A margine della gara abbiamo raggiunto mister Luca Chiappino per commentare il successo sul Benevento del collega Bovienzo, sconfitta con una rete di Serpe, giusto sigillo ad una partita che aveva visto la formazione rossoblu colpire due pali e vanificare diverse occasioni da rete. Partita condizionata anche dal primo, vero caldo di stagione. Ecco cosa ha raccontato ai nostri microfoni il tecnico del Genoa Under 17.
Raccontaci la partita vista dal campo
“Era una partita che sapevamo difficile, contro una squadra che si difende molto bene, con tanti giocatori, e che riparte velocemente. Abbiamo cercato di muovere velocemente la palla e già nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni per andare in rete con due pali, parate del portiere e palloni che passavano davanti alla linea di porta. Ovviamente col passare dei minuti, fra caldo e squadre più lunghe, la gara è tornata più in equilibrio, anche se loro non hanno tirato verso la nostra porta. Come contro il Frosinone, abbiamo segnato a metà del secondo tempo cercando poi di gestire la partita e le energie”.
Avete colpito coi centimetri, con il vostro difensore centrale Serpe. Capacità di giocare vicini tra i reparti e sfruttare i centimetri sono punti di forza di questa squadra?
“Bisogna che i nostri ragazzi inizino a giocare un po’ più da “grandicelli”. Anche oggi la cosa importante era avere pazienza: muovere il pallone velocemente, far muovere loro da una parte all’altra del campo e non dare punti di riferimento, trovando poi il momento per sorprenderli. Infatti il gol è arrivato su una punizione giocata corta e un pallone messo bene dal fondo. Loro molto stretti e corti non ti davano modo di giocare molto: ma siamo stati bravi. La palla non la abbiamo allungata tanto, li abbiamo fatti uscire facendoci prendere un poi più alti in modo da creare più spazio dopo. E i ragazzi sono stati bravi perché hanno interpretato bene la gara”.
Adesso arriva una tra Roma ed Atalanta: raccontaci un po’ del possibile sorteggio, delle avversarie e di quali differenze potrebbe eventualmente portare il fatto che si giocherà andata e ritorno
“Le squadre che andremo ad affrontare sono fra le migliori d’Italia. L’Atalanta due anni fa con questa squadra ha vinto il titolo italiano, la Roma fra le prime quattro. Ma tutte le squadre oggi sono forti: siamo comunque fra le migliori otto. Se si vuole avere una minima aspirazione ad arrivare in fondo, bisogna affrontarle tutte e giocarsela alla pari. I nostri ragazzi devono imparare a giocarsela alla pari, andare a cercare di vincere le partite cercando di non lucrare sul risultato o sulla doppia sfida andata/ritorno. Avranno tempo per pensare a come gestire le situazioni fra una gara d’andata e una di ritorno. Per il sorteggio oggi aspettiamo il risultato fra Milan e Novara: passasse il Novara, giocheremmo con la Roma. Passasse il Milan, giocheremmo contro l’Atalanta”.
Mister Chiappino porta ancora una volta, anche quest’anno, la rappresentativa Under17 fra le migliori otto d’Italia. Un suo risultato ma anche di tutto il settore giovanile…
“Noi fortunatamente abbiamo un gruppo di lavoro consolidato, dal settore pre agonistico a quello agonistico. Dal settore pre agonistico ci arrivano gruppi formati, che giocano da tanti anni assieme e che hanno cultura del lavoro e senso d’appartenenza. Anche nel settore agonistico siamo un gruppo molto ampio fra le quattro categorie, che collabora molto al suo interno. Ogni categoria ha le sue prerogative e cerca di chiudere il cerchio. Io quest’anno ho cercato di portare avanti il lavoro fatto l’anno scorso con questo gruppo mettendo qualcosa in più dentro: l’anno prossimo chi andrà con la Primavera dovrà chiudere il cerchio e chiudere il percorso col settore giovanile. Da gennaio in avanti il mio compito è stato avvicinarmi al lavoro che andranno a fare nella categoria successiva”.
E non a caso oggi c’erano in tribuna sia Carlo Sabatini, tecnico della Primavera, sia Giorno Perinetti, che ha fatto un discorso alla squadra dopo la vittoria. Che segnale dà sentire la presenza esterna della società?
“Per i nostri ragazzi il senso d’appartenenza deve essere fondante: senza quello non si può fare nulla. Avere un direttore generale, un direttore sportivo che vengono a vedere le partite e stimolare i ragazzi a fare sempre meglio è importante per i nostri ragazzi che si rendono che la società li segue a 360 gradi e non si lavora a compartimenti stagni. Con tutte le problematiche che una società di Serie A ha da seguire, se trovano il tempo di sostenerci e confortarci vuol dire che siamo in una società dove si pensa la bene comune”.
Genoa, mister Chiappino commenta il successo sul Benevento – VIDEO