Patrizio Masini, centrocampista del Genoa Under 17, era stato l’assoluto mattatore della gara d’andata contro l’Atalanta fornendo un doppio assist e segnando con un potente destro dalla distanza. Oggi era vice-capitano e ha guidato sino all’ultimo a carica alla porta difesa da Gelmi. Non è bastato per passare il turno ed entrare per il terzo anno di fila tra le miglior quattro rappresentative Under 17 italiane. Ecco cosa ha raccontato ai nostri microfoni il giovane centrocampista rossoblu.
“Abbiamo lottato sino alla fine. Dispiace perché noi è da tre anni di fila che arriviamo prima tra le prime quattro, poi quest’anno tra le prime otto giocando contro una grande squadra come l’Atalanta a cui faccio i miei complimenti. Abbiamo preso un gol un po’ fortuito all’inizio che ci ha condizionato nel resto della gara, ma non abbiamo mai mollato: le occasioni le abbiamo avute e non siamo stati fortunati. Ma posso dire di essere veramente fiero di fare parte di questo gruppo”.
“Se sento dentro la genoanità? Sì, me la sento dentro e mi resterà sempre nel cuore. Del resto sono qua da sette anni, da quando ero piccolino e avevo dieci anni. Quest’anno è stato un anno faticoso, dove sono cresciuto col resto della squadra. Perché il Genoa non è un discorso di singoli, ma un discorso di collettività“.