Un Mattia Perin visibilmente commosso si è presentato in sala stampa al termine di quella che potrebbe essere stata la sua ultima partita al Ferraris con la maglia del Genoa. Queste le dichiarazioni del capitano rossoblù, che ha tenuto a precisare come terrebbe la fascia qualora un suo passaggio ad una squadra più blasonata non dovesse concretizzarsi.
“Ci sono probabilità che vada via, non è ancora così scontato come tutti credono. Dopo tanti anni di rispetto ed amore con la tifoseria non mi sembrava corretto andarmene senza salutare. Questa è stata una partita strana, pensavo e contavo di vincerla ma siamo arrivati davvero cotti alla fine. Mi dispiace. Criscito capitano? Se dovessi rimanere sarei sempre io. Ho fatto un percorso di crescita qui a Genova, perché sono nato e cresciuto qui. Anche mia figlia è nata qui e un giorno dovrò spiegarle il perché. Tutti i giorni ho imparato qualcosa, ogni giocatore che sia passato da qui mi ha insegnato qualcosa e spero di aver insegnato a mia volta ad altri ragazzi più giovani. Mi hanno lasciato veramente tanto anche quelli che non stanno dietro le quinte: se sono un ragazzo meno guascone e più maturo è anche grazie a loro”.
“Avrei voluto fare un’altra stagione come quella in cui siamo arrivati sesti ma ogni anno c’è una vittoria: quest’anno era una salvezza, lascio con l’ultimo rammarico di non aver vinto oggi ma porto nel cuore tante cose belle. Sono una persona molto competitiva e spero di poter mettere in difficoltà anche Mancini per conquistarmi questa maglia. Tanti gol fatti e tanti gol evitati, ci sono state talmente tante partite che non saprei ricordarmene una in particolare. Dalla Primavera ad oggi ne ho fatte veramente tante. Alessandro Russo sta facendo grandi cose con la maglia della Nazionale: il settore giovanile è una forza della società, una fonte indispensabile. Spero che possa fare anche meglio di quanto ho fatto io”.