Oltre a mister Davide Ballardini, intervenuto alcuni giorni fa all’evento “Football Leader 2018”, questa mattina è intervenuto anche il designatore arbitrale della Serie A Nicola Rizzoli, invitato all’Università “Federico II” e seguito dalla platea anche dal presidente partenopeo Aurelio De Laurentis, che non si è risparmiato nell’incalzare la classe arbitrale e l’utilizzo del VAR. Rizzoli ha tracciato un bilancio complessivo della tecnologia applicata al mondo del pallone italiano. Queste sono state le sue parole.
“Il bilancio è buono e positivo e soprattutto ci sono margini di miglioramento in questa tecnologia, cosa che faremo sicuramente l’anno prossimo. Non dobbiamo eliminare le polemiche, anche perché queste fanno parte della cultura italiana e dello sport in sé. Tutti siamo un po’ tifosi, allenatori o arbitri. L’obiettivo è più che altro quello di eliminare gli errori. Siamo partiti da zero e in questa stagione dovevamo fare esperienza, malgrado il lavoro fatto l’estate scorsa per partire pronti vi sia stato. Fare esperienza era necessario. Cambiamenti? Adesso sono difficili: adesso che siamo a fine stagione facciamo un bilancio. Poi le richieste saranno rivolte all’Ifab e alla FIFA. Vedremo cosa rispondono”.
“Nessuno pensa di poter cominciare da zero e poter fare tutte le scelte giuste. Il protocollo si può pensare di cambiarlo e in tal senso qualche considerazione l’abbiamo fatta. Ma ripeto che il protocollo viene cambiato dall’Ifab e dalla FIFA, non da noi. Consentire agli allenatori di chiamare il VAR? L’ipotesi c’è, ma va detta una cosa: se diamo agli allenatori una, due, tre opportunità di fare una chiamata è quasi superfluo perché tutte le situazioni da protocollo vengonongià verificate. L’anno scorso, ad esempio, sono state vagliate quasi 3000 situazioni da “silent check”. Non avrebbe molto senso come cambiamento, ma verrà tenuto in considerazione. Interviste agli arbitri dopo le partite? Il regolamento non credo lo permetterebbe”.
“Da migliorare ci sono le uniformità d’interpretazione e d’intervento. C’è un’asticella da regolare sulle situazioni chiare dove il VAR deve intervenire e quelle dove, in realtà, c’è interpretazione. Quelle situazioni in cui l’uno e l’altro si rimane con un’idea o con un’altra. Dobbiamo piuttosto eliminare i chiari errori, quelli ovvi a tutti: su questo dobbiamo migliorare”.
“De Laurentis dice che gli arbitri dovrebbero avere meno peso politico? Questo è un problema politico. Io sono un tecnico e il mio ruolo è quello di insegnare ai giovani e mandarli in campo nelle condizioni migliori per arbitrare le partite. La domanda è magari corretta, ma rivolta alla persona sbagliata“.