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Continua il digiuno coi Bleus: l’Italia degli esperimenti sconfitta a Nizza

Andava in scena allo stadio “Allianz Riviera” di Nizza il 39° scontro diretto fra Italia e Francia, gara mai banale. Un’amichevole, arbitrata dal fischietto inglese Anthony Taylor, ma con tante storie a scendere in campo e, addirittura, un triplo esordio in Nazionale maggiore per Berardi, Mandragora e Caldara. Si trattava della terza sfida giocata nella città francese dopo le amichevoli contro Austria (20 agosto 2008), con la quale si pareggiò 2-2, e Uruguay (7 giugno 2017), gara finita 3-0 a favore degli Azzurri.

LE FORMAZIONI UFFICIALI – L’Italia si presenta con Bonucci capitano anziché Balotelli, che aveva alimentato le suggestioni della vigilia con una virtuale fascia al braccio. Quello di mister Mancini è un schieramento che prevede Sirigu in porta; De Sciglio, Bonucci, Caldara e D’Ambrosio in difesa; Pellegrini e Jorginho, come contro l’Arabia Saudita, a completare il centrocampo assieme al bianconero Mandragora (prima sul centrosinistra, poi sul centrodestra di centrocampo); in attacco Berardi e Chiesa, l’uno a destra e l’altro a sinistra, supportano l’unica punta Balotelli. La Francia risponde con un modulo simile, ma un perno davanti alla difesa che risponde al nome di Kantè. La difesa è presidiata, partendo da destra, da Pavard, Rami, Umtiti e Hernandez. Il centrocampo prevede Tolisso sul centrodestra, Pobga sul centrosinistra e Kantè al centro. Mbappè, Griezmann e Dembelè compongono il tridente offensivo.

LA PARTITA – Nel primo tempo va in scena una gara che propone l’inerzia a favore della Francia, squadra che in attacco schiera una formazione da 175 gol in carriera con le squadre di club, 198 considerando anche le reti in nazionale (e 200 dopo la vittoria di questa sera, ndr). L’Italia gioca a sprazzi, perde frequentemente il possesso del pallone e passa in pochissimi giri d’orologio sotto. Al 7′ di gioco infatti apre le marcature Umtiti, che raccoglie una respinta di Sirigu che aveva salvato precedentemente su Mbappè.

Replicano i galletti al 29′ con Antoine Griezmann, che realizza un rigore generoso concesso alla Francia per un fallo di Mandragora su Hernandez, motorino sulla fascia di destra.

L’Italia non molla malgrado il clima dello stadio di Nizza che già inscena una “ola” e al 35′ accorcia le distanze con un prepotente tap-in di Bonucci su ribattuta di Lloris, che la barriera la piazza per intero sul secondo palo ma che su quello di sua competenza non trattiene il potente tiro del centravanti azzurro Balotelli.

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Al duplice fischio va in svantaggio la Nazionale azzurra, ma al rientro in campo basta una manciata di minuti per vedere gli Azzurri collezionare diverse occasioni da rete, in particolare con un tiro di Chiesa deviato in corner da Lloris. La Francia risponde con la traversa colpita da Dembelè, che fa il paio col palo nel primo tempo di Kantè.

Vaneggia la Francia, insiste con minore concretezza l’Italia. E allo scoccare del 63′, dopo un errore in fase di costruzione fra D’Ambrosio e Jorginho, un contropiede rifinito alla perfezione da Dembelè porta la Francia sul 3-1.

Mancini prova a cambiare e sostituisce Pellegrini per Cristante prima di affidarsi anche all’esperienza di Insigne e Florenzi. La partita è però avviata verso il successo della Francia, meno rotondo grazie ai guantoni di Sirigu e per alcuni errori sotto porta della Nazionale di Mancini. La vittoria matura quindi su un’Italia che, in un vasto programma di esordi, cambi e prove tattiche, ha dimostrato di dover fare ancora molto per raggiungere il livello dell’attuale Francia. Vittoria coi galletti che manca da oltre dieci anni. Adesso arriva l’ultima amichevole contro un’altra nobile decaduta, l’Olanda: gara in programma il prossimo 4 giugno a Torino, nella casa della Juventus. Giocherà Perin dal primo minuto?

“Perdere non fa mai piacere, ma in questo momento c’è una notevole differenza fra Italia e Francia – commenta a caldo il c.t Mancini – I miei giocatori sono stati bravi. Ho visto molta personalità negli esordienti. Sono contento della personalità dei ragazzi. Corretto dire che sono superiori in tutto e per tutto? Sí, l’hanno dimostrato anche in campo. Ma sono sconfitte che fanno esperienza”. Il capitano della Nazionale, Bonucci, commenta invece distogliendo l’attenzione dal solo capitolo Balotelli. “Parlando sempre di lui gli mettiamo troppe pressioni. Mario fa quello che deve fare. La Nazionale è di tutti, non solo di Mario”.

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