solidarietà“.
Parole che si sono tradotte in campo, mentre alcuni calciatori rossoblu si allenavano a parte per recuperare dai rispettivi acciacchi, come Pedro Pereira al lavoro nella sabbia e Migliore a svolgere ripetute e allunghi col preparatore Pilati. Sul rettangolo di gioco due tempi da mezz’ora o poco più in cui il risultato è stato solo marginale: l’attenzione era per gli applausi ad ogni azione dei ragazzi del CEIS, supportati dal pubblico delle grandi occasioni. A bordo campo non solo Ballardini e Perinetti, ma tutto il resto della formazione rossoblu ad assistere alla gara con attenzione.
Due squadre differenti quelle scese in campo fra primo e secondo tempo, chiusi entrambi con sei reti rossoblu. Le due marcature del CEIS Genova Sport, per il 12-2 finale, arriveranno tutte nella seconda frazione di gioco. Da segnalare a bordo campo la presenza di Claudio Onofri.