Si risponde “En la Lucha”, in Uruguay, quando alla domanda “come va?” deve rispondere qualcuno che non se la passa poi così bene. Non che non se la passino bene in casa albiceleste, ma sicuramente non partiranno da favoriti per i bookmaker vista l’uscita agli ottavi di finale del Mondiale 2014: dovranno mettere grinta e garra per far emergere i valori di una rosa che, a tratti, non può che fare spavento alle avversarie.
Probabilmente una delle nazionali più “italiane” del prossimo Mondiale coi suoi cinque calciatori provenienti dalla Serie A (Laxalt, Torreira, Vecino, Caceres e Bentancur), l’Uruguay di Oscar Tabarez, alla sua quarta Coppa del Mondo, vorrà quindi stupire ancora di più. Dopo aver chiuso secondo nel girone di qualificazione con avversarie come il Brasile e l’Argentina, l’Albiceleste punta ad onorare la sua tredicesima partecipazione al Mondiale, competizione nella quale non trionfa dal 1950, dai tempi del Maracanazo.
Propulsori di questa nazionale la potenza del reparto avanzato formato da Cavani e Suarez, una coppia da 792 reti in due, e la solidità di un reparto difensivo che, chiudendo con 8 gare su 18 a reti inviolate nel percorso di qualificazione, ricalca nei due centrali quello dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone con interpreti come il capitano Godin e Gimenez. Si tratterà, inoltre, della prima Coppa del Mondo in carriera per il rossoblu Diego Laxalt.
Nonostante un buon mix di over 30 e nuove generazioni del calcio che verrà, con soltanto un calciatore sotto i vent’anni (Federico Valverde del Deportivo La Coruña, ndr), la nazionale uruguaiana ha un’età media di oltre 31 anni. Chissà se andranno abbastanza avanti nella competizione per festeggiare il ventesimo compleanno del bianconero Bentancur, secondo tassello più giovane dell’Albiceleste che compirà gli anni il prossimo 25 giugno.
LA STELLA – Scegliere un calciatore rappresentativo più di altri per questa nazionale è difficile e per non calpestare i piedi al tandem d’attacco, si scelga il capitano Diego Godìn. Trentadue anni, difensore centrale dell’Atletico Madrid dall’estate 2011, vanta 116 presenze con l’Albiceleste e otto reti segnate, fra cui una all’Italia al Mondiale brasiliano. Nelle squadre di club, in una carriera condotta interamente nella Liga spagnola con le maglie del Villareal e dei Colchoneros, vanta 466 presente totali (con 23 reti e 17 assist). Assieme a Gimenez riformerà la coppia di centrali difensivi che quest’anno ha subito meno reti in Europa (22), meglio anche di Juventus e Bayern Monaco. Ma alle loro spalle c’era un certo Oblak, che con la propria Slovenia non parteciperà alla Coppa del Mondo.
PORTIERI – Muslera (Galatasaray), Silva (Vasco da Gama), Campana (Independiente)
DIFENSORI – Godin (Atletico Madrid), Coates (Sporting Lisbona), Gimenez (Atletico Madrid), Pereira (Porto), Gaston Silva (Independiente), Caceres (Lazio), Varela (Penarol)
CENTROCAMPISTI – Nandez (Boca Juniors), Torreira (Sampdoria), Vecino (Inter), Bentancur (Juventus), Sanchez (Monterrey), De Arrascaeta (Cruzeiro), Laxalt (Genoa), Rodriguez (Penarol), Urretaviscaya (Monterrey)
ATTACCANTI – Stuani (Girona), M.Gómez (Celta Vigo), Cavani (PSG), L.Suarez (Barcellona)
COME SI SCHIERA – Al netto delle prove fatte nei match che hanno accompagnato l’Uruguay al Mondiale, dalla China Cup all’ultima amichevole contro l’Uzbekistan, Oscar Tabarez ha confermato come l’impianto centrale della formazione uruguaiana, basato su un 4-4-2, sia ben delineato. Ben delineato a partire da Muslera sino ad arrivare al tandem di centravanti Suarez–Cavani. Sono aumentate le chance di Laxalt di partire da titolare come esterno basso di sinistra, con Nandez quarto di centrocampo a destra ed El Cebolla Rodriguez, ex Parma prima del fallimento, come esterno di sinistra la ballottaggio con De Arrascaeta, classe ’94 del Cruzeiro. Ben salda la coppia italiana Vecino–Bentancur nel cuore del gioco.