La vetrina è della Juventus che vince il settimo scudetto consecutivo, quattro con Allegri. Vince lo scudetto nel campo di casa, l’Olimpico di Roma, facendo la doppietta dopo la Coppa Italia. Dello scudetto bianconero se ne parlerà a fine campionato. Roma-Juve un bel biscotto con un punto per uno che ha fatto bene a tutti. Giallorossi in Champions matematicamente.
Per festeggiare le sette meraviglie bianconere cambiato anche il calendario dell’ultima giornata. Juventus al sabato per festeggiare più a lungo e Genoa-Torino alla domenica. Ennesima non buona figura di Lega e FIGC con lo spostamento della partita sotto la pressione delle TV.
Eccetto per lo scudetto, sarà fino all’ultimo respiro il campionato 2017/2018. Nessuno se lo aspettava. La Champions per l’ultimo posto utile, il quarto che porterà direttamente – grazie alle nuove regole Uefa – all’accesso diretto ai gironi di Champions eliminando lo sgocciolìo dei preliminari. Obbligo che le squadre italiane hanno sempre mal digerito nche se il campionato finisce domenica prossima e la preparazione inizierà fra 50 giorni. Gli anticipi di preparazione hanno sempre avuto ripercussioni sull’annata calcistica da giocare.
Il quarto posto se lo giocheranno Lazio e Inter domenica sera all’Olimpico con i biancocelesti ai minimi termini fisicamente e con l’Inter al fallimento avendo perso in casa contro il Sassuolo. L’Inter ha speranze di Champions grazie a Zenga. I nerazzurri potrebbero mettere in difficoltà la Lazio perché non penseranno, come contro i sassolesi, di aver vinto prima di giocare. Laziali in vantaggio perché giocheranno su due risultati: pareggio o vittoria.
Anche per il sesto e settimo posto in Europa League all’ultimo alito tra Milan e Atalanta. Lo scontro diretto finito in parità 1 a 1 ha soddisfatto tutti. Pareggio che manda sicuramente il Diavolo in Europa League e la Dea quasi avendo la differenza reti favorevole nei confronti della Fiorentina. A Gasperini, a Maggio, piace anche il settimo posto. Il compito non sarà facile per entrambe le squadre domenica alle ore 18. I bergamaschi vanno sull’isola sarda a giocare contro un Cagliari che dopo il colpaccio di Firenze è ancora in pericolo se Crotone e Spal battessero Napoli e Sampdoria, mentre Gattuso per essere sicuro di non andare ai preliminari di Europa League e giocarli il 26 luglio dovrà battere al Meazza la Fiorentina e anche Gigio Donnarumma.
Per non retrocedere alla penultima giornata respirano meglio Cagliari, Chievo e Udinese con i tre colpi in trasferta in casa di Fiorentina, Bologna e Hellas Verona. Visto il calendario dell’ultima giornata i favoriti sono il Chievo, che giocherà tra le mura amiche con il Benevento (occhio alle streghe) e l’Udinese al Friuli contro il Bologna. Se la classifica non avrà scossoni con risultati positivi anche di Spal e Crotone retrocederebbero i calabresi per lo svantaggio negli scontri diretti con gli estensi.
LE PARTITE DELLA PENULTIMA GIORNATA
Benevento-Genoa 1-0. Tutto concordato, non dal Genoa: festeggiare l’addio alla Serie A delle streghe. Commovente il congedo finale dei sanniti con il sottofondo dei Queen, “The Show Must Go on”. Una retrocessione a testa alta per il Benevento, una retrocessione a testa bassa per la classe arbitrale dopo l’ennesimo furto di arbitro e VAR nei confronti del Genoa.
Inter-Sassuolo 1-2. Perde il Biscione in casa contro il Sassol. Troppa sufficienza per gli uomini di Spalletti, tutti all’attacco convinti di fare gol subito. Iachini e compagni hanno goduto nelle ripartenze al galoppo sul terreno del Meazza pensando di essere sulla pista dell’Ippodromo vicino.
Crotone-Lazio 2-2. Zenga salva l’Inter ma non il Crotone. Punti e rimpianti divisi tra le due squadre. Entrambi falliscono il match point e tutto si deciderà per entrambe all’ultima giornata.
Bologna-Chievo 1-2. Colpo grosso di Giaccherini – gol al volo di sinistro mondiale non europeo – e Inglese. I clivensi ribaltano non solo il risultato ma anche il Bologna di Donadoni, solamente 15 punti nel girone di ritorno. Seconda vittoria consecutiva in panchina per il neofita D’Anna. Era tutta colpa di Maran se il Chievo retrocedeva? Ci deve pensare Campedelli prima di regalare un altro Pandoro agli over 30 in rosa.
Atalanta-Milan 1-1. Pareggio sotto il diluvio. Risultato giusto. Anche in 10 contro 10 la Dea ha sprecato molto. Il Diavolo nuovamente punito dalla papera di Donnarumma e le sue mani a saponetta. Dall’altare alla polvere il Gigio, i tifosi rifiutano la sua maglietta a fine gara. Gattuso ci pensa e domenica prossima potrebbe travestire Gigio con il fratello in panchina. Guai perdere il sesto posto per un’altra papera del portiere. Gasperini-Pairetto: bisogna stare con Gasperini. L’arbitro di Nichelino non ha ancora capito perché arbitra in Serie A…
Hellas-Verona Udinese 0-1. Ci voleva Pecchia per far vincere Tudor e l’Udinese dopo 14 gare senza successi.
Fiorentina-Cagliari 0-1. Pavoletti-gol. Rete pesante per la salvezza sarda visti i risultati della giornata. La partita iniziata nel nome di Astori è finita in rissa. Fiorentina fuori dall’Europa.
Sampdoria-Napoli 0-2. Per fare il record Sarri si è dovuto affidare alla panchina, gol di Milik. La differenza tra Sarri e Allegri sono le idee e la gestione del gruppo. La Samp perde la partita ma anche la faccia per i cori offensivi. Gara sospesa: ci è voluto Ferrero in campo per farla riprendere. Viperetta non digerito da tutti i tifosi viste le fotografie sui quotidiani sportivi. Napoli offeso e schernito perché gemellato con il Genoa, non perché è a sud di Roma? È sempre derby sotto la Lanterna. Aveva iniziato Puggioni con le parole dopo le parate anti-Grifo nel Sannio, ha continuato la Sud. Derby è la fortuna di Genova, senza dove andrebbe a finire il calci genovese?
A Benevento si è festeggiata la retrocessione. In Germania l’Amburgo retrocede ed in campo la gara finisce con la Polizia, anche a cavallo, a causa dei disordini scoppiati nelle tribune. Tutto il mondo è paese. Se fosse successo al contrario copiando da Wiki qualcuno avrebbe scritto: “l’umanità ha molto in comune; siamo in fondo molto simili negli istinti e nei cinque sensi, le differenze derivano dall’ ambiente e dall’educazione ricevuta”. Grazie alle streghe un’altra volta nel calcio l’Italia batte la Germania.
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Ieri è arrivato Roberto Mancini dalla Russia e subito al primo respiro ha firmato il contratto che lo lega alla Nazionale azzurra. Costacurta e la FIGC lo presenteranno oggi alle 12 a Coverciano. Mancini, già con le idee chiare, diramerà le date ma non i nomi delle convocazioni per le prossime amichevoli di fine maggio, spiegherà le motivazioni della sua scelta, anomala nel mondo del calcio a livello di allenatori e calciatori per uno che sulla carta rinuncia a milioni di euro.
Mancini per allenare gli Azzurri lascia tutto in Russia, anche la buonuscita. L’arrivo di Mancini in azzurro aveva già scatenato commenti. Allegri prima della vincita dello scudetto ha detto: “Mancini ha fatto bene in Italia e all’estero, ma l’allenatore della Nazionale da solo non può risolvere tutti i problemi”. Allegri ha parlato di tutti i problemi che attagliano il calcio italiano dimenticandosene uno non da poco: la Juventus ha vinto la Coppa Italia 2018, non la Champions, con due italiani sul terreno di gioco.
Mancini che rinuncia a due mensilità da 500mila euro l’una ed al contratto di 12 milioni netti fino al 2020, è consapevole che non avrà più a disposizione top calciatori come nelle squadre di club che ha allenato? La speranza di tutti è si e che sia pronto a risollevare l’azzurro, dopo la fine del campionato 2017/2018 non si capisce come farà considerato i pochi calciatori nostrani utilizzati non solo nei top club.
E’ coraggioso, è bello che un cinquantenne desideri la panchina azzurra. E’ consapevole che non potrà fare peggio di chi l’ha preceduto. Nella sua sete di avventura per avere risultati dovrà essere più bravo a cambiare le regole del calcio fuori dai prati verdi, sperando che le promesse di Costacurta e compagnia siano mantenute. Mancini, per adesso 007 dalla Russia con amore, per riuscire nell”operazione dovrà essere consapevole di non essere James Bond e di avere di fronte la Spectre del calcio italiano.