Il Genoa continua a lavorare per tentare una nuova sfida alla Serie A. Ogni anno è sempre più difficile e il prossimo campionato ancora di più, con le promozioni ad oggi di un Empoli che non avrà mai nulla da perdere e del Parma, dove i tifosi chiedono ai facoltosi imprenditori locali di mettere mano al portafoglio e non stare a guardare come è successo durante l’ultimo fallimento.
Il Genoa non giocherà e non potrà vincere tutte le gare, ma cercherà di avere un approccio differente rispetto a quello passato. Ballardini non parte da zero, in testa non avrà solamente la salvezza ma per forma mentis riferendosi alla sua maniacale ricerca dell’equilibrio tattico, all’attenzione alle marcature preventive lavorando ancora di più sui calci piazzati a favore e contro cercherà al di là dei numeri tattici le due fasi di gioco bilanciate.
Tutto questo ragionare sfocia poi nelle operazioni di mercato che dovranno essere collegate alle strategie del tecnico. Il lavoro dopo la fine del campionato sarà stato quello di scegliere una base della rosa attuale. Potrebbe non essere vasta ma per vari motivi uno zoccolo deve rimanere. Si sta lavorando sui difetti e i pregi dello scorso campionato e la prima preoccupazione di Ballardini non sarà il modulo con cui schiererà il Vecchio Balordo. E’ un duttile, cercherà di mettere in campo quello che gli passerà con il suo placet, altrimenti sarebbe quello che rischia di più, il convento rossoblu.
La prima decisione se giocare con la difesa a tre o quattro. Giocare a quattro vicino a Spolli occorre un centrale di struttura. Con l’arrivo probabile ad oggi di Lisandro Lopez -domani è un altro giorno con il mercato di Preziosi – difensore di altezza e peso, si può provare a giocare in una difesa a quattro con Criscito a sinistra e affinché la ciambella esca con il buco sulla corsia di destra occorrerà un esterno veloce se usciranno Biraschi o Izzo. Giocare a tre non dovrebbe essere un problema, sempre, ad oggi.
Partendo dalla difesa a 4 calciatori il modulo potrebbe essere il 4 3 3, il sistema più equilibrato per la presenza di un numero pressoché uguale di giocatori nelle tre zone in cui si divide il campo con i difensori a zona. Ai difensori laterali il compito di proiettarsi spesso in avanti ai due centrali poca libertà di movimento, al centrocampo occorre un play con spiccate capacità di regia e di struttura fisica buona (quello che sta cercando il Grifone), l’attacco composto da due ali che operano in particolare lungo le fasce laterali dotate di buon dribbling per creare superiorità numerica e un centravanti in grado di creare più gioco che stazionare nei 16 metri avversari o sul filo del fuorigioco.
L’operazione 4 3 3 non è facile per nessuna squadra e generalmente riesce quando davanti ai giocatori veloci e di qualità, vedi il Liverpool e l’ultima Francia.
Al Genoa per adesso mancano i due esterni veloci e Lapadula (se sarà lui la prima punta) a giocare in quella formula tattica non appare a suo agio. Il calciomercato del Vecchio Balordo sembra indirizzato ad una vecchia strategia del Balla, 4 3 1 2 o 3 4 1 2, formula che lanciato Cossu a Cagliari e Simplicio a Palermo tra le linee con buoni risultati.
Attualmente Ballardini sarebbe contento se fosse confermato Bertolacci, sempre utilizzato nella precedente esperienza rossoblu e quest’anno quando c’era da recuperare risultato anche alle spalle della punta, ancor più contento se arrivasse il play giusto, considerato che Veloso non rinnova il contratto ed è libero di accasarsi da altre parti.
I moduli sopracitati sono prevalentemente offensivi e devono sfruttare al meglio il fronte di attacco , non rassicurano adeguata copertura senza giocatori di grande personalità in difesa e a centrocampo pronti a far giocare la squadra compatta corta con applicazione del pressing e del fuorigioco. L’arrivo di Piatek, centravanti di peso, dentro le aree avversarie con Lapadula a giragli intorno negli spazi potrebbe portare risultati.
Portieri, difensori, centrocampisti: la prima differenza che dovrà balzare nella testa del Joker, di Perinetti e di Ballardini sarà la qualità degli attaccanti. Ogni squadra in Serie A ha almeno una o due punte pronte a non perdonare errori e distrazioni dei difensori e arrivare almeno in doppia cifra nella classifica cannonieri: i miracoli nel calcio difficilmente si ripetono.
Gli acquisti ad oggi: Marchetti se avrà dimenticato il passato e recuperato dall’infortunio è la scommessa più intrigante rispetto a chi doveva sostituire Perin senza spese importanti, Per di più se farà da chioccia con Scarpi al timone tra i pali a Vodisek (19 anni) e a Russo (17 anni) altro Donnarumma in arrivo nel campionato italiano. Speriamo che non se accorga Raiola.
Su Lakicevic, Gunter e Romero, dati per certi a Pegli, sarà il campo a giudicarli e non YouTube. Gunter tecnicamente appare più pronto se avrà recuperato appieno dai problemi vissuti lo scorso anno, senza dimenticarsi il movimento di extra-comunitari. Il giovane Callegari se arriverà andrà in prestito.
L’operazione importante per il futuro è il play di struttura e interditore: nella scelta c’è anche Sandro del Benevento. Operazione da seguire, se non sarà riscattato dai sanniti senza partecipare ad un’asta, dopo aver verificato le condizioni delle ginocchia che gli hanno causato qualche guaio tra Inghilterra e Turchia. Tra i profili seguiti c’è anche Stulac, nel mirino di chi lo aveva scoperto già a Venezia, ovvero sia il direttore generale Perinetti. Visto anche ieri sera, l’unica domanda è quale possa essere la differenza tra Serie A e B.
Younes era il fiore all’occhiello annunciato da Preziosi all’inaugurazione del Ristorante giapponese alla Foce. Il calciatore per adesso ha scelto non il Napoli ma Ancelotti, vedremo cosa succederà dopo il ritiro azzurro a Dimaro e l’arrivo sotto il Vesuvio visto l’approccio spaventato di gennaio scorso.
Per finire una piccola chiosa su Perin. Lascia il Genoa, lo lascia da genoano. Con i tempi che corrono avrebbe potuto giocare un altro anno con il Grifo, anzi fino a fine gennaio e dopo essere libero a parametro zero incassando qualcosa in più sull’ingaggio futuro. Perin porta nelle casse del Genoa pochi ma buoni euro rispetto ai suoi supervalutati colleghi.
Altra piccola nota: se Laxalt si vende, meglio aspettare la fine del Mondiale. Solo due apparizioni in Russia potrebbero far lievitare il costo del suo cartellino.
Continueremo cercando di stare sulla notizia e provando ad informarvi quando siamo quasi sicuri che qualcosa possa accadere. Non contiamo le lastre che sono per terra, ma non sogniamo contando le stelle o i colpi che sono arrivati o arriveranno a Pegli. Sarà il campo come sempre a dire la verità.