Il tipico allenamento del martedì, alla ripresa, fra esercitazioni a tema e partitella finale. Anche oggi, nell’ultima seduta porte aperte della stagione, il Genoa di mister Ballardini ha lavorato sul proprio spartito recuperando qualche nota mancante da settimane: ad esempio quelle di Rigoni, in campo per tutto l’allenamento, e Pedro Pereira, chiamato in causa nel riscaldamento ma non nella partitella finale.
A lavorare a parte di fronte a un centinaio di tifosi sono stati invece Landre, Laxalt, Taarabt e Bessa, tutti impegnati in lavori di corsa, allunghi e resistenza per provare a recuperare in vista della gara col Torino. Una gara, l’ultima casalinga, che potrebbe non avere tra i protagonisti Spolli, Migliore, Lazovic e Rosi, i quattro calciatori che oggi non hanno preso parte all’allenamento. Diverso il capitolo su Hiljemark, non visto in campo: il centrocampista svedese, fresco di convocazione al Mondiale russo, ha semplicemente tirato il fiato dopo mesi di costante presenza nel centrocampo rossoblu e desidera in qualche modo non tirare troppo la corda in vista della Coppa del Mondo.
Per il resto del gruppo, 29 calciatori compresi quattro Primavera (Trabacca, Oprut, Zanimacchi e Pieiras, ndr), un riscaldamento a secco a cui ha fatto seguito un lungo esercizio a tema con due squadre da dieci (senza portieri) con l’obiettivo di gestire il possesso pallone con tocchi a chiamata e possibilità di concludere in porte di dimensioni ridotte posizionate ai vertici del campo, sui 40 metri. Al termine, partitella a tocco libero undici contro undici coi portieri. La spuntano i gialli di capitan Perin, con alcune reti di pregevole fattura da ambo le parti firmate Veloso e Pepito Rossi. Domani ranghi serrati per mettere nel mirino l’ultima fatica del campionato.
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