Il Genoa esce ai quarti di finale contro l’Atalanta, ancora una volta fra le migliori otto formazioni italiane Under 17, tuttavia Michele Sbravati, responsabile del settore giovanile rossoblu, tesse le lodi di un gruppo che l’anno prossimo affronterà lo step della Primavera. Ecco le sue parole ai microfoni di Buoncalcioatutti.
“C’è solo da fare un grande applauso a questi ragazzi, da stringerli in un ideale abbraccio per quella che è la fine di un loro percorso. Questa squadra infatti l’anno prossimo andrà in Primavera. Forse è stato il gruppo che negli ultimi vent’anni di settore giovanile del Genoa ha mostrato più continuità di prestazioni, più attaccamento alla maglia, più determinazione. Sapevamo fosse un gruppo così e oggi ne hanno data ulteriore dimostrazione”.
“Oggi lo hanno fatto nel contesto di questo centro sportivo di Zingonia, incredibile in confronto alla nostra realtà. Ci fa capire in cosa veramente dobbiamo crescere. Perché sui giocatori, sulle scelte, sui tecnici, sul cuore e nella metodologia di lavoro ci siamo. Dobbiamo competere nelle strutture: essere riusciti a competere contro una squadra che lavora in queste strutture significa aver fatto un buon lavoro. Detto questo, un pizzico di fortuna “mai”, come si dice”.
“Il traguardo che noi speriamo che i nostri ragazzi raggiungano è di diventare calciatori professionisti facendo del calcio la loro professione. Come del resto hanno fatto Pellegri e Salcedo, che oggi avrebbero potuto giocare la partita: questa squadra, nella scuola calcio, nasceva con loro due come punte. E anche con Poggi, purtroppo fermo per un infortunio al ginocchio. Il rammarico più grosso è non aver potuto avere la rosa al completo casa infortuni: per il Genoa le assenze di queste giornate sono state pesanti. Auguro a questi ragazzi di diventare giocatori professionisti e rimanere uomini eccezionali come dimostrato in questi anni di percorso nel settore giovanile“.
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