Home Genoa Inside Benevento-Genoa, rossoblu chiudono come quarta difesa in trasferta. Ballardini porta equilibrio

Benevento-Genoa, rossoblu chiudono come quarta difesa in trasferta. Ballardini porta equilibrio

Nonostante la difesa, quello rossoblu è peggiore attacco in trasferta con sole 10 reti segnate

Tempo di primi bilanci in casa rossoblu dopo la sconfitta di Benevento, che si porta dietro alcuni spunti che andremo ad approfondire. Si cominci però col dire che si è trattato dell’ultima trasferta della stagione per il Grifone in un campionato a lungo travagliato che ha visto costruire una buona metà della salvezza proprio lontano dal “Ferraris”. Il ritmo altalenante che ha segnato tutta la stagione rossoblu è evidente nei numeri che inquadrano il ritmo del Genoa lontano dalla Liguria: quarta migliore difesa da trasferta assieme ai campioni d’Italia della Juventus (16 gol) e contemporaneamente – senza possibilità di migliorare questo dato – peggiore attacco con sole dieci reti segnate (e tantissime non concretizzate). Si parla di un primato negativo che il Genoa condivide proprio col Benevento.

I sanniti sono stati solo l’ultima squadra ad essersi imposta sul Genoa fuori casa dopo una partita estremamente equilibrata nel primo tempo, caratterizzata da un netto predominio nel possesso pallone da parte degli uomini di De Zerbi (64% contro 36%) e da qualche chance in più a favore dei padroni di casa, e particolarmente combattuta nel secondo, col Genoa che ha sprecato 4/5 colossali occasioni da gol trovando in Puggioni e nel VAR due avversari di prim’ordineCosa rimane oltre la diciottesima sconfitta stagionale del Grifone? Rimangono probabilmente gli “esami” visti durante la gara. A partire da quello di Omeonga, inventato esterno di sinistra in un centrocampo in emergenza sino ad arrivare a quello di Hiljemark, che nel corso della gara ha ricoperto molto più una posizione da incursore vicino alle due punte Medeiros e Lapadula (poi Rossi e Lapadula nel secondo tempo, ndr). E confermano quanto visto dal “Vigorito” anche i dati forniti da chi legge le partite in chiave statistica.

La posizione di Hiljemark non è stata la solita, ovvero sia quella di mezzala destra. Il numero 88 rossoblu agiva più avanzato presidiando da vicino l’uomo forse più pericoloso del centrocampo giallorosso, quel Sandro che ha rappresentato il fiore all’occhiello del mercato di riparazione del club campano. Quello stesso Sandro che, non a caso, era stato individuato come il recupera-palloni per eccellenza della formazione allenata da De Zerbi: caratteristica che non ha mancato di far vedere anche contro il Genoa. Basta prendere in mano i dati relativi alla gara precedente contro la Fiorentina per vedere il cambio e lo spostamento del centrocampista svedese, che ha diviso compiti di marcatura a compiti d’inserimento e finalizzazione potendo contare alle sue spalle su una mediana più stretta composta da Cofie e Bertolacci:

Ultima nota sui numeri di mister Ballardini, che in un mantra ricorrente ha cercato di blindare la difesa non appena arrivato assicurando al Genoa una salvezza più tranquilla del previsto. Il gol subito a Benevento, il 41° stagionale, assicura comunque al Grifone la sesta difesa del campionato. In altre parole, la formazione rossoblu ha concesso gol in egual misura a Fiorentina e Milan, che si affronteranno nell’ultimo turno di campionato per giocarsi l’una le ultime e risicate chance di Europa, la seconda per difendere il sesto posto. Con una difesa così, numericamente parlando, il trend sarebbe potuto essere quello di una squadra in lotta almeno per il tanto vituperato e sgradito settimo posto. Più che altro è mancata in svariate occasioni la chiarezza sotto porta: qualche gol in più avrebbe con ogni probabilità fatto valere al Genoa non solo una veste migliore che non quella di 17° attacco di questa Serie A, ma probabilmente anche qualche posizione in più. La presenza di mister Ballardini, ancor più aggiornando i numeri, detta equilibrio: in termini numerici 76 sono sia le reti segnate, sia quelle subite da quando siede sulla panchina rossoblu con 1,08 reti a partita. Passata una stagione (in trasferta) se ne farà un’altra.

I NUMERI DEL GENOA (aggiornati alla 37° giornata)

  • GOL FATTI: 32 (17° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI IN CASA: 22 (14° attacco della Serie A)
  • GOL FATTI FUORI CASA: 10 (20° attacco della Serie A)
  • GOL SUBITI: 41 (6° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI IN CASA: 25 (13° difesa della Serie A)
  • GOL SUBITI FUORI CASA: 16 (4° difesa della Serie A)
  • RIGORI A FAVORE: 4
  • RIGORI CONTRO: 4
  • VITTORIE: 11
  • PAREGGI: 8
  • SCONFITTE: 18

I NUMERI DI BALLARDINI DA TECNICO DEL GENOA (aggiornati alla 37° giornata)

  • PARTITE TOTALI: 70 (74*)
  • VITTORIE: 25 (35,7%)
  • PAREGGI: 21 (30%)
  • SCONFITTE: 24 (34,3%)
  • GARE A PUNTI: 46
  • % GARE A PUNTI: 65,7%
  • GOL FATTI: 76
  • GOL FATTI/partita: 1,08
  • GOL SUBITI: 76
  • GOL SUBITI/partita: 1,08
  • CLEAN SHEET: 27 (38,5%)

*dato che tiene conto anche delle partite disputate nelle coppe nazionali ed europee