Comincia con un lungo elenco di numeri sulla carriera in Serie A scandagliato dal presidente bianconero Andrea Agnelli la conferenza stampa che ha portato all’annuncio sul futuro di Gianluigi Buffon. La prima notizia che trapela prima che prenda la parola Buffon, sottolineata dal presidente della Juventus, è che i pali della porta bianconera saranno difesi la prossima stagione da Wojcech Szczesny, che viene in qualche modo nominato titolare dopo quello che sarà l’addio di Buffon.
“Valori dell’onestà, della lealtà e della lotta all’ipocrisia mi hanno legato in tutto ad Andrea Agnelli, così come alla società e a quel Giorgio Chiellini che rileverà giustamente i gradi di capitano. Questa è una giornata sicuramente particolare per me, ricca di emozioni: ci arrivo con tanta serenità e appagamento. Questi sentimenti sono figli di un percorso straordinario e bellissimo che ho avuto la fortuna di poter condividere con tante persone che mi hanno voluto bene. Questo bene l’ho percepito, giorno dopo giorno, e per questo bene ho lottato e cercato di fare del mio meglio. Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus e credo sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura. Finirla con altre due vittorie veramente importanti, con la vicinanza e l’accompagnamento di Agnelli e del popolo juventino”.
“La mia paure era arrivare alla fine della mia avventura da sopporto, da giocatore che avesse fuso il motore. Posso dire che così non è e sono orgoglioso di aver potuto esprimere, sino a 40 anni, prestazioni all’altezza del mio nome e di quello della Juventus. Il mio è un saluto sereno perché non è scontato per uno sportivo essere così longevo e contemporaneamente performante. Ringrazio la famiglia Juventus: credo che questa società abbia preso nel 2001 un talento straordinario. Ma se questo talento si è tramutato in campione, la Juventus ha fatto sì che ciò accadesse. Qui ho fatto un ulteriore step arrivando alla consacrazione”.
“Il mio futuro? Sabato giocherò una partita ed è l’unica cosa certa che so adesso. Fino a quindici giorni fa era acclaratamente risaputo che avrei smesso di giocare: adesso penso che sono arrivate delle proposte e delle sfide stimolanti, sia in campo che fuori. La più importante fuori dal campo me l’ha fatta pervenire Agnelli. La prossima settimana prenderò la decisione definitiva, certa, quella che mi porterà a seguire ciò che urlano la mia indole e la mia natura. Permanenza in Italia? Tassativamente no. Magari avevo pensato ad un ritorno al Parma o al Genoa. Ma erano sogni da bambino“.
“Futuro in Nazionale? A suo tempo avevo detto che se Buffon era diventato un problema, non oso pensare cosa possa esserlo tre mesi dopo, poi sei mesi dopo e un anno dopo: credo che diventerebbe una cosa estremamente complicata da gestire, qualcosa dal quale mi tengo veramente lontano perché penso di non meritarlo. Poi penso che la Nazionale abbia giovani portieri importanti. Il 4 giugno per Italia-Olanda non ci sarò. Non ho bisogno di altri attestati di stima”.